Centro di documentazione Matteo Lanzoni di Polimoda: differenze tra le versioni

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==Storia==
==Storia==
Istituito da Polimoda nel 1986, è stato aperto al pubblico esterno nel 1993, previo pagamento di una quota. Da gennaio 2012 si è trasferito dalla storica sede di [[Villa Strozzi al Boschetto|Villa Strozzi]] a quella di [[Villa Favard]].
Istituito da Polimoda<ref>http://www.polimoda.com/it/home.html</ref> nel 1986, è stato aperto al pubblico esterno nel 1993, previo pagamento di una quota. Da gennaio 2012 si è trasferito dalla storica sede di [[Villa Strozzi al Boschetto|Villa Strozzi]] a quella di [[Villa Favard]].


== Patrimonio ==
== Patrimonio ==
Il partrimonio del Centro di Documentazione è composto da:
Il partrimonio del Centro di Documentazione<ref>http://www.polimoda.com/it/polimodalibrary/biblioteca-di-polimoda.html#c21191</ref> è composto da:
* Biblioteca della moda e dei creativi: circa 22.000 volumi (il 66% circa in lingua inglese, il 30% in lingua italiana) sulla storia e sui fenomeni di costume e moda, con particolare riferimento al [[design della moda]], alla tecnologia del settore tessile e abbigliamento, nonché su marketing ed economia;
* Biblioteca della moda e dei creativi: circa 22.000 volumi (il 66% circa in lingua inglese, il 30% in lingua italiana) sulla storia e sui fenomeni di costume e moda, con particolare riferimento al [[design della moda]], alla tecnologia del settore tessile e abbigliamento, nonché su marketing ed economia;


* Emeroteca di Polimoda: oltre 500 testate di riviste, di cui 115 in abbonamento corrente per una copertura cronologica che spazia dalla fine del XIX secolo ad oggi.
* Emeroteca di Polimoda: oltre 500 testate di riviste, di cui 115 in abbonamento corrente per una copertura cronologica che spazia dalla fine del XIX secolo<ref>Marcella Mazzetti, ''L’emeroteca della moda'', in «Biblioteche oggi», 6/2008, p. 39.</ref> ad oggi.
Integrano e completano la collezione circa 1000 ''lookbook'' e cataloghi commerciali, la Cineteca della moda, e Vogue Archive.
Integrano e completano la collezione circa 1000 ''lookbook''<ref>Documentazione visiva di una stagione di moda. Distribuiti a chi lavora nell'industria della moda, sono l'archivio dell'etichetta (http://opac.polimoda.com/Record.htm?idlist=1&record=19248190146910663729)</ref> e cataloghi commerciali, la Cineteca della moda<ref>http://www.polimoda.com/it/biblioteca/la-cineteca-della-moda.html</ref>, e Vogue Archive<ref>http://www.polimoda.com/it/biblioteca/vogue-archive.html</ref>.


=== Biblioteca della moda e dei creativi ===
=== Biblioteca della moda e dei creativi ===
La collezione testimonia le tre distinte accezioni della parola Moda, ovvero:
La collezione testimonia le tre distinte accezioni della parola Moda<ref>Ugo Volli, ''Manuale di semiotica'', Roma-Bari, Laterza, 2003, pp. 222-224; Gillo Dorfles, ''Mode & modi'', Milano, Gabriele Mazzotta, 1979.</ref>, ovvero:
* Moda come Vestiti e acconciature legate ad un determinato periodo storico e al gusto di quella società;
* Moda come Vestiti e acconciature legate ad un determinato periodo storico e al gusto di quella società;


* Moda come Area produttiva, industria e commercio degli articoli di vestiario;
* Moda come Area produttiva, industria e commercio degli articoli di vestiario;


* Moda come ''Modus vivendi'', come fenomeno al di là del capriccio passeggero, ma in sintonia con un vero e proprio costume sociale.
* Moda come ''Modus vivendi'', come fenomeno al di là del capriccio passeggero, ma in sintonia con un vero e proprio costume sociale<ref>Gilles Lipovetsky, ''L’impero dell’effimero. La moda nelle società moderne'', Milano, Garzanti, 1989.</ref>.
Allo stesso tempo, la biblioteca si è accresciuta comprendendo quelle discipline che concorrono a sviluppare il processo creativo in tutte le sue possibili forme.
Allo stesso tempo, la biblioteca si è accresciuta comprendendo quelle discipline che concorrono a sviluppare il processo creativo in tutte le sue possibili forme.


