Acqua Bene Comune Napoli

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ABC Napoli
Acqua Bene Comune Azienda Speciale
StatoBandiera dell'Italia Italia
Fondazione2013 a Napoli
Fondata daComune di Napoli
Sede principaleNapoli
SettoreAcquedotto - Fognatura - Depurazione
ProdottiServizi idrici
Idraulica
Manutenzione
Dipendenti502
NoteABC si configura quale Azienda Speciale ai sensi e per gli effetti dell’art.114 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (TUEL)
Sito webwww.abc.napoli.it/index.php?id_page=1

Acqua Bene Comune Napoli (acronimo ABC Napoli) è una azienda speciale cui compete la gestione dell'acqua del comune di Napoli.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'acquedotto napoletano viene aperto nel 1885, a seguito dell'epidemia di colera del 1884. Nel 1963 il servizio idrico cittadino diventa municipalizzato e nasce così l'AMAN, acronimo di Azienda Municipale Acquedotto di Napoli. La denominazione ARIN (Azienda Risorse Idriche Napoli) nasce nel 1996, quando l'azienda viene trasformata in speciale. Nel 2001 diventa società per azioni. Nel 2013, infine, assume la nuova denominazione di ABC Napoli (Acqua Bene Comune) Azienda Speciale.

Al 2021, ABC Napoli è un soggetto a controllo pubblico (Comune di Napoli) che gestisce l'adduzione, la distribuzione di acqua potabile ed il Servizio Fognatura nel Comune di Napoli.[1][2]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

ABC Napoli Azienda speciale (già Arin S.p.A.) è oggi una delle più grandi aziende di gestione di risorse idriche del mezzogiorno.

Serve direttamente circa un milione di persone nell’area cittadina di Napoli e circa 900.000 persone servite indirettamente (in sub distribuzione) residenti nelle province di Avellino, Benevento, Napoli e Caserta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ ABC Napoli, ABC Napoli sito web ufficiale, su abc.napoli.it. URL consultato il 2 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2023).
  2. ^ Filmato audio Intervista al giudice costituzionale Paolo Maddalena, Byoblu. URL consultato il 13 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 24 marzo 2020).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Il Mattino, 14 giugno 2001, Acqua, il tesoro perduto della rete colabrodo.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]