Address (linguaggio di programmazione)

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Il linguaggio di programmazione degli indirizzi (in russo Адресный язык программирования?, Adresnyj jazyk programmirovanija; in ucraino Адресна мова програмування?, Adresna mova prohramuvannja) è stato uno dei primi linguaggi di programmazione di alto livello al mondo[1] Fu creato nel 1955 da Kateryna Juščenko[2]. In particolare, il linguaggio di programmazione degli indirizzi ha fornito la posizione libera dei programmi per computer, rendendo possibile l'indirizzamento indiretto e gli indirizzi di livello più elevato - analogo ai puntatori.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A differenza di Fortran e ALGOL 60, Address ha supportato l'indirizzamento indiretto e l'indirizzamento di gradi superiori. L'indirizzamento indiretto è un meccanismo che è apparso in altri linguaggi di programmazione molto più tardi (1963-1965 - in PL/I).

Il linguaggio degli indirizzi è stato implementato su tutti i computer di prima e seconda generazione prodotti nell'Unione Sovietica e ha influenzato l'architettura dei computer Kyiv, Strela, Ural e Promin. L'indirizzo è stato utilizzato esclusivamente per la soluzione ai problemi economici nell'ambito dell'aviazione, dell'esplorazione dello spazio, della costruzione di macchine e nel settore militare - in particolare, per calcolare le traiettorie di missili balistici in volo - negli anni '50 e '60. Le implementazioni del linguaggio di programmazione degli indirizzi sono state utilizzate per quasi 20 anni[3].

Il linguaggio Adress ha condizionato non solo lo sviluppo economico dell'Unione Sovietica, ma anche la tecnologia e la programmazione dell'informazione. Le idee e gli strumenti proposti e implementati da Address possono essere trovati in molti campi relativi alla programmazione, come tipi di dati astratti, programmazione orientata agli oggetti, programmazione funzionale, database e intelligenza artificiale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (UK) In memory of K. Yushchenko, su Bulletin of the National Academy of Sciences of Ukraine, 2001 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2008).
  2. ^ (EN) Cornelia Connolly, Tony Hall e Jim Lenaghan, The women who led the way in computer programming, in RTE.ie, 10 gennaio 2018. URL consultato il 26 novembre 2018.
  3. ^ (EN) PhotosPhil Johnson (ITWorld), In Pictures: 9 programming languages and the women who created them, su Women Who Code.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]