Per questo, la biblioteca è organizzata in 4 aree:
Per questo, la biblioteca è organizzata in 4 aree<ref>http://www.polimoda.com/fileadmin/documenti/Pdf/Regolamenti/Polimoda_Library_Guide.pdf</ref>:
* Tessile e abbigliamento, anima originaria della biblioteca;
* Tessile e abbigliamento, anima originaria della biblioteca;
* Arti, in tutte le sue declinazioni: storia dell’arte, arti, sport, teatro, cinema, musica...
* Arti, in tutte le sue declinazioni: storia dell’arte, arti, sport, teatro, cinema, musica...
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=== Emeroteca di Polimoda ===
=== Emeroteca di Polimoda ===
L’Emeroteca è composta dall’archivio storico, ad accesso riservato e su appuntamento, e dai periodici correnti esposti nell’area reference del Centro di Documentazione.
L’Emeroteca è composta dall’archivio storico, ad accesso riservato e su appuntamento, e dai periodici correnti esposti nell’area reference del Centro di Documentazione<ref>http://www.polimoda.com/it/biblioteca/lemeroteca-della-moda.html</ref>.


Rappresenta il punto di forza del Centro di Documentazione: le testate conservate in archivio “fotografano” lo sviluppo del mercato editoriale a partire dai giornali specializzati nel costume e nella moda femminile, seguendone lo sviluppo nelle società di massa e postmoderne attraverso l’esplosione del mercato giovanile e dello [[street fashion]].
Rappresenta il punto di forza del Centro di Documentazione: le testate conservate in archivio “fotografano” lo sviluppo del mercato editoriale a partire dai giornali specializzati nel costume e nella moda femminile, seguendone lo sviluppo nelle società di massa e postmoderne attraverso l’esplosione del mercato giovanile e dello [[street fashion]].


Le testate in abbonamento corrente a loro volta testimoniano l’ulteriore cambiamento che sta vivendo il “sistema della moda” e il mutamento del “senso della moda”.
Le testate in abbonamento corrente a loro volta testimoniano l’ulteriore cambiamento che sta vivendo il “sistema della moda”<ref>Roland Barthes, ''Sistema della moda. [La moda nei giornali femminili: un’analisi strutturale]'', Torino, Einaudi, 1970.</ref> e il mutamento del “senso della moda”<ref>Roland Barthes, ''Il senso della moda. Forme e significati dell’abbigliamento'', a cura di Gianfranco Marrone, Torino, Einaudi, 2006.</ref>.


== Servizi ==
== Servizi ==
La biblioteca è organizzata a scaffale aperto ovvero è ordinata secondo la 20 ed. della [[Classificazione decimale Dewey]], per determinare la collocazione dei libri sugli scaffali.
La biblioteca è organizzata a scaffale aperto ovvero è ordinata secondo la 20 ed. della [[Classificazione decimale Dewey]], per determinare la collocazione dei libri sugli scaffali.


Il catalogo on-line della Biblioteca raccoglie le notizie relative al patrimonio documentale: monografie, periodici, video, DVD, ''non-book material''.
Il catalogo on-line della Biblioteca<ref>http://opac.polimoda.com/</ref> raccoglie le notizie relative al patrimonio documentale: monografie, periodici, video, DVD, ''non-book material''.


È possibile interrogare l’[[OPAC]] su argomenti specifici, con varie modalità di ricerca sia in lingua italiana che inglese.
È possibile interrogare l’[[OPAC]] su argomenti specifici, con varie modalità di ricerca sia in lingua italiana che inglese.


L’OPAC della Polimoda Library è interrogabile anche attraverso il MetaOPAC AZALAI italiano MAI.
L’OPAC della Polimoda Library è interrogabile anche attraverso il MetaOPAC AZALAI italiano MAI<ref>http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm3</ref>.


== Polimoda ''Authorities'' ==
== Polimoda ''Authorities'' ==
La specificità della raccolta e le esigenze informative dell’utenza hanno richiesto un tipo di indicizzazione particolarmente dettagliato, che si avvale per la classificazione della Classificazione decimale Dewey, e per la soggettazione dei Polimoda ''[[Voci di autorità|Authorities]]: soggetti (Thesaurus Polimoda'' in italiano e in inglese) e nomi (Nomi-Autori e Nomi-Soggetto).
La specificità della raccolta e le esigenze informative dell’utenza hanno richiesto un tipo di indicizzazione particolarmente dettagliato, che si avvale per la classificazione della Classificazione decimale Dewey, e per la soggettazione dei Polimoda ''[[Voci di autorità|Authorities]]''<ref>Michael Gorman, ''L’authority control nel contesto del controllo bibliografico in ambiente elettronico'', in «International Conference Authority Control: Definition and International Expediences, Firenze, 10-12 febbraio 2003», Firenze, Firenze University Press, 2003 (http://www.sba.unifi.it/ac/relazioni/gorman_ita.pdf) (ultima visita 12/02/2014).</ref>'': soggetti (Thesaurus Polimoda'' in italiano e in inglese) e nomi (Nomi-Autori e Nomi-Soggetto).


