Arthur Henry Fox Strangways

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Arthur Henry Fox Strangways (Norwich, 14 settembre 1859Dinton, 2 maggio 1948) è stato un musicologo inglese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primo figlio di Walter Aston Fox Strangways, un ufficiale dell'esercito, e di sua moglie, Harriet Elizabeth Buller.

Fu educato al Wellington College e al Balliol College di Oxford, dove nel 1882 ottenne una laurea in lettere classiche.

Per due anni fu allievo alla Berlin Hochschule für Musik di Berlino Per i successivi ventisei anni, Fox Strangways fu insegnante scuolastico, prima al Dulwich College (1884-1886) e poi alla sua vecchia scuola, Wellington College (1887-1910), dove fu il maestro di musica dal 1893 al 1901, e successivamente assunse incarichi direttivi.

Durante la sua permanenza a Wellington visitò l'India e si interessò alla musica indiana. Dopo aver lasciato Wellington, è tornato in India per otto mesi nel 1911, raccogliendo materiale per un libro, The Music of Hindostan (1914), che il dizionario musicale e musicista di Grove ha descritto nel 2013 come "ancora un classico sul tema".

Ha fatto amicizia con il poeta e musicista di origine indiana e bengalese Rabindranath Tagore e si è impegnato a diffondere le sue opere in Occidente.[1]

Fu uno dei promotori e dei fondatori della rivista Music and Letters, oltre a collaborare come critico musicale con il Times e con l'Observer.

Fox Strangways fu uno dei principali collaboratori della terza edizione del Grove Dictionary of Music and Musicians pubblicata nel 1927.

Insieme al tenore Steuart Wilson, Strangways ha realizzato traduzioni in inglese del lieder di Schubert e di Schumann.[1]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Advanced Passages for German Unseen Translation (1899);
  • The Music of Hindostan (1914);
  • Schubert's Songs Translated (1924) (con Steuart Wilson);
  • Schumann's Songs Translated (1929) (con Steuart Wilson);
  • Cecil Sharp – His Life and Work (1933) (con Maud Karpeles).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Andrea Della Corte e Guido M. Gatti, Dizionario di musica, Torino, Paravia, 1956, p. 230.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Bernard Shaw, Shaw's Music – The Complete Musical Criticism of Bernard Shaw, Londra, 1981.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN72541588 · ISNI (EN0000 0001 1070 4560 · LCCN (ENn85327595 · GND (DE132018446 · J9U (ENHE987007277521005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n85327595
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