Basilica santuario dei Santi Vittore e Corona

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Basilica santuario dei Santi Vittore e Corona
Facciata e campanile
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
LocalitàFeltre
Coordinate46°00′06.77″N 11°56′28.61″E / 46.00188°N 11.94128°E46.00188; 11.94128
Religionecattolica
TitolareVittore e Corona
Diocesi Belluno-Feltre
Consacrazione1101

La basilica santuario dei Santi Vittore e Corona è un complesso religioso a 3 km da Feltre, nella frazione Anzù, in provincia di Belluno. È monumento nazionale italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Arroccata sul monte Miesna, è costituita dalla basilica vera e propria e dall'annesso chiostro del 1495.

La costruzione del santuario fu iniziata nel 1096. La chiesa fu consacrata il 13 maggio 1101 dal vescovo di Feltre Arpone per accogliervi le reliquie dei santi Vittore e Corona, patroni di Feltre e della diocesi di Feltre. Al santuario si affiancò poi un monastero, che ospitò dapprima i fiesolani (1495-1668), quindi i somaschi (1668-1777), infine i minori osservanti (1852-1878).

Il 23 luglio 2002 papa Giovanni Paolo II elevò il santuario alla dignità di basilica minore[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'interno
Il chiostro

La basilica è un autentico gioiello del romanico e porta chiari segni di influenze armene ed orientali. Gli interni sono completamente affrescati (XII-XV secolo) con opere di età ottoniana, di scuola giottesca e di allievi di Tommaso da Modena. Spiccano tra le immagini di santi, sulla parete sinistra, l'ultima cena e la storia del martirio dei titolari nel transetto di sinistra. A oriente dell'altare è posto il sarcofago marmoreo dei martiri, sollevato da colonne e ornato da un fregio floreale.

Nella cantoria, a occidente, vi è un antico organo Giovanni Battista De Lorenzi, donato dall'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria nel 1861.

Suggestivo l'esterno, con la facciata della basilica, alta e stretta, e la lunga e ripida scalinata.

Nel maggio 2011 è stato riportato da Praga, dov'era custodito, il cranio di San Vittore, e venerato nel santuario fino al maggio 2012.

Persone legate al santuario[modifica | modifica wikitesto]

  • Giulio Gaio (Lamon, 17 dicembre 1886 – Feltre, 7 gennaio 1992), presbitero, politico e antifascista italiano, nell'arco della sua lunghissima vita fu una delle personalità religiose e politiche più prestigiose del Novecento feltrino. Arciprete per circa 60 anni del santuario, dove c'è la sua tomba con la seguente lapide, Julius Gaio Lamonensis, aulae ae domus rector, 1886-1992.

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Aa. Vv., Ricerche sui Santi Vittore e Corona. Esami sulle reliquie e altri studi dal 1981 al 1983, Feltre (BL), Tipografia Beato Bernardino, 1984.
  • Alpago-Novello A., Architettura e vicende del santuario, in Il santuario di S. Vittore. Arte e vicende, Feltre (BL), Tipografia Panfilo Castaldi, 1974.
  • Claut S., San Vittore. Restauri e studi, Rasai di Seren del Grappa (BL), Associazione Ss. Martiri Vittore et Corona – Tipografia DBS, 1996.
  • Coden F. (a cura di), Il santuario dei Ss. Vittore e Corona a Feltre. Studi agiografici, storici e storico-artistici in memoria di mons. Vincenzo Savio, Belluno, Diocesi di Belluno-Feltre, Santuario dei Santi Vittore e Corona, 2004.
  • Donà C. (a cura di), I martiri Vittore e Corona a Feltre. Agiografia, culto, santuario, Atti del convegno, Feltre 18 ottobre 1997, Feltre (BL), Tipografia «Beato Bernardino», 1998.
  • Giazzon M., Il culto dei Santi Martiri Vittore e Corona nell'antica diocesi di Feltre, Feltre (BL), Tipografia Beato Bernardino, 1991.
  • Minella A., Il Santuario dei Santi Martiri Vittore e Corona, Feltre (BL), Tipografia Beato Bernardino, 1995.
  • Dalla Rosa S., Don Giulio Gaio (1886-1992), Rasai di Seren del Grappa (BL), Editoria DBS, 2012.

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