'''Thesaurus Polimoda'''
'''Thesaurus Polimoda'''


Da subito è stato sviluppato uno strumento di lavoro - il ''Lessico strutturato su abbigliamento e costume'', che è stato il primo passo per la costruzione del ''Thesaurus Polimoda''.
Da subito è stato sviluppato uno strumento di lavoro - il ''Lessico strutturato su abbigliamento e costume''<ref>''Lessico strutturato su abbigliamento e costume'', a cura di Tiziana Marchi e Fabio Valtancoli, revis. dei termini in lingua inglese a cura di Francine De Luca, [Firenze], marzo 1992 [Dattilloscritto].</ref>, che è stato il primo passo per la costruzione del ''Thesaurus Polimoda''<ref>Paola Capitani - Marcella Mazzetti, ''Parole di moda... ovvero il fascino discreto della terminologia'' in «Bibelot», 3/2003 (http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0303/b0303k.htm) (ultima visita 10/02/2014).</ref>.


La fonte di riferimento per le faccette, è stata l'''[[Art and Architecture Thesaurus]]'' del [[Getty Research Institute]].
La fonte di riferimento per le faccette, è stata l'''[[Art and Architecture Thesaurus]]''<ref>''Art and Architecture Thesaurus'', New York, Oxford University Press, 1990.</ref> del [[Getty Research Institute]].


L’edizione in uso è costituita da 8 faccette (Abbigliamento, Attività, Attributi fisici, Concetti associati, Materiali, Oggetti, Persone, Stili e Periodi) e 13 gerarchie. I descrittori accettati sono circa 1850, ed è in corso un costante aggiornamento per accogliere le nuove parole della moda.
L’edizione in uso è costituita da 8 faccette (Abbigliamento, Attività, Attributi fisici, Concetti associati, Materiali, Oggetti, Persone, Stili e Periodi) e 13 gerarchie. I descrittori accettati sono circa 1850<ref>Centro di documentazione di Polimoda, ''Thesaurus Polimoda''. Ed. aggiornata al marzo 2005, a cura di Fabio Valtancoli e Marcella Mazzetti, con la collaborazione di Paola Capitani, Firenze, stampa 2005.</ref>, ed è in corso un costante aggiornamento per accogliere le nuove parole<ref>Marcella Mazzetti, ''Femminile, maschile o transgender? La questione di genere nel linguaggio della moda'', Convegno delle Stelline, Milano, Marzo 2009 (http://www.personae.it/cms/uploads/Stelline%2012%20marzo_2009/Abstract_Mazzetti.pdf) (ultima visita 11/02/2014).</ref> della moda<ref>Irene Danelli, ''Lessico della moda'' in ''Enciclopedia della moda'', volume ''Universo Moda'', Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 2005, pp. 469-479.</ref>.


Il ''Thesaurus Polimoda'', lavoro pionieristico in questo ambito d’uso, è oggi una delle fonti per il settore moda del [[Nuovo soggettario|Nuovo Soggettario Italiano]] realizzato a cura della [[Biblioteca Nazionale di Firenze|BNCF]].
Il ''Thesaurus Polimoda'', lavoro pionieristico in questo ambito d’uso, è oggi una delle fonti<ref>http://thes.bncf.firenze.sbn.it/crediti.html</ref> per il settore moda del [[Nuovo soggettario|Nuovo Soggettario Italiano]]<ref>http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html</ref> realizzato a cura della [[Biblioteca Nazionale di Firenze|BNCF]].

