Abbazia di San Michele (Anversa)

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Abbazia di San Michele
StatoBandiera del Belgio Belgio
LocalitàAnversa
Coordinate51°12′54″N 4°23′35.52″E / 51.215°N 4.3932°E51.215; 4.3932
Religionecattolica di rito romano
TitolareSan Michele
OrdineCanonici regolari premostratensi
FondatoreSan Norberto
Inizio costruzione1124

L'abbazia di San Michele ad Anversa era un'abbazia dell'ordine dei Canonici regolari premostratensi fondata nel 1124 da Norberto di Xanten e devastata durante le guerre rivoluzionarie francesi. Nel 1807 fu installato un telegrafo ottico nella torre della chiesa[1]. Gli edifici furono demoliti nel 1831.

L'abbazia è stata descritta come "una delle chiese chiave e dei monumenti più significativi di Anversa dalla sua fondazione nel XII secolo fino alla sua distruzione nel XIX"[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fino al 1124 la chiesa collegiata dedicata a San Michele e servita da 12 canonici secolari era l'unica chiesa parrocchiale di Anversa. Nel 1124 il capitolo fu riformato da San Norberto come un'abbazia premostratense. Gli edifici dell'abbazia si trovavano tra quelle che ora sono le strade Kloosterstraat e Sint-Michielskaai, e Sint-Jansvliet a nord e la Scheldestraat (Kronenbrugstraat) a sud.

L'abbazia ottenne ampi tratti di terra ad Anversa e nei dintorni, come le signorie di Kiel e Beerschot, la terra di Haringrode e Zurenborg, e fino al 1674 Berendrecht e Zandvliet, che contribuirono a plasmare definitivamente il territorio di Anversa.

L'abbazia fu in parte distrutta dall'esercito francese durante la Guerra della Prima Coalizione nel 1796. Molti degli edifici furono demoliti per creare caserme militari, un arsenale navale con cantieri navali ed un servizio d'alaggio. Nel 1807 la torre della chiesa abbaziale fu dotata di telegrafo ottico. Nel 1831 le caserme francesi furono bombardate dal comandante della guarnigione olandese David Hendrik Chassé, le cui truppe occupavano la cittadella di Anversa.

Arte[modifica | modifica wikitesto]

Isabella di Borbone (1436-1465), seconda moglie di Carlo I di Borgogna, e madre di Maria di Borgogna, erede di Borgogna, morì nell'abbazia nel 1465 dove fu sepolta; nel 1476 fu eretta in sua memoria una tomba monumentale: era decorato con 24 statuette in bronzo di piangenti, figure raffigurate in piedi all'interno di nicchie, con sormontata un'effige in bronzo della stessa Isabella. I resti dei piangenti sono ora conservati nel Museo Statale di Amsterdam e nel M - Museum Leuven. Il resto della tomba, insieme alla statua di Isabella, è conservata nella cattedrale di Anversa.

Nel XVII secolo il monastero era ben noto come mecenate delle arti, commissionando opere ai maggiori pittori di Anversa come Pieter Paul Rubens, Antoon van Dyck e Jacob Jordaens: nel 1624 Rubens consegnò L'adorazione dei Magi una monumentale pala d'altare. L'opera fu rubata durante l'occupazione francese e dopo il 1815 fu restituita al Museo reale di belle arti di Anversa.

Il pavimento con molte lapidi è stato spostato nella Cattedrale di Nostra Signora, che aveva perso il pavimento durante l'occupazione francese.

Il banco della comunione del XVIII secolo ed il confessionale si trovano ora nella chiesa di Santa Gertrude a Bergen op Zoom (Paesi Bassi).

Abati[modifica | modifica wikitesto]

Abate Yrsselius, ritratto di Pieter Paul Rubens
Abate Teniers, ritratto in Abbazia di Tongerlo

Elenco risalente al 1709 di Jean François Foppens, Historia episcopatus Antverpiensis[3] (Joannes Franciscus Broncart, Liegi, 1717), pp. 147–150.

