Atenione (ribelle)

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Atenione di Cilicia (Cilicia, II secolo a.C.Siracusa, 101 a.C.) è stato un rivoluzionario greco antico, uno dei capi degli schiavi ribellatisi in Sicilia ai Romani nel 104 a.C..

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Atenione era uno schiavo della Cilicia[1], un pastore che secondo Floro avrebbe ucciso il proprio padrone[2]. Appiano lo cita come uno degli effimeri re degli schiavi della seconda guerra servile in Sicilia.[3].

Fu catturato insieme a Salvio Trifone in un sobborgo di Micene e fu portato nelle campagne sicule dove lavorò insieme al suo amico fino a che non si ribellò facendo scoppiare la seconda guerra servile. Successe col titolo regio a Salvio Trifone, il quale in un primo tempo, per sospetto, l'aveva fatto imprigionare[4].

Era un amante della strategia di Alessandro Magno e stava studiando come creare una falange simile a quella macedone, mentre il suo amico creava la tattica dell'incudine e martello. I mezzi scarseggiavano e le marce forzate rendevano volubile la truppa fino a che Atenione insieme a Salvio marciò verso Siracusa dove fu ucciso dai soldati romani del console Manio Aquillio nel 101 a.C.[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dione Cassio, frammenti dei libri 1-36
  2. ^ Floro, Epitome di Storia Romana, libro III, XX
  3. ^ a b Appiano di Alessandria, Mitridate, 59
  4. ^ Atenióne di Cilicia, Treccani.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Atenióne di Cilicia, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 17 giugno 2020.