Chiesa di Sant'Omobono (Catanzaro): differenze tra le versioni
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Alcuni scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti, tra cui diverse sepolture<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>, delle monete del [[XVII secolo]] e delle ceramiche.<ref name="Chiesa"/> |
Alcuni scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti, tra cui diverse sepolture<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>, delle monete del [[XVII secolo]] e delle ceramiche.<ref name="Chiesa"/> |
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[[Categoria:Chiese di Catanzaro|Sant'Omobono]] |
Versione delle 15:23, 7 mag 2017
Chiesa di Sant'Omobono | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Località | File:Catanzaro-Stemma.png Catanzaro |
Indirizzo | Via Vincenzo de Grazia |
Coordinate | 38°54′30.16″N 16°35′22.68″E |
Religione | Cristiana cattolica di rito romano |
Titolare | Sant'Omobono |
Diocesi | Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace[1] |
Stile architettonico | normanno e bizantino |
Inizio costruzione | XII secolo[2][3][4] |
Sito web | Sito ufficiale |
La Chiesa di Sant'Omobono è un luogo di culto cattolico di Catanzaro.
Storia
La leggenda narra che la Chiesa di Sant'Omobono venne costruita sopra un Tempio del Sole[3][5][4], nella parte occidentale di Catanzaro[6].
In origine era legata al rito greco-ortodosso di Costantinopoli.[7]
A livello strutturale, a causa dei notevoli danni dei terremoti del 1744, 1783[3][5] e del 1832, ci furono molte ristrutturazioni. Tali rimaneggiamenti della chiesa sono tutt'oggi visibili, in quanto il lato sinistro risulta più corto del destro.[2][3]
Durante il Regno di Napoli, l'edificio fu sequestrato e adibito a deposito per le munizioni[5], mentre nel Regno delle Due Sicilie, venne comprato da Luigi Varano per 320 ducati.[2][5]
Alcuni scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti, tra cui diverse sepolture[3], delle monete del XVII secolo e delle ceramiche.[2]
Fu la sede della Congrega dei Sarti[5][4], e ad oggi è il luogo di culto più antico del capoluogo calabrese.[8][4], operante dal XVII secolo.[6]
All'interno della chiesa vi è custodita una reliquia di Sant'Omobono.[8][9]
Architettura
La struttura della chiesa si presenta ad aula unica[3] e a pianta rettangolare[6] con sei arcate poste intorno al perimetro dell'edificio.
L'ingresso è preceduto da una gradonata ed è sormontato da un arco con doppio giro di conci, che a sua volta è sovrastato da una trifora, oggi murata. Alla destra dell'ingresso vi è una monofora cieca.[2]
Nel lato destro della chiesa vi sono degli archi composti da conci e laterizi intervallati da tre monofore.
Note
- ^ Chiesa di Sant'Omobono, su necrologie.repubblica.it. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ a b c d e f S. Omobono, su visitcatanzaro.it. URL consultato il 28 marzo 2017.
- ^ a b c d e f Chiesa dell'Omobono - sec. XII, su italiavirtualtour.it. URL consultato il 5 maggio 2017.
- ^ a b c d Donata alla diocesi di Catanzaro una reliquia di S. Omobono, su diocesidicremona.it, 3 gennaio 2016. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ a b c d e Chiesa di Sant'Omobono, su guide.travelitalia.com. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ a b c Chiesetta di S. Omobono, su comunecatanzaro.it. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ Sant’Omobono, su proloco-catanzaro.org. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ a b Le reliquie di Sant'Omobono custodite nel capoluogo, su gazzettadelsud.it, 4 gennaio 2017. URL consultato il 6 maggio 2017.
- ^ Da Cremona a Catanzaro, donate alla città le reliquie di Sant'Omobono, su catanzaroinforma.it, 3 gennaio 2017. URL consultato il 6 maggio 2017.