  1. Waltmannus, 1124 – 1138
  2. Emelinus, morto 1161
  3. Alardus, morto 1162
  4. Thibaldus, dimesso 1171
  5. Richardus, dimesso 1188
  6. Waltherus de Stripe, morto 1192
  7. Elias, morto 1199
  8. Giselbertus, morto 1205
  9. Hugo, morto 1208
  10. Arnoldus de Erps, spostato 1219
  11. Hermannus, morto 1230
  12. Sigerius, morto 1230
  13. Eggerius, morto 1244
  14. Gerardus de Lira, morto 1258
  15. Joannes de Lira, morto 1272
  16. Aegidius de Biervliet, morto 1286
  17. Henricus de Mechlinia, morto 1300
  18. Godefridus de Waerloos, morto 1328
  19. Guilielmus de Cabeliau, morto 1341
  20. Guilielmus Lympiaes, morto 1353
  21. Martinus Loys, morto 1372
  22. Guilielmus Brulocht, morto 1390
  23. Petrus Breem, morto 1413
  24. Arnoldus (c. 1415)
  25. Olardus Terlinck, morto 1452
  26. Joannes Fierkens, morto 1476
  27. Andreas Aechtenryt, morto 1478
  28. Joannes Robyns, morto 1486
  29. Joannes de Weerdt, morto 1499: Post Tenebra espere Lucem.
  30. Jacobus Elsacker, morto 1505
  31. Jacobus Embrechts, morto 1514
  32. Stephanus a Thenis, morto 1518
  33. Cornelis de Mera, morto 1538
  34. Gregorius de Dagis, morto 1562
  35. Cornelius Emerici, morto 1563
  36. Guilielmus de Greve, morto 1581
  37. Emericus Andreae, morto 1590
  38. Dionysius Feyten, morto 1612
  39. Christianus Michaelius, morto 1614
  40. Matthæus Yrsselius, morto 1629
  41. Johannes Chrysostomus vander Sterre, morto 1652: Luce et ardens.
  42. Norbert van Couwerven, morto 1661: Vince.
  43. Macarius Simeomo, STL, morto 1676: Vigila.
  44. Hermannus vander Poorten, morto 1680: Virtus acressit in Umbra.
  45. Gerardus Knyff, morto 1686: Ad astra per Arghem.
  46. Joannes Chrysostomus Teniers, morto 1709: Tene Quod Bene.
  47. John Baptiste Vermoelen: Premende Coronant.
  48. Frans Ignace de Lams: Mansuete.
  49. Joseph Jacob vander Boven: de sursum.
  50. Jean Chrisosthpme Sammels: Dulciter et Velociter.
  51. Jacob Thomas: Procede Fideliter.
  52. Anthony Vaerendonck: Crescite in Gratia.
  53. Marcell de Vos: Gaute et suaviter.
  54. Guilhem Fracis Rosa: Per Crucem ad Astras.
  55. Auguste Pooters: Lucere et Ardere Protectum. Ordinato abate nel 1790. Morto nel 1816 ad Anversa.

Sepolture[modifica | modifica wikitesto]

Nella chiesa sono sepolti:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rob Korving, Bart van der Herten, Een tijding met de snelheid des bliksems: de optische telegraaf in de Nederlanden (1800-1850) (Leuven University Press, 1997), p. 63.
  2. ^ B. Haeger, "Abbot Van der Steen and St Michael's Abbey: The restoration of its church, its images, and its place in Antwerp", in Sponsors of the Past: Flemish Art and Patronage, 1550-1700, edited by Hans Vlieghe and K. Van Der Stighelen (Brepols: Turnhout, 2005), p. 157.
  3. ^ Jean François Foppens, Historia episcopatus Antverpiensis: continens episcoporum seriem et capitulorum, abbatiarum et monasteriorum fundationes ; Nec non Diplomata varia ad rem hujus Dioecesis spectantia, exhibita pro schemate historiae ecclesiasticae omnium Episcopatuum Belgii, su books.google.com, Joannes Franciscus Broncart, 13 ottobre 1717. URL consultato il 13 ottobre 2020.

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