August Essenwein

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August Ottmar von Essenwein

August Ottmar von Essenwein (Karlsruhe, 2 novembre 1831Norimberga, 13 ottobre 1892[1][2]) è stato un architetto e storico dell'arte tedesco.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque nel 1831 da Joseph, impiegato dei servizi forestali di Karlsruhe, e Sophia Wichtermann; il padre morì prematuramente, lasciando la famiglia in precarie condizioni economiche, ma ciononostante August riuscì a studiare architettura a Karlsruhe e Berlino, laureandosi nel 1855, interessandosi nel contempo anche di storia dell'arte[1]. Divenne esperto in particolare di architettura romanica, tema su cui pubblicò diverse opere[2].

Dopo un periodo come ingegnere strutturale nella compagnia ferroviaria di Vienna e quindi come funzionario urbanistico a Graz, nel 1865 ottenne la cattedra di ingegneria strutturale all'Università tecnica di Graz[1]; nello stesso periodo (1860) sposò a Vienna Erny von Chézy (1836–1914), da cui ebbe due figli e una figlia[1], e sempre negli anni 1860 fu responsabile del restauro di numerose chiese, tra cui la Frauenkirche a Norimberga e la basilica di San Gereone a Colonia[2][3]. Nel 1858 elaborò anche un ambizioso progetto di trasformazione del duomo di Trento, mai attuato[4].

Divenuto presidente del Germanisches Nationalmuseum di Norimberga nel 1866, carica che mantenne per ventisei anni, fu artefice del suo ingrandimento, aumentandone le collezioni e portando le sale espositive da dodici a ottanta[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (DE) Essenwein, August Ottmar Ritter von (bayerischer Personaladel 1889), su Deutsche Biographie. URL consultato il 5 settembre 2023.
  2. ^ a b c (EN) August Ottmar Essenwein, su Oxford Reference. URL consultato il 5 settembre 2023.
  3. ^ Essenwein, August Ottmar von-, su Sapere. URL consultato il 5 ottobre 2023.
  4. ^ Cattedrale di San Vigilio <Trento>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 5 settembre 2023.

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Controllo di autoritàVIAF (EN51804595 · ISNI (EN0000 0001 1062 3760 · BAV 495/80197 · ULAN (EN500014044 · LCCN (ENn86016586 · GND (DE119022192 · BNF (FRcb12551826g (data) · CONOR.SI (SL311699043 · WorldCat Identities (ENlccn-n86016586