Alpino di Châlons

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Sant'Alpino
Statua di sant'Alpino nella chiesa omonima di Châlons-en-Champagne
 

Vescovo di Châlons

 
NascitaBaye, ?
MorteChâlons, V secolo
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza7 settembre

Alpino o Albino (Baye, ... – Châlons, V secolo) è stato vescovo di Châlons, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

La chiesa di sant'Alpino di Châlons-en-Champagne, dove sono raccolte le reliquie del santo.
Lastra tombale di sant'Alpino nella chiesa omonima di Châlons-en-Champagne.

Dati storici e culto[modifica | modifica wikitesto]

Non esistono dati storici coevi che documentino con più precisione la cronologia della vita di questo vescovo di Châlons. L'unico dato storico certo è che esercitò il suo episcopato all'epoca di Lupo di Troyes, che fu vescovo dal 426/7 al 478/9.[1] La sede di Châlons era occupata nel 461 da Amandino, che prese parte in quell'anno ad un concilio celebrato a Tours.[2] L'episcopato di Alpino si colloca necessariamente o prima o dopo il 461. Un catalogo episcopale di Châlons, risalente al medioevo, menziona Alpino all'8º posto tra i vescovi Provinto e Amandino.[3] Gli studi sulla figura di questo santo invece si dividono sulla cronologia del suo episcopato, ponendolo o prima o dopo il 461.[4]

Di questo santo vescovo esistono due Vitae medievali dallo scarso valore storico.[5] Alpino sarebbe stato consacrato vescovo da Nicasio di Reims († 407 o 451), avrebbe fatto un viaggio in Britannia per confutare le idee di Pelagio († 427), sarebbe stato tra i vescovi che fermarono l'avanzata di Attila nel 451, e sarebbe morto dopo 47 anni di episcopato.[1][6]

Le reliquie di sant'Alpino furono scoperte durante l'episcopato di Erchenrado (metà del IX secolo) e traslate nella chiesa che oggi porta il nome del santo.[7]

Il Martirologio Romano fa memoria di Alpino il 7 settembre, e lo ricorda con queste parole:[8]

«A Châlons nella Gallia lugdunense, ora in Francia, sant'Alpino, vescovo, che fu discepolo di san Lupo di Troyes

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Burchi, Bibliotheca Sanctorum, vol. I, p. 721.
  2. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. III, p. 96.
  3. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. III, p. 93.
  4. ^ Sul suo episcopato precedente il 461 sono concordi Gallia christiana, Louis Duchesne e Georges Clause (secondo quest'ultimo autore, Alpino sarebbe morto prima dell'incursione di Attila nel 451); mentre Richard e Pietro Burchi pongono il suo episcopato dopo questa data, facendolo morire nel primo quarto del VI secolo.
  5. ^ Clause, Le diocèse de Châlons, p. 12.
  6. ^ Richard, «Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques», vol. II, col. 764.
  7. ^ Clause, Le diocèse de Châlons, p. 13.
  8. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 703.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Alpino di Châlons, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.