Albertine de Saussure

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Albertine Adrienne Necker de Saussure

Albertine Adrienne Necker de Saussure (Ginevra, 1766Mornay, 1841) è stata una pedagogista svizzera.

Figlia di Horace-Bénédict de Saussure, sposò nel 1785 Jacques Necker, nipote dell'omonimo celebre banchiere. Propose nel suo L'educazione progressiva (1828) una conquista della libertà individuale attraverso obbedienza e privazione, con massima realizzazione nella religione.

Albertine Necker de Saussure da buona studiosa fa osservazioni costanti e accurate sull’educazione da lei stessa sperimentata con i suoi quattro figli, sprona a esercitare la volontà del bambino fin dai primi anni di vita e fornirgli i mezzi necessari. Utilizza l'osservazione pedagogica e la scrittura diaristica come ha fatto anche Pestalozzi, per formalizzare le intuizioni formulate e le esperienze rilevate. Apprezzata per la concezione innovativa dell’infanzia, per la famiglia come ambiente di educazione secondo natura e la visione della madre come prima educatrice del bambino come secondo il pensiero Pestalozziano. Il neonato era visto, non come un essere deficitario, ma dotato di una personalità in progressiva formazione. Il genitore doveva assumere un ruolo direttivo e di attenta supervisione dei processi autoeducativi dei figli, secondo una concezione positiva e non negativa, in aperto contrasto con Rousseau: per Necker de Saussure l’educazione accidentale deve essere sempre accompagnata da un'educazione premeditata, intenzionale, facendo attenzione che i primi processi di apprendimento avvengono per imitazione. Stile educativo amorevole e sereno perché ogni uomo risponde alle sue sensazioni interne, indispensabili per l’avvio della sua formazione: la formazione è il frutto di un felice connubio di sentimento, immaginazione e interesse. L’avvio di una istruzione più intensa è collocato dai 7 anni in su con 2 di preparazione, percorso comune maschi e femmine fino ai 10 anni, poi maschi conoscenza leggi, storia, scienze fisiche, naturali, belle arti, dai 12 anni ha vantaggi l’educazione collegiale per migliorare il carattere e la capacità di discernimento nella prospettiva di un’educazione per tutta la vita. Le ragazze affinano la sentimentalità, l’intuizione, la religiosità e la capacità di essere educatrici secondo natura, in un percorso che avviene in casa con la madre in una relazione amorevole e di fiducia per tutta la vita. La donna può anche scegliere un terzo percorso dedicato completamente allo studio e alla scrittura non per forza al matrimonio o alla vita religiosa. Formare ragazze che siano creature intelligenti.

Fulvio De Giorgi (ed.) Storia della pedagogia. Brescia Scholè Editrice Morcelliana 2021.

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