Coordinate: 38°54′30.16″N 16°35′22.68″E

Chiesa di Sant'Omobono (Catanzaro): differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 9: Riga 9:
|DedicatoA = [[Sant'Omobono]]
|DedicatoA = [[Sant'Omobono]]
|Ordine =
|Ordine =
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace]]<ref>{{Cita web|url = http://necrologie.repubblica.it/chiese/provincia-25-catanzaro/citta-1871-catanzaro/26293-chiesa-di-santomobono|titolo = Chiesa di Sant'Omobono|editore = necrologie.repubblica.it|data = |accesso = 6 maggio 2017}}</ref>
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace]]
|AnnoConsacr =
|AnnoConsacr =
|AnnoSconsacr =
|AnnoSconsacr =
Riga 15: Riga 15:
|Architetto =
|Architetto =
|StileArchitett =
|StileArchitett =
|InizioCostr = [[XII secolo]]<ref name="Chiesa">{{Cita web|url = http://www.visitcatanzaro.it/la-tua-destinazione-per/destinazione1/s-omobono/|titolo = S. Omobono|editore = visitcatanzaro.it|data = |accesso = 28 marzo 2017}}</ref><ref name="Chiesa di Sant'Omobono">{{Cita web|url = http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=95746|titolo = Chiesa dell'Omobono - sec. XII|editore = italiavirtualtour.it|data = |accesso = 5 maggio 2017}}</ref>
|InizioCostr = [[XII secolo]]<ref name="Chiesa">{{Cita web|url = http://www.visitcatanzaro.it/la-tua-destinazione-per/destinazione1/s-omobono/|titolo = S. Omobono|editore = visitcatanzaro.it|data = |accesso = 28 marzo 2017}}</ref><ref name="Chiesa di Sant'Omobono">{{Cita web|url = http://www.italiavirtualtour.it/dettaglio.php?id=95746|titolo = Chiesa dell'Omobono - sec. XII|editore = italiavirtualtour.it|data = |accesso = 5 maggio 2017}}</ref><ref name="Chiesa di Sant'Omobono4"/>
|FineCostr =
|FineCostr =
|NomeEdificio = Chiesa del SS. Salvatore o di S. Omobono<ref name="Chiesa"/>
|NomeEdificio = Chiesa del SS. Salvatore o di S. Omobono<ref name="Chiesa"/>
Riga 25: Riga 25:


== Storia ==
== Storia ==
La leggenda narra che la Chiesa di Sant'Omobono venne costruita sopra un ''Tempio del Sole''<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/><ref name="Chiesa di Sant'Omobono2">{{Cita web|url = http://guide.travelitalia.com/it/guide/catanzaro/chiesa-di-santomobono/|titolo = Chiesa di Sant'Omobono|editore = guide.travelitalia.com|data = |accesso = 6 maggio 2017}}</ref><ref name="Chiesa di Sant'Omobono4">{{Cita web|url = http://www.diocesidicremona.it/blog/donata-alla-diocesi-di-catanzaro-una-reliquia-di-s-omobono-03-01-2016.html|titolo = Donata alla diocesi di Catanzaro una reliquia di S. Omobono|editore = diocesidicremona.it|data = 3 gennaio 2016|accesso = 6 maggio 2017}}</ref>, nella parte occidentale di [[Catanzaro]]<ref name="Chiesa di Sant'Omobono5">{{Cita web|url = http://www.comunecatanzaro.it/index.php/la-citta|titolo = Chiesetta di S. Omobono|editore = comunecatanzaro.it|data = |accesso = 6 maggio 2017}}</ref>.
La leggenda narra che la Chiesa di Sant'Omobono venne costruita sopra un ''Tempio del Sole''<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>, nella parte occidentale di [[Catanzaro]].


