BTicino Magic

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Presa 16A e presa 10A con protezione degli alveoli coperti da placchetta ad aggancio con logo aggiornato.

La BTicino Magic System è una serie civile progettata e prodotta dall’azienda italiana BTicino a partire dal 1961.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nella seconda metà degli anni cinquanta, uno dei fratelli fondatori della Ticino interruttori elettrici, Luigi Bassani, durante un viaggio in America, osservò quelli che erano gli standard americani in fatto di impianti elettrici. Ritornato in patria, ispirato da ciò che vide nel nuovo continente, progettò, nel 1958, una nuova serie civile denominata Magic.

Dagli americani riprese il concetto di modularità e quello di scatola rettangolare, per creare una serie che potesse essere leader nel mercato italiano dell’epoca, grazie in particolare alla sua versatilità. In America, infatti, si usavano già da diversi anni le scatole rettangolari e, anche se la maggior parte dei produttori forniva prodotti monoblocco simili a quelli italiani, stavano nascendo le prime serie modulari.

In Italia, infatti, in questi anni, a dominare il mercato erano le serie civili monoblocco, come la Bticino Domino e la SuperDomino, da installare in apposite scatole tonde murate nelle pareti degli edifici dell’epoca. Le limitazioni di questi sistemi, però, iniziavano a farsi sentire. Gli impianti elettrici delle case e degli edifici italiani stavano diventando sempre più complicati, anche per colpa della diffusione via via maggiore degli elettrodomestici ad alto consumo di corrente, come asciugacapelli e ferri da stiro, che mettevano alla prova la sicurezza dei talvolta sottodimensionati e pericolosi impianti dei tempi. Avere quindi scatole a muro così piccole e serie civili poco versatili cominciò a diventare una limitazione.

La serie Magic fu all’inizio rivoluzionaria proprio per il fatto di essere modulare e adatta ad essere installata su scatola rettangolare. Infatti, seppur disponibili anche telai per scatole tonde, la Magic puntava soprattutto a coloro che volevano realizzare impianti con scatole rettangolari, all’epoca ancora poco diffuse. Inoltre, la vera genialità di questa serie, sta proprio nella modularità e nella conseguente versatilità che un sistema del genere può offrire. Per la praticità che deriva dall’avere serie modulari, il concetto di modularità è diventato lo standard per tutte le serie di nuova concezione prodotte dagli anni sessanta in poi.

Inizialmente la ricezione non fu ottima, alcuni faticarono ad accettare un cambiamento così radicale e la serie Magic non venne subito apprezzata. In pochi anni, però, ci si rese conto, anche grazie alla vendita di scatole rettangolari a prezzi ribassati da parte dell’azienda, che il futuro degli impianti civili doveva basarsi su serie modulari da installare in scatole rettangolari. Ed è così che, nel giro di pochi anni, tutti iniziarono ad adottare la serie Magic, a scapito delle ormai inadeguate serie precedenti. Anche le altre aziende del settore si adeguarono ed iniziarono a produrre serie basate sullo stesso concetto.

Data la sua grande diffusione, col tempo, aumentò anche la scelta di prodotti acquistabili, rendendo la serie Magic un vero e proprio sistema a 360 gradi. Vengono, infatti, resi disponibili anche piccoli quadri elettrici componibili con elementi della serie, permettendo così di realizzare interi impianti, dal “centralino” all’interruttore, con soli componenti Magic. Da questo momento la serie viene spesso definita BTicino Magic System.

Vari furono i cambiamenti che subirono i vari prodotti della serie negli anni, per adeguare i prodotti agli standard di sicurezza sempre più stringenti imposti dalle normative. Nonostante questi piccoli cambiamenti, però, si è mantenuta la compatibilità tra gli elementi più vetusti e quelli più moderni.

La serie è prodotta ancora oggi, per fornire ricambi al grandissimo numero di impianti ancora in funzione. Non è, quindi, una serie utilizzata nelle nuove costruzioni, in quanto ormai superata, sia come funzionalità, che come estetica.

Fu sostituita definitivamente dalla serie Living e dalla serie Tekne negli anni ottanta, continuando, però, ad essere utilizzata da molti anche negli anni novanta. Per la sua longevità, rimane ancora oggi una delle serie più diffuse negli edifici italiani, specialmente quelli costruiti tra gli anni sessanta e gli anni ottanta/novanta.