==Raccolte==
La collezione documenta il fenomeno moda nei suoi più svariati aspetti, e consta di circa 20.000 monografie, « le più importanti testate di moda e poi fotografie, video, ''look books'',<ref>materiali fotografici riguardanti le collezioni di stilisti e case di moda.</ref> cataloghi commerciali ».<ref name="Mazzetti">Marcella Mazzetti, ''L'emeroteca alla moda'', "Biblioteche Oggi", Milano, n. 6, 2008, p. 39.</ref>

==Note==
<references/>


==Bibliografia==
==Bibliografia==
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[http://opac.polimoda.com/ OPAC] - Catalogo della biblioteca
[http://opac.polimoda.com/ OPAC] - Catalogo della biblioteca

{{portale|firenze|moda|Musei}}
== Note ==
<references />{{portale|firenze|moda|Musei}}


[[Categoria:Biblioteche di Firenze]]
[[Categoria:Biblioteche di Firenze]]

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Coordinate: 43°46′14.42″N 11°13′37.17″E / 43.770672°N 11.226992°E43.770672; 11.226992
Centro di documentazione Matteo Lanzoni di Polimoda
Villa Strozzi.
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàFirenze
IndirizzoVia Pisana, 77 - 50123 Firenze
Coordinate43°46′14.42″N 11°13′37.17″E / 43.770672°N 11.226992°E43.770672; 11.226992{{#coordinates:}}: non è possibile avere più di un tag principale per pagina
Caratteristiche
TipoStoria della Moda
Sito web

Il Centro di documentazione Matteo Lanzoni / Polimoda Library, ha sede a Firenze, Villa Favard.

Nato per coadiuvare gli studenti di Polimoda nel loro percorso formativo, si rivolge anche ai creativi che abbiano necessità di documentarsi nel proprio ambito lavorativo.

Storia

Istituito da Polimoda[1] nel 1986, è stato aperto al pubblico esterno nel 1993, previo pagamento di una quota. Da gennaio 2012 si è trasferito dalla storica sede di Villa Strozzi a quella di Villa Favard.

Patrimonio

Il partrimonio del Centro di Documentazione[2] è composto da:

  • Biblioteca della moda e dei creativi: circa 22.000 volumi (il 66% circa in lingua inglese, il 30% in lingua italiana) sulla storia e sui fenomeni di costume e moda, con particolare riferimento al design della moda, alla tecnologia del settore tessile e abbigliamento, nonché su marketing ed economia;
  • Emeroteca di Polimoda: oltre 500 testate di riviste, di cui 115 in abbonamento corrente per una copertura cronologica che spazia dalla fine del XIX secolo[3] ad oggi.

Integrano e completano la collezione circa 1000 lookbook[4] e cataloghi commerciali, la Cineteca della moda[5], e Vogue Archive[6].

Biblioteca della moda e dei creativi

La collezione testimonia le tre distinte accezioni della parola Moda[7], ovvero:

  • Moda come Vestiti e acconciature legate ad un determinato periodo storico e al gusto di quella società;
  • Moda come Area produttiva, industria e commercio degli articoli di vestiario;
  • Moda come Modus vivendi, come fenomeno al di là del capriccio passeggero, ma in sintonia con un vero e proprio costume sociale[8].

Allo stesso tempo, la biblioteca si è accresciuta comprendendo quelle discipline che concorrono a sviluppare il processo creativo in tutte le sue possibili forme.

Per questo, la biblioteca è organizzata in 4 aree[9]:

  • Tessile e abbigliamento, anima originaria della biblioteca;
  • Arti, in tutte le sue declinazioni: storia dell’arte, arti, sport, teatro, cinema, musica...
  • Fotografia, da quella di natura a quella di moda, da quella di viaggio a quella etnografica e antropologica;
  • Innovation management, come alimentare la creatività e gestire l'innovazione.

Emeroteca di Polimoda

L’Emeroteca è composta dall’archivio storico, ad accesso riservato e su appuntamento, e dai periodici correnti esposti nell’area reference del Centro di Documentazione[10].

Rappresenta il punto di forza del Centro di Documentazione: le testate conservate in archivio “fotografano” lo sviluppo del mercato editoriale a partire dai giornali specializzati nel costume e nella moda femminile, seguendone lo sviluppo nelle società di massa e postmoderne attraverso l’esplosione del mercato giovanile e dello street fashion.

Le testate in abbonamento corrente a loro volta testimoniano l’ulteriore cambiamento che sta vivendo il “sistema della moda”[11] e il mutamento del “senso della moda”[12].

Servizi

La biblioteca è organizzata a scaffale aperto ovvero è ordinata secondo la 20 ed. della Classificazione decimale Dewey, per determinare la collocazione dei libri sugli scaffali.

Il catalogo on-line della Biblioteca[13] raccoglie le notizie relative al patrimonio documentale: monografie, periodici, video, DVD, non-book material.

