Midazolam
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Midazolam | |
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Nome IUPAC | |
8-cloro-6-(2-fluorofenil)-1-metil-4H-imidazo[1,5-a][1,4]benzodiazepina | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C18H13ClFN3 |
Massa molecolare (u) | 325,78 |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 261-774-5 |
Codice ATC | N05 |
PubChem | 4192 |
DrugBank | DB00683 |
SMILES | CC1=NC=C2N1C3=C(C=C(C=C3)Cl)C(=NC2)C4=CC=CC=C4F |
Dati farmacocinetici | |
Biodisponibilità | 36% (orale) |
Legame proteico | 97% |
Metabolismo | Epatico |
Emivita | 1,8-6,4 ore |
Escrezione | Renale |
Indicazioni di sicurezza | |
Il midazolam è una benzodiazepina ad azione ultrabreve utilizzata oggi nel campo dell'anestesia.
Somministrabile per via endovenosa, orale e intranasale. Ha un'azione immediata di sedazione, blanda miorisoluzione e amnesia anterograda. Occasionalmente, specie nei soggetti anziani, il suo smaltimento può risultare rallentato. È usato anche come farmaco di induzione dell'incoscienza nei soggetti instabili da un punto di vista emodinamico, proprio perché il farmaco determina una minima depressione cardiorespiratoria.
Il midazolam fu sintetizzato per la prima volta nel 1976 da Fryer e Walser.
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