Anestesia generale
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L'anestesia generale è uno stato di coma farmacologicamente indotto, temporaneo e reversibile, che si compone di tre componenti: ipnosi, analgesia e rilassamento muscolare. Questi si ottengono mediante la somministrazione al paziente di tre farmaci: un ipnoinducente, un analgesico e un miorilassante (in alcuni casi un farmaco può svolgere contemporaneamente due di queste funzioni). Il fine dell'anestesia è di indurre temporaneamente la perdita totale della coscienza, con soppressione di ogni tipo di sensibilità; le sue maggiori applicazioni riguardano la chirurgia.
Il responsabile dell'induzione, del mantenimento e della risoluzione dello stato di anestesia generale è il medico anestesista.
Fasi dell'anestesia generale[modifica | modifica wikitesto]
Induzione[modifica | modifica wikitesto]
L'induzione dell'anestesia avviene mediante la scelta dei farmaci più appropriati per il tipo di paziente e di intervento che possono venire o iniettati attraverso un accesso venoso periferico o inalati. Con i farmaci moderni la fase di induzione è rapida e non è possibile suddividerla in diverse fasi; nel passato, tuttavia, con l'uso di farmaci con onset lento (in particolare il cloroformio) erano stati descritti quattro stadi dell'anestesia (detti di Guedel):
Stadio 1 (Dell'analgesia o del disorientamento): dall'inizio fino alla perdita di coscienza.
Stadio 2 (Dell'eccitamento o del delirium): perdita di coscienza con mantenimento della respirazione spontanea. Il riflesso ciliare è scomparso ma gli altri riflessi sono mantenuti.
Stadio 3 (Stadio della anestesia chirurgica): dalla comparsa di paralisi respiratoria. Divisibile in quattro piani:
- Piano I - dalla scomparsa della respirazione volontaria fino alla scomparsa dei movimenti oculari.
- Piano II - dalla scomparsa dei movimenti oculari all'iniziale paralisi dei muscoli intercostali. I riflessi laringei sono persi. Scompare il riflesso corneale. I movimenti in risposta allo stimolo algico scompaiono.
- Piano III - dall'iniziale paralisi dei muscoli intercostali fino alla completa paralisi dei muscoli intercostali. Le pupille sono dilatate e il riflesso alla luce è abolito. I riflessi laringei sono aboliti.
- Piano IV - dalla paralisi della muscolatura intercostale a quella diaframmatica.
Mantenimento[modifica | modifica wikitesto]
Il mantenimento dello stato di anestesia generale viene effettuato mediante somministrazione continuata di ipnoinduttori, farmaci analgesici e farmaci miorilassanti. I tempi e le vie di somministrazione dipendono dal tipo di paziente, dal tipo di intervento e dalle caratteristiche dei farmaci somministrati. La somministrazione può avvenire a boli oppure in infusione continua.
In letteratura medica sono documentati rarissimi casi di anestesia cosciente, durante la quale il paziente anestetizzato non mostra alcun riflesso nervoso in risposta a stimoli esterni, segno e sintomi di una qualche Neuropatia periferica, mentre presenta un quadro clinico e dei parametri vitali identici e non distinguibili da un trattamento andato a buon fine, né ad un esame visivo né ad uno strumentale. Col termine inglese anesthesia awareness syndrome (oppure anche intraoperatory awareness) si indica questo stato di coscienza, dolore, e percezione sensoriale dell'ambiente esterno, associato al ricordo dell'intervento dopo la cessazione dell'effetto apparente esterno dell'anestesia (per la parte rilevabile strumentalmente)[1][2]
La durata di queste esperienze sarebbe fino ad un massimo di 5 minuti, all'inizio o alla fine dell'intervento, legata a sensazioni di panico, soffocamento, dolore proveniente dal corpo, allucinazioni e di morte incipiente[3].
Risveglio[modifica | modifica wikitesto]
Il risveglio dall'anestesia generale avviene mediante eliminazione dal corpo per metabolismo dei farmaci o per somministrazione di antidoti o antagonisti.
Anestetici generali[modifica | modifica wikitesto]
Questi sono gli anestetici generali più comunemente utilizzati nella pratica dell'anestesia moderna. Sono suddivisibili in anestetici inalatori e anestetici endovenosi:
- Anestetici per via inalatoria (generalmente in forma di vapore a temperatura ambiente, devono essere conservati in appositi vaporizzatori per mantenere la forma liquida)[4]
Gli anestetici inalatori utilizzati tranne il protossido d'azoto si caratterizzano per la presenza di un elemento (il fluoro), nella composizione chimica e vengono detti alogenati. La farmacocinetica degli anestetici inalatori si caratterizza per una bassa solubilità nel sangue che consente un rapido raggiungimento di concentrazioni efficaci nel sistema nervoso centrale e un rapido smaltimento una volta interrotta la somministrazione.
- Anestetici per via endovenosa
Tecniche anestetiche[modifica | modifica wikitesto]
L'anestesia generale è suddivisa nelle seguenti fasi:
- Medicazione pre-anestetica: in cui si somministrano farmaci ansiolitici.
- Induzione: in cui si ottengono la perdita di coscienza e l'arresto respiratorio e si procede al controllo artificiale delle vie aeree e della ventilazione.
- Mantenimento: in cui è possibile l'atto chirurgico.
- Risveglio.
Esistono molteplici tecniche anestesiologiche legate ai differenti farmaci utilizzabili ed alle vie di somministrazione:
- Anestesia bilanciata: caratterizzata da ipnotici per via inalatoria ed analgesici per via endovenosa.
- TIVA (Total IntraVenous Anesthesia): totalmente endovenosa.[5][6]
- TCI (Target Control Infusion): variante della precedente in cui si considera non la quantità dei farmaci in sé, bensì la loro concentrazione plasmatica o all'effettore (SNC) stimata tramite l'utilizzo di calcolatori integrati alle pompe di infusione che impiegano modelli matematici per la farmacocinetica dei prodotti utilizzati.
- Anestesia gassosa: ormai in disuso, prevedeva l'uso esclusivo dei gas.
- Anestesia integrata: anestesia generale nella quale viene associata l'analgesia epidurale per ridurre il dosaggio dei farmaci deprimenti il SNC.
Anestetici di interesse storico[modifica | modifica wikitesto]
- Metossiflurano
- Dietiletere
- Cloroformio
- Fluoroxene
- Tricloroetilene
- Etilene
- Ciclopropano
- Alotano
- Enfluorano
- Cloralio idrato
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Beverley A. Orser, MD PhD, C. David Mazer, MD, e Andrew J. Baker, MD, Awareness during anesthesia, su ncbi.nlm.nih.gov, cmaj.ca, 11 dicembre 2007. URL consultato l'8 febbraio 2018.
- ^ G.A. Mashour, M.S. Avidan, Intraoperative awareness: controversies and non-controversies, su academic.oup.com, BJA, : British Journal of Anaesthesia, Volume 115, Issue suppl_1, 1 July 2015, Pages i20–i26,, 3 marzo 2015, DOI:10.1093/bja/aev034. URL consultato l'8 febbraio 2018.
- ^ E. Intini, Ci si può svegliare durante un'anestesia?, su focus.it, 5 febbraio 2015. URL consultato l'8 febbraio 2018.
- ^ si tratta di liquidi volatili o di gas
- ^ Definizione della tecnica sul sito PagineBluSanità.it.
- ^ TIVA su www.metrohealthanesthesia.com, su metrohealthanesthesia.com (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2009).
Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 21421 · GND (DE) 4041231-3 · NDL (EN, JA) 01095806 |
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