Bartolomeo Scaligero

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Madonna del Carmelo che consegna lo scapolare, Murano, Chiesa dei Santi Maria e Donato

Bartolomeo Scaligero, o Scaligeri citato anche come Bartolommeo, Bortolameo o Bortolo (Padova, 1605 circa – ...), è stato un pittore italiano.

Notizie[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante le scarse notizie sulla sua carriera sappiamo che nacque a Padova approssimativamente nel 1605 e che fu allievo del Padovanino[1][2]. Sono documentate diverse sue opere soprattutto a Venezia e Treviso. Rìsultano ancora esistenti nelle sedi originarie poche opere come le pale della Madonna del Carmelo nella basilica dei Santi Maria e Donato a Murano e della Madonna in gloria nella parrocchiale di Caerano San Marco; a fine 2017 è stato ricollocato nella ex chiesa di San Teonisto di Treviso il grande telero del Trionfo di San Benedetto[3].

Sebbene attivo nel periodo pienamente barocco proseguì nella maniera tizianesca del suo maestro.

Per quanto artista limitatamente considerato (Anton Maria Zanetti considera che «fu di tutti il più debole» tra gli allievi del Varotari[4]) rimanevano particolarmente apprezzate le sue quattro pale per la chiesa del Corpus Domini (Moltiplicazione dei pani e dei pesci, Nozze di Cana, Cristo e la Samaritana e una non meglio definita Storia di Cristo), tutte disperse dopo la soppressione: Marco Boschini, seguito anche dal più scettico Zanetti, le definì le prime due «opere delle più belle di Bortolo Scaligero»[5][6].

Anche la nipote Lucia Scaligeri (Venezia 1637-1770) viene ricordata come buona pittrice, musicista e letterata[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lanzi 1839, p. 261.
  2. ^ Bryan 1889, p. 459.
  3. ^ San Teonisto ritrovato. il ritorno dei dipinti trafugati da Napoleone, su arte.it. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  4. ^ Zanetti 1733, p. 33.
  5. ^ Zanetti 1771, pp. 369-370.
  6. ^ Boschini 1664, p. 497.
  7. ^ Orlandi 1753, p. 356.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Boschini, Le miniere della pittura, Venezia, Francesco Nicolini, 1664.
  • Pellegrino Antonio Orlandi, Abecedario pittorico, Venezia, Pasquali, 1753.
  • Antonio Maria Zanetti (1706-1778), Della pittura veneziana e delle opere pubbliche de' veneziani maestri libri V, Venezia, Albrizzi, 1771.
  • Luigi Lanzi, Storia pittorica dell'Italia dal risorgimento delle belle arti fin presso al fine del XVIII secolo, vol. 14, Venezia, Milesi, 1839.
  • (EN) Michael Bryan, Dictionary of Painters and Engravers, Biographical and Critical, a cura di Walter Armstrong e Robert Edmund Graves, II L-Z, Londra, George Bell and Sons, 1889, p. 459.

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