Anslech de Bricquebec
Anslec de Bricquebec, o semplicemente Anslech (fl. X secolo), fu attivo nei decenni del 930 e 940, e giocò un ruolo politico di primo piano durante i primi giorni del Ducato di Normandia, anche se le fonti che parlano di lui sono piuttosto confuse.
Nelle cronache anglo-normanne
[modifica | modifica wikitesto]Attorno al 1000, Dudone di San Quintino nominò Anslech come uno dei tre secretarii del jarl dei Normanni, Guglielmo I (in carica dal 927 al 942). Fece quindi parte dell'entourage prossimo del figlio di Rollone[1]. Secondo una successiva fonte, le Roman de Rou, Anslech sostenne Guillaume quando Rioulf iniziò un'importante ribellione contro di lui[2].
La stessa figura appare negli scritti di Guglielmo di Jumièges. Dopo l'assassinio di Guglielmo I, Anslech, Raoul e Bernard il Dani formarono quelli che Guglielmo di Jumièges chiamò "guardiani dell'intero ducato di Normandia"[3], alla difesa del nuovo duca Riccardo I. Nel 943 diedero il benvenuto al re dei Franchi, Luigi IV di Francia, a Rouen, il quale giungeva come signore per ricevere l'omaggio degli abitanti di Rouen.
Salita e caduta
[modifica | modifica wikitesto]Le saghe norvegesi e delle isole descrivono Anslech come un nobile di origine normanna, danese o norvegese, ma sempre di antica stirpe nobile vichinga. Figlio di Rollo Turstain Brico (o Hrolf Turstan) e supposto nipote di Rollone. In questo caso sarebbe anche nipote di un certo Rollanger Rognvaldsson, fratellastro di Rollone, e pronipote di Rognvald Eysteinsson[4]. Questa genealogia non è mai stata dimostrata.
Allo stesso modo è in discussione la sua discendenza. Secondo una tradizione del XVII secolo, sarebbe l'antenato delle famiglie dei Montfort e dei Bertran tramite il figlio Tursten di Bastembourg.[5][6]. Infine, è tradizionalmente considerato il fondatore del castello di Bricquebec in Cotentin (forse all'inizio del X secolo), da cui deriva il suo soprannome Anslech di Bricquebec, anche se è solo un'ipotesi.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Dudone di San Quintino, De moribus et actis primorum Normanniae ducum, Ed. Jules Lair, Caen, F. Le Blanc-Hardel, 1865, p.220
- ^ Robert Wace e Benoît de Sainte-Maure, Roman de Rou, ed. Le Prévost et Langlois, 1827, p.109
- ^ Guglielmo di Jumièges, History of the Normans, ed. Guizot, Brière, 1826, Libro IV, p.79 (traduzione in francese del Gesta Normannorum ducum scritto attorno al 1172)
- ^ Léchaudé d'Anisy, Recherches sur le Domesday, Le Saulnier, libro 1, 1842, p.244-249
- ^ Christophe Maneuvrier, Paysages et sociétés rurales au Moyen Âge. Le Pays d'Auge jusqu'à la fin du XIIIe siècle, tesi di dottorato, University of Caen, 2000, vol. 1, p.98.
- ^ Charles de Gerville, « Mémoires sur les anciens châteaux du département de la Manche », Mémoires de la Société des Antiquaires de Normandie, libro 1, 1825, p.247
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Dudone di San Quintino, De moribus et actis primorum Normanniae ducum, Ed. Jules Lair, Caen, F. Le Blanc-Hardel, 1865
- Guglielmo di Jumièges, History of the Normans, ed. Guizot, Brière, 1826, Libro IV, p.79 (traduzione in francese del Gesta Normannorum ducum scritto attorno al 1172)