Innovazioni[modifica | modifica wikitesto]

Oltre ad essere la prima serie modulare per scatola rettangolare la BTicino Magic ha introdotto vari elementi che, negli anni, sono diventati uno standard, venendo adottati anche nelle serie civili prodotte successivamente da tutte le aziende del settore.

Modularità[modifica | modifica wikitesto]

Al posto di avere interruttori e prese già unite alla placchetta a muro in unico blocco, la Magic è componibile e personalizzabile: bisogna partire da un telaietto adatto al tipo di scatola presente nel muro, per poi montarci i singoli moduli (interruttori, prese, pulsanti…), da installare a scatto sul telaietto. Il tutto va infine coperto con una placca a scelta, per completare l’opera garantendo un’estetica che si integri con l’ambiente circostante, potendo scegliere tra una vasta gamma di placche originali e non.

Moduli[modifica | modifica wikitesto]

Fu la prima serie ad offrire suonerie, ronzatori, spie di segnalazione luminosa, magnetotermici (differenziali e non) e relè "da frutto", da installare vicino ai classici interruttori e prese. Fu anche la prima ad offrire interruttori e pulsanti illuminabili. Tutti questi elementi non erano presenti nelle serie dell’epoca: i campanelli erano sempre montati a parte sulla parete, i magnetotermici non esistevano di dimensioni così ridotte, i relè stavano sempre nelle scatole a muro o nei quadri e le lampadine da frutto non erano per nulla diffuse.

Presa di sicurezza[modifica | modifica wikitesto]

Vari tipi di prese elettriche "Magic".

Altra importante innovazione che la BTicino provò ad introdurre sul mercato italiano con questa serie fu la presa di sicurezza irreversibile, denominata presa Magic, proprio per il fatto di appartenere a questa serie. In pratica, vista la pericolosità data dalla mancanza di protezioni sulle prese di corrente dell’epoca, pericolose soprattutto per i bambini, l’azienda vide la possibilità di introdurre un nuovo standard di presa di corrente, più sicuro ed efficiente.

La presa Magic esiste in cinque versioni principali (una a bassa tensione e quattro elettriche): per telefonia, 10A (bianca), 16A (nera), 20A (grigia) e trifase (rossa). Rispetto alle prese senza protezione degli alveoli dell’epoca, questo tipo di presa è molto più sicuro. In particolare, è impossibile venire a contatto con gli elementi in tensione senza che venga inserita la spina e, inoltre, le spine potevano essere inserite in un verso solo, rendendole pratiche per tutte quelle applicazioni in cui la polarità della presa conta. Negli anni della loro diffusione molti dovettero decidere se creare l’impianto di una nuova costruzione con le prese tripolari normali o con le nuove Magic. Molti non credettero in questo nuovo tipo di sistema, ma, alcuni, decisero di adottarlo nel loro impianto. Ad oggi rimangono pochi impianti ancora esistenti con le prese Magic, per il semplice fatto che tutto ciò che si comprava all’epoca non aveva la spina Magic, ma la classica spina italiana. Quindi, senza opportune modifiche a tutti gli elettrodomestici della casa, nulla poteva essere collegato ad un impianto con prese Magic, se non attraverso l’uso di adattatori.

Dato, inoltre, il fatto che questi adattatori non sono più in produzione, molti hanno deciso negli anni di rifare l’intero impianto o di cambiare i singoli frutti installando delle più classiche prese 10 o 16 A.

Questo sistema trovò però una seconda vita tra gli appassionati di piste per automobiline elettriche, che sfruttarono questo sistema soprattutto per il fatto di essere polarizzato: visto che la spina può essere inserita in un verso solo, la corrente nel circuito può circolare solo nel verso studiato dal creatore e non viceversa.

Cambiamenti[modifica | modifica wikitesto]

I principali cambiamenti che sono avvenuti negli anni sono prettamente estetici o volti a rendere il sistema Magic più sicuro.