In origine era legata al [[Chiesa ortodossa di Costantinopoli|rito greco-ortodosso di Costantinopoli]].<ref>{{Cita web|url = http://www.proloco-catanzaro.org/infocitta/storia.htm|titolo = Sant’Omobono|editore = proloco-catanzaro.org|data = |accesso = 6 maggio 2017}}</ref>
A livello strutturale, a causa dei notevoli danni dei terremoti del [[1744]], [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783|1783]]<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/> e del [[1832]], ci furono molte ristrutturazioni. Tali rimaneggiamenti della chiesa sono tutt'oggi visibili, in quanto il lato sinistro risulta più corto del destro.<ref name="Chiesa"/><ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>


A livello strutturale, a causa dei notevoli danni dei terremoti del [[1744]], [[Terremoto della Calabria meridionale del 1783|1783]]<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/><ref name="Chiesa di Sant'Omobono2"/> e del [[1832]], ci furono molte ristrutturazioni. Tali rimaneggiamenti della chiesa sono tutt'oggi visibili, in quanto il lato sinistro risulta più corto del destro.<ref name="Chiesa"/><ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>
Durante il [[Regno di Napoli]], l'edificio fu sequestrato e adibito a deposito per le munizioni, mentre nel [[Regno delle Due Sicilie]], venne comprato da Luigi Varano per 320 [[Ducato delle Due Sicilie|ducati]].<ref name="Chiesa"/>

Durante il [[Regno di Napoli]], l'edificio fu sequestrato e adibito a deposito per le munizioni<ref name="Chiesa di Sant'Omobono2"/>, mentre nel [[Regno delle Due Sicilie]], venne comprato da Luigi Varano per 320 [[Ducato delle Due Sicilie|ducati]].<ref name="Chiesa"/><ref name="Chiesa di Sant'Omobono2"/>


Alcuni scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti, tra cui diverse sepolture<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>, delle monete del [[XVII secolo]] e delle ceramiche.<ref name="Chiesa"/>
Alcuni scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti, tra cui diverse sepolture<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/>, delle monete del [[XVII secolo]] e delle ceramiche.<ref name="Chiesa"/>

Fu la sede della ''Congrega dei Sarti''<ref name="Chiesa di Sant'Omobono2"/><ref name="Chiesa di Sant'Omobono4"/>, e ad oggi è il luogo di culto più antico del [[Catanzaro|capoluogo calabrese]].<ref name="Chiesa di Sant'Omobono3">{{Cita web|url = http://www.gazzettadelsud.it/news/catanzaro-crotone-vibo-lamezia/177803/Le-reliquie-di-Sant-Omobono-custodite.html|titolo = Le reliquie di Sant'Omobono custodite nel capoluogo|editore = gazzettadelsud.it|data = 4 gennaio 2017|accesso = 6 maggio 2017}}</ref><ref name="Chiesa di Sant'Omobono4"/>, operante dal [[XVII secolo]].<ref name="Chiesa di Sant'Omobono5"/>

All'interno della chiesa vi è custodita una reliquia di [[Sant'Omobono]].<ref name="Chiesa di Sant'Omobono3"/><ref>{{Cita web|url = http://www.catanzaroinforma.it/notizia82850/Da-Cremona-a-Catanzaro-donate-alla-citt-le-reliquie-di-Sant-Omobono.html#|titolo = Da Cremona a Catanzaro, donate alla città le reliquie di Sant'Omobono|editore = catanzaroinforma.it|data = 3 gennaio 2017|accesso = 6 maggio 2017}}</ref>


== Architettura ==
== Architettura ==
La struttura della chiesa si presenta ad [[Aula (chiesa)|aula]] unica<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/> e a pianta rettangolare con sei [[Arco (architettura)|arcate]] poste intorno al perimetro dell'edificio.
La struttura della chiesa si presenta ad [[Aula (chiesa)|aula]] unica<ref name="Chiesa di Sant'Omobono"/> e a pianta rettangolare<ref name="Chiesa di Sant'Omobono5"/> con sei [[Arco (architettura)|arcate]] poste intorno al perimetro dell'edificio.


