Arcidiocesi di Calcide di Siria

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Calcide di Siria
Sede arcivescovile titolare
Archidioecesis Chalcidensis in Syria
Patriarcato di Antiochia
Sede titolare di Calcide di Siria
Mappa della diocesi civile d'Oriente (V secolo)
Arcivescovo titolaresede vacante
IstituitaXVIII secolo
StatoSiria
Arcidiocesi soppressa di Calcide di Siria
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

L'arcidiocesi di Calcide di Siria (in latino Archidioecesis Chalcidensis in Syria) è una sede soppressa del patriarcato di Antiochia e una sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Calcide di Siria, corrispondente alla città di Qinnasrin nell'odierna Siria, è un'antica sede arciepiscopale della provincia romana della Siria Prima nella diocesi civile d'Oriente e nel patriarcato di Antiochia. Come tutte le sedi episcopali di questa provincia, essa dipendeva direttamente dal patriarca di Antiochia, che la elevò, come altre diocesi della provincia, al rango di sede arcivescovile autocefala, come documentato da una Notitia Episcopatuum datata alla seconda metà del VI secolo.[1]

Diversi sono i vescovi noti di questa antica sede episcopale, a partire da Tranquillo nel III secolo fino a Severo, documentato nel 630.

La città fu anche un importante centro della chiesa monofisita (o giacobita); possedeva un monastero che fornì diversi vescovi a questa Chiesa. Dopo la fuga dei funzionari bizantini, vescovi compresi, di fronte all'avanzata araba, la comunità cristiana di Calcide sopravvisse come Chiesa giacobita, di cui sono noti diversi vescovi fino al X secolo.[2]

Dal XVIII secolo Calcide di Siria è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 19 settembre 1968.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi e arcivescovi greci[modifica | modifica wikitesto]

Arcivescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

  • Pietro Zorzi † (20 febbraio 1726 - ? deceduto)
  • Antonio Albergotti † (17 novembre 1755 - ?)
  • Boghos Maroushian † (14 agosto 1832 - 3 aprile 1838 nominato arcieparca di Costantinopoli)[5]
  • Henri-Victor Altmayer, O.P. † (4 aprile 1884 - 24 novembre 1887 succeduto arcivescovo di Baghdad)
  • Severo Garcia † (4 febbraio 1888 - 16 marzo 1890 deceduto)
  • Luiz Antônio dos Santos † (26 giugno 1890 - 11 marzo 1891 deceduto)
  • Pietro Facciotti † (19 aprile 1897 - 20 aprile 1913 deceduto)
  • Paul Auad † (30 gennaio 1941 - 14 giugno 1941 nominato arcivescovo titolare di Nazareth dei Maroniti)
  • Antônio Maria Alves de Siqueira † (19 luglio 1957 - 19 settembre 1968 succeduto arcivescovo di Campinas)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Echos d'Orient X, 1907, pp. 93 e 144.
  2. ^ (FR) Chabot in Revue de l'Orient chrétien, 6 (1901), p. 202.
  3. ^ a b c d Vescovo citato da Le Quien e ripreso da Janin nel Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, ma completamente ignoto alle cronotassi di Devreesse e di Honigmann.
  4. ^ Questo vescovo, figura di spicco del cristianesimo siriaco, è attribuito alla sede di Calcide da Honigmann (The Patriarcate of Antioch: A Revision of Le Quien..., Traditio, vol. 5, 1947, p. 143). Un vescovo di Calcide di nome Severo prese parte alla conferenza riunita dall'imperatore Eraclio nel 630 per raggiungere un accordo tra calcedoniani e monofisiti (Devreesse, Le Patriarcat d'Antioche..., p. 102 e nota 7).
  5. ^ I vescovi da Maroushian a Facciotti sono indicati dagli Annuari pontifici dell'Ottocento e del primo Novecento, come arcivescovi titolari di Calcide o Negroponte o Euripos di Grecia. Catholic hierarchy li inserisce tra gli arcivescovi titolari di Calcide di Siria.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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