Affare Ibiza

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L'affare Ibiza (in tedesco Ibiza-Affäre), noto anche come Ibiza-gate,[1] è uno scandalo politico concorso in Austria che ha coinvolto Heinz-Christian Strache (ex vice-cancelliere dell'Austria e leader del Partito della libertà FPÖ), Johann Gudenus (vice leader del Partito della libertà) e in secondo ordine sia il Partito della libertà austriaco sia il panorama politico dell'Austria.[2]

Lo scandalo è stato svelato dai quotidiani Der Spiegel e Süddeutsche Zeitung i quali il 17 maggio 2019 hanno pubblicato un video registrato con una telecamera nascosta, commissionato dall'avvocato iraniano Ramin Mirfakhrai, di un incontro avvenuto ad Ibiza nel luglio 2017, che mostra i politici allora all'opposizione Strache e Gudenus.

Nel video, entrambi i politici accettano le proposte di una donna che si faceva chiamare Alëna Makarova e dichiarava di essere la nipote di un potente oligarca russo chiamato Igor' Makarov; nel filmato la donna stava discutendo di fornire all'FPÖ finanziamenti e l'appoggio da parte dei media per la campagna elettorale, in cambio di appalti pubblici esclusivi all'oligarca e di favorire gli interessi russi in Austria.

Lo scandalo ha provocato il crollo della coalizione di governo austriaco il 18 maggio 2019 e l'annuncio di elezioni anticipate.[3] Successivamente al voto di sfiducia del 27 maggio, Sebastian Kurz è stato sollevato dall'incarico di cancelliere austriaco dal Parlamento e il 28 maggio è stato nominato un governo tecnico ad interim. Le nuove elezioni sono state fissate per settembre 2019.[4]

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