Aleksej Maksimov

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Alexei Maximov nel 2012.

Alexei Maximov (1952) è un artista russo, fino al 1991 sovietico, attualmente residente a San Pietroburgo, Russia,[1] specializzato nella pittura a smalto, nella ritrattistica di famiglie reali europee[2] e nella pittura a olio. È nota la sua maestria nell'utilizzare i metodi tradizionali per la produzione di opere di pittura a smalto, senza il supporto di moderni forni digitali,[3] ed è oggi considerato un maestro di questa forma d'arte.[4].

Mostre[modifica | modifica wikitesto]

La prima esposizione dei lavori di Maximov è avvenuta al Podolsk Town Museum nel 1979, insieme al suo collaboratore di sempre Leonid Efros, e la seconda nello stesso anno presso lo State Literature Museum a Mosca.[5] Nei primi anni 90 presso il Palazzo dell’Armeria del Cremlino si è tenuta un'importante esposizione delle opere di Maximov, nell'ambito di una panoramica storica di pittori a smalto russi.[6]

Più recentemente, nell'aprile 2012,[7] ha avuto luogo una sua mostra presso la William Kent House al Ritz di Londra, dedicata ai ritratti in miniatura su smalto di membri delle famiglie reali di Gran Bretagna, Paesi Bassi e Norvegia,[8] e soprattutto al ventesimo anniversario del suo ritratto alla Regina Elisabetta II, che in quell'anno festeggiava il Giubileo di diamante.[9] A seguito della mostra, che poteva essere visitata solo su appuntamento, i ritratti sono stati venduti all'asta.[10]

Quella del ritratto fu la prima occasione dopo oltre 200 anni in cui un monarca inglese regnante acconsentì ad un incontro con un artista russo, onore che Maximov ha condiviso con Efros.[11][12] La Regina Elisabetta II rimase talmente stupita dall'abilità di Maximov che invitò a farsi ritrarre sia la Principessa Anna la settimana successiva, sia la Regina Elisabetta, la Regina madre, il 31 di quello stesso mese.[3] Quei ritratti divennero il suo marchio distintivo. Nel complesso, il lavoro di Maximov è stato incluso in oltre 100 mostre d'arte in tutto il mondo.[2] Larissa Peshekhonova dei Musei statali del Cremlino di Mosca ha descritto Maximov come un artista di pittura a smalto che ha “trasformato le tradizioni del passato per creare un [suo] proprio stile artistico inimitabile e la sua immagine del mondo”.[13]

Premi[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1982 Maximov è stato insignito del premio internazionale per gli straordinari risultati artistici raggiunti, in occasione della III Quadriennale delle Arti Applicate a Erfurt, in Germania. Nel 1988 gli è stato conferito il Grand Prix della Commissione di Leningrado dell'Unione degli artisti russi.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ "Painter Memoirs" Archiviato il 10 novembre 2013 in Internet Archive. VZgallery.com. Consultato il 16-01-2012.
  2. ^ a b c Natalia Ulyanov "Royals Drew 'No Dresses'" Consultato il 16-01-2012
  3. ^ a b Alexei Maximov Enamel: The Combination of Elements Archiviato il 10 novembre 2013 in Internet Archive. Consultato il 16-01-2012.
  4. ^ Rostov Museum of Art Enamel Artists in the Archives of the Moscow Kremlin Museums Archiviato il 24 ottobre 2013 in Internet Archive. Consultato il 16-01-2012
  5. ^ Recollection of the Painter Alexei Maximov Archiviato il 10 novembre 2013 in Internet Archive. Consultato il 16-01-2012
  6. ^ "Letter from I A Rodimtseva, Director of the State Museums of the Moscow Kremlin" Consultato il 16-01-2012
  7. ^ 'Let them drink vodka': how the Queen Mother rewarded a Russian portrait artist The Telegraph 1º aprile 2012 Consultato il 22-07-2012
  8. ^ Vika Nova Alexei Maximov: Enamel – a delicate matter Archiviato il 4 gennaio 2012 in Internet Archive. New Style Russian European Magazine Consultato il 16-01-2012
  9. ^ "Queen Mother's vodka toast to Russian artist" The Daily Telegraph Consultato il 20-01-2012
  10. ^ "Kremlin's portraits of royals to fetch up to £10m" The Scotsman Consultato il 25-01-2012
  11. ^ "Interview between Vadim Zabelin and Alexei Maximov" VZgallery.com Consultato il 16-01-2012
  12. ^ ""Miracle" Russian Book of Records and Achievements: Painting". Consultato il 16-01-2012
  13. ^ "Statement by Larissa Peshekhonova, State Museums of the Moscos Kremlin" 1993 Consultato il 16-01-2012

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su maximov.su. URL consultato il 7 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2013).
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