Abu Kamil Shuja ibn Aslam

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Abu Kamil)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Abū Kāmil Shujāʿ ibn Aslam (in arabo ابو كامل ﺷﺠﺎﻉ ﺑﻦ ﺍﺳﻠﻢ ?, Abū Kāmil Shujāʿ b. Aslam; 850 circa – 930 circa) è stato un matematico egiziano durante l'epoca d'oro della cultura islamica.

Viene anche chiamato al-Ḥasīb al-Miṣrī — letteralmente "il matematico egiziano".

Il suo campo di applicazione fu l'algebra. Egli è considerato il primo matematico che utilizzò sistematicamente i numeri irrazionali come soluzioni e i coefficienti delle equazioni. Le sue tecniche matematiche furono poi adottate da Leonardo Fibonacci, la figura di Abu Kamil fu essenziale per l'introduzione dell'algebra in Europa.[1]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Il suo Libro delle cose rare nell'arte del calcolo trattava sistemi di equazione basate sui numeri interi, frazioni e anche di matematica combinatoria. Quest'opera portò più tardi a ricerche sui numeri reali e a soluzioni polinomiche spianando la strada a scienziati dell'età successiva, come Abu Bakr ibn Muhammad ibn al-Husayn al-Kharaji e Ibn Yaḥyā al-Maghribī al-Samawʾal. La sua opera Il libro delle cose preziose nell'arte del computo contiene metodi generali per risolvere le equazioni lineari.

Fu anche il primo ad affrontare i numeri irrazionali come oggetti algebrici.[2] Fu il primo ad accettare numeri irrazionali (spesso in forma di radici quadrate, radici cubiche o radici alla ennesima potenza come soluzioni per le equazioni di secondo grado o come coefficienti in un'equazione.[3] Fu anche il primo a risolvere tre sistemi di equazioni non-lineari a tre variabili sconosciute.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rāshid, Rushdī; Régis Morelon (1996). Encyclopedia of the history of Arabic science
  2. ^ 'Arabic mathematics: forgotten brilliance?, 1999.
  3. ^ Jacques Sesiano, "Islamic mathematics", p. 148, in Helaine Selin e Ubiratan D'Ambrosio, Mathematics Across Cultures: The History of Non-Western Mathematics, Springer, 2000, ISBN 1-4020-0260-2.
  4. ^ J. Lennart Berggren, The Mathematics of Egypt, Mesopotamia, China, India, and Islam: A Sourcebook, Princeton University Press, 2007, p. 518. ISBN 978-0-691-11485-9

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Martin Levey, Abū Kāmil Shujāʿ ibn Aslam ibn Muḥammad ibn Shujā, in Dictionary of Scientific Biography, vol. 1, New York, Charles Scribner's Sons, 1970, pp. 30-32, ISBN 0-684-10114-9.
  • Ahmed Djebbar, Une histoire de la science arabe: Entretiens avec Jean Rosmorduc, Parigi, Seuil, 2001.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN5318491 · ISNI (EN0000 0001 1809 6731 · CERL cnp00286846 · LCCN (ENn84804664 · GND (DE102421463 · BNE (ESXX5546798 (data) · BNF (FRcb16719376n (data) · J9U (ENHE987007272029505171 · WorldCat Identities (ENlccn-n84804664