L'ingresso è preceduto da una [[gradonata]] ed è sormontato da un [[Arco (architettura)|arco]] con doppio giro di [[Concio (architettura)|conci]], che a sua volta è sovrastato da una [[trifora]], oggi murata. Alla destra dell'ingresso vi è una [[monofora]] cieca.<ref name="Chiesa"/>
L'ingresso è preceduto da una [[gradonata]] ed è sormontato da un [[Arco (architettura)|arco]] con doppio giro di [[Concio (architettura)|conci]], che a sua volta è sovrastato da una [[trifora]], oggi murata. Alla destra dell'ingresso vi è una [[monofora]] cieca.<ref name="Chiesa"/>
Riga 47: Riga 53:


{{portale|architettura|Calabria|Catanzaro|cattolicesimo}}
{{portale|architettura|Calabria|Catanzaro|cattolicesimo}}

[[Categoria:Chiese di Catanzaro|Sant'Omobono]]

Versione delle 15:23, 7 mag 2017

Chiesa di Sant'Omobono
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione  Calabria
LocalitàFile:Catanzaro-Stemma.png Catanzaro
IndirizzoVia Vincenzo de Grazia
Coordinate38°54′30.16″N 16°35′22.68″E
ReligioneCristiana cattolica di rito romano
TitolareSant'Omobono
DiocesiArcidiocesi di Catanzaro-Squillace[1]
Stile architettoniconormanno e bizantino
Inizio costruzioneXII secolo[2][3][4]
Sito webSito ufficiale

La Chiesa di Sant'Omobono è un luogo di culto cattolico di Catanzaro.

Storia

La leggenda narra che la Chiesa di Sant'Omobono venne costruita sopra un Tempio del Sole[3][5][4], nella parte occidentale di Catanzaro[6].

In origine era legata al rito greco-ortodosso di Costantinopoli.[7]

A livello strutturale, a causa dei notevoli danni dei terremoti del 1744, 1783[3][5] e del 1832, ci furono molte ristrutturazioni. Tali rimaneggiamenti della chiesa sono tutt'oggi visibili, in quanto il lato sinistro risulta più corto del destro.[2][3]

Durante il Regno di Napoli, l'edificio fu sequestrato e adibito a deposito per le munizioni[5], mentre nel Regno delle Due Sicilie, venne comprato da Luigi Varano per 320 ducati.[2][5]

Alcuni scavi archeologici hanno permesso di riportare alla luce numerosi reperti, tra cui diverse sepolture[3], delle monete del XVII secolo e delle ceramiche.[2]

Fu la sede della Congrega dei Sarti[5][4], e ad oggi è il luogo di culto più antico del capoluogo calabrese.[8][4], operante dal XVII secolo.[6]

All'interno della chiesa vi è custodita una reliquia di Sant'Omobono.[8][9]

Architettura

La struttura della chiesa si presenta ad aula unica[3] e a pianta rettangolare[6] con sei arcate poste intorno al perimetro dell'edificio.

L'ingresso è preceduto da una gradonata ed è sormontato da un arco con doppio giro di conci, che a sua volta è sovrastato da una trifora, oggi murata. Alla destra dell'ingresso vi è una monofora cieca.[2]

Nel lato destro della chiesa vi sono degli archi composti da conci e laterizi intervallati da tre monofore.

Note

  1. ^ Chiesa di Sant'Omobono, su necrologie.repubblica.it. URL consultato il 6 maggio 2017.
  2. ^ a b c d e f S. Omobono, su visitcatanzaro.it. URL consultato il 28 marzo 2017.
  3. ^ a b c d e f Chiesa dell'Omobono - sec. XII, su italiavirtualtour.it. URL consultato il 5 maggio 2017.
  4. ^ a b c d Donata alla diocesi di Catanzaro una reliquia di S. Omobono, su diocesidicremona.it, 3 gennaio 2016. URL consultato il 6 maggio 2017.
  5. ^ a b c d e Chiesa di Sant'Omobono, su guide.travelitalia.com. URL consultato il 6 maggio 2017.
  6. ^ a b c Chiesetta di S. Omobono, su comunecatanzaro.it. URL consultato il 6 maggio 2017.
  7. ^ Sant’Omobono, su proloco-catanzaro.org. URL consultato il 6 maggio 2017.
  8. ^ a b Le reliquie di Sant'Omobono custodite nel capoluogo, su gazzettadelsud.it, 4 gennaio 2017. URL consultato il 6 maggio 2017.
  9. ^ Da Cremona a Catanzaro, donate alla città le reliquie di Sant'Omobono, su catanzaroinforma.it, 3 gennaio 2017. URL consultato il 6 maggio 2017.

Voci correlate