Austin Miles
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Austin Miles (...) è uno scrittore e pastore protestante statunitense.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Pastore cristiano fondamentalista[1], ha scritto Don't Call Me Brother e Setting the Captives Free per la Prometheus Books di Buffalo.
Le tesi di Miles, fortemente contrarie al cristianesimo organizzato, sono state causa di controversie.[1][2][3]
Opere[modifica | modifica wikitesto]
- (con Grace Davis), The Real Ringmaster, New Leaf Pr, 1980 ISBN 0892210796
- Don't Call Me Brother, Prometheus Books, 1989, ISBN 0879755075
- Setting the Captives Free, Prometheus Books, 1990, ISBN 0879756179
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ a b Banned Books – U.S. « Censorship in America, su censorshipinamerica.com. URL consultato il 3 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2012).
- ^ Banned Books A - M, su catherineshafer.com. URL consultato il 3 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2012).
- ^ Copia archiviata (PDF), su tlch2o.com. URL consultato il 3 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 31 maggio 2014).
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Edward T. Babinski (a cura di), Leaving the fold: testimonies of former fundamentalists, Prometheus Books, 1995, p. 261, 451, ISBN 0-87975-907-0.
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Articolo di Miles[collegamento interrotto] su Ministry, 2003
| Controllo di autorità | VIAF (EN) 60397683 · ISNI (EN) 0000 0000 6725 0355 · LCCN (EN) n81024105 · WorldCat Identities (EN) lccn-n81024105 |
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