Barenthal

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Coordinate: 45°50′28.29″N 11°31′24.14″E / 45.841193°N 11.523371°E45.841193; 11.523371
Barenthal
ContinenteEuropa
StatiBandiera dell'Italia Italia
Catena principalePrealpi Vicentine (nelle Prealpi Venete)
Massicci principaliAltopiano dei Sette Comuni

Barenthal è una valle situata nelle immediate vicinanze della città di Asiago, sull'Altopiano dei Sette Comuni, acrocoro posto a nord della provincia di Vicenza, tra i confini del Veneto e del Trentino. Essa collega località Prunno di Asiago con monte Corno di Lusiana Conco.

Toponimo[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo nell'antica lingua cimbra significa valle degli orsi.[1]

Localizzazione[modifica | modifica wikitesto]

È raggiungibile dalla Strada della Fratellanza che porta da Asiago a Bassano, svoltando in direzione sud-ovest nei pressi dell'entrata del campo di golf di Asiago.

Prima guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona si combatterono alcune battaglie durante il primo conflitto mondiale, nella vallata si trova anche uno dei cinque cimiteri militari inglesi (il Barenthal British Cemetery) presenti sull'Altopiano e che raccoglie appunto le spoglie dei soldati inglesi caduti in questa località[2]. Poco lontano, in località Granezza, sorge il Granezza British Cemetery dove riposano i fratelli Edward e Vera Brittain.

Seconda guerra mondiale[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate del 1944 nella zona (a Granezza) fu paracadutato il maggiore britannico Bill Tilman.

Il 6 settembre 1944, in località Bosco Nero di Granezza, vennero uccise 37 persone: 23 partigiani della Divisione Alpina Monte Ortigara comandata da Giacomo Chilesotti (tra cui Rinaldo Arnaldi) e 14 soldati della Speer (uccisi per diserzione). Il fatto passerà alla storia come l'Eccidio di Granezza a seguito di una rappresaglia nazifascista[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Toponomastica cimbra, su iluoghidirigonistern.it. URL consultato il 19 dicembre 2022.
  2. ^ (ITEN) Barenthal Military Cemetery, su corpoconsolarevenezia.it. URL consultato il 9 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2008).
  3. ^ A Granezza ricordati i martiri della libertà, su altopiano-asiago.it. URL consultato il 3 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]