I principali cambiamenti sono:

Interruttori[modifica | modifica wikitesto]

Gli interruttori dei primi anni sono più sottili, ed alcuni presentano anche dei piccoli rettangoli neri, che indicano il punto in cui l’interruttore è in posizione ON, permettendo quindi di identificare un interruttore da un deviatore da un invertitore senza dover smontare nulla. L’interruttore ha infatti un rettangolo solo in basso, il deviatore ne ha uno anche in alto, mentre l’invertitore ha anch’esso due rettangoli ma non sono allineati come nel deviatore. Col tempo venne poi aumentato il loro spessore, aggiungendo, in seguito, anche una doppia scritta Bticino sulla superficie. Nel modello attuale lo spessore è una via di mezzo tra i primi più sottili e quelli intermedi più spessi, ma rimane una sola scritta bticino nella parte alta. Inoltre, l’attuale è sempre illuminabile, senza il bisogno di comprare l’apposita versione con finestrella trasparente, come si faceva inizialmente.

Gli interruttori bipolari all’inizio erano meno squadrati e con le lettere evidenziate in nero, mentre col tempo diventano più squadrati e con le lettere solo incise.

I magnetotermici erano distinguibili dai semplici bipolari dal fatto che la O era rossa anziché nera. Col tempo venne aggiunto sul davanti l’amperaggio, rendendo le scritte solo stampate e non incise.

Pulsanti[modifica | modifica wikitesto]

I pulsanti erano all’inizio distinti da un cerchio con un pallino nero al centro. Col tempo venne aggiunta anche sui pulsanti la scritta bticino, andando, in seguito, ad eliminare il colore nero nel centro del modulo. Il prodotto attuale è molto più spesso dell’originale e presenta una doppia bombatura al posto dell’originale cerchio.

I pulsanti di arresto e marcia cambiano radicalmente, da pulsanti lucidi neri o rossi con simbolo bianco a pulsanti opachi con simbolo inciso.

Presa Schuko Magic con placca ad aggancio.

Prese[modifica | modifica wikitesto]

Le prese erano inizialmente prive di scritte e di alveoli protetti. Col tempo, grazie all’invenzione della Vimar, vengono introdotte le protezioni degli alveoli e due scritte bticino sul davanti. Inoltre, sempre grazie alla Vimar, vennero introdotte negli anni anche le prese bipasso, inizialmente non esistenti.

Le prese Schuko, anche se poco diffuse negli impianti Magic, erano inizialmente senza polo di terra centrale, ma cambiano poi per accettare anche classiche spine 10 A con l’aggiunta del polo di terra.

Placchette[modifica | modifica wikitesto]

Le placchette erano inizialmente per la maggior parte a vite, se non per alcune applicazioni in cui si montavano quelle a scatto, con il vecchio logo Bassani Ticino nell’angolo in alto a destra. Negli anni il logo viene spostato in basso a destra e aggiornato. Col tempo vengono poi eliminate le placche a vite, andando a rinforzare quelle ad aggancio con un supporto in plastica che garantisce una presa migliore sul telaio.

Telai[modifica | modifica wikitesto]

I telai erano inizialmente tutti in ferro, ma vennero poi introdotti i più versatili in plastica nera. Negli ultimi anni sono stati modificati per accettare le placche a scatto con supporto in plastica.

Falsi poli[modifica | modifica wikitesto]

I falsi poli ora sono prodotti senza la tipica righetta nera presente inizialmente: ora sono totalmente vuoti con una doppia scritta Bticino impressa.

Difetti[modifica | modifica wikitesto]

Questa serie è nota per essere una delle più resistenti mai create e necessita veramente di poca manutenzione.

I problemi principali sono:

  • Le placchette, essendo in metallo sono abbastanza resistenti, ma possono comunque graffiarsi se poste a contatto con oggetti metallici e, soprattutto, tendono a rovinarsi molto se lasciate all’esterno.
  • I supporti in plastica possono allentarsi, facendo poca presa sul modulo e rendendolo instabile. Ma possono arrivare addirittura a rompersi, lasciando cadere prese o interruttori all’interno della scatoletta.
  • Le prese senza protezione, dopo molti anni di utilizzo, possono iniziare a fare molta meno presa sulla spina per via degli alveoli che diventano sempre più larghi, questo può portare a surriscaldamento e fusione della presa stesso.
  • I pulsanti, se usati veramente molto, possono diventare sempre più molli, fino a rimanere quasi a filo della placchetta.

Estero[modifica | modifica wikitesto]

La serie Magic è stata venduta dalla Bticino anche all’estero, con una disponibilità di moduli e placchette che varia in base a gusti ed esigenze dei vari mercati. In particolare è diffusa anche in Spagna e Messico.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]