È possibile interrogare l’OPAC su argomenti specifici, con varie modalità di ricerca sia in lingua italiana che inglese.

L’OPAC della Polimoda Library è interrogabile anche attraverso il MetaOPAC AZALAI italiano MAI[14].

Polimoda Authorities

La specificità della raccolta e le esigenze informative dell’utenza hanno richiesto un tipo di indicizzazione particolarmente dettagliato, che si avvale per la classificazione della Classificazione decimale Dewey, e per la soggettazione dei Polimoda Authorities[15]: soggetti (Thesaurus Polimoda in italiano e in inglese) e nomi (Nomi-Autori e Nomi-Soggetto).

Thesaurus Polimoda

Da subito è stato sviluppato uno strumento di lavoro - il Lessico strutturato su abbigliamento e costume[16], che è stato il primo passo per la costruzione del Thesaurus Polimoda[17].

La fonte di riferimento per le faccette, è stata l'Art and Architecture Thesaurus[18] del Getty Research Institute.

L’edizione in uso è costituita da 8 faccette (Abbigliamento, Attività, Attributi fisici, Concetti associati, Materiali, Oggetti, Persone, Stili e Periodi) e 13 gerarchie. I descrittori accettati sono circa 1850[19], ed è in corso un costante aggiornamento per accogliere le nuove parole[20] della moda[21].

Il Thesaurus Polimoda, lavoro pionieristico in questo ambito d’uso, è oggi una delle fonti[22] per il settore moda del Nuovo Soggettario Italiano[23] realizzato a cura della BNCF.

Bibliografia

Marcella Mazzetti. L'emeroteca alla moda. "Biblioteche Oggi", Milano, n. 6, 2008, pp. 39-43 (http://www.bibliotecheoggi.it/2008/20080603901.pdf) (ultima visita 10/02/2014).

Marcella Mazzetti, Vuoto creativo? Centro di documentazione Matteo Lanzoni... Tutta la moda che cerchi! Convegno in occasione dell’inaugurazione della nuova Biblioteca del Polo di Rimini, 24 settembre 2007 (http://www.polorimini.unibo.it/NR/rdonlyres/F1ED3710-738F-4F13-BC68-80137EE88E49/0/2007_Convegno_Mazzetti.pdf) (ultima visita 11/02/2014).

Marcella Mazzetti, Un centro di eccellenza per la moda: il Centro di Documentazione Matteo Lanzoni [Tesi di diploma Università degli Studi di Roma La Sapienza, Scuola speciale per Archivisti e Bibliotecari], AA. 2003-2004.

Paola Corrias, Biblioteca-Centro di documentazione di Polimoda in Semantica e terminologia nei portali, Tavola rotonda, Firenze, 11-12 dicembre 2000, pp. 45-49 (http://eprints.unifi.it/archive/00000155/00/Semantica_e_terminologia_nei_portali.pdf) (ultima visita 10/02/2014).

Tiziana Marchi, Le centre de documentation de Polimoda, Florence in Huguette Rouit, Jean-Marcel Humbert (a cura di), A la recherche de la mémoire, le patrimoine culturel: actes du colloque, München; New York, K.G. Saur, 1992 (IFLA publications, 62.), pp. 198ss.

Tiziana Marchi, The documentation centre of Polimoda in Art Libraries Journal, 14/4/1989, pp. 28-29.

Voci correlate

Biblioteche di Firenze

Design della moda

Firenze

Moda

Moda a Firenze - Biblioteche sulla moda

Collegamenti esterni

Polimoda - sito ufficiale

Polimoda Library - pagine web

OPAC - Catalogo della biblioteca

Note

  1. ^ http://www.polimoda.com/it/home.html
  2. ^ http://www.polimoda.com/it/polimodalibrary/biblioteca-di-polimoda.html#c21191
  3. ^ Marcella Mazzetti, L’emeroteca della moda, in «Biblioteche oggi», 6/2008, p. 39.
  4. ^ Documentazione visiva di una stagione di moda. Distribuiti a chi lavora nell'industria della moda, sono l'archivio dell'etichetta (http://opac.polimoda.com/Record.htm?idlist=1&record=19248190146910663729)
  5. ^ http://www.polimoda.com/it/biblioteca/la-cineteca-della-moda.html
  6. ^ http://www.polimoda.com/it/biblioteca/vogue-archive.html
  7. ^ Ugo Volli, Manuale di semiotica, Roma-Bari, Laterza, 2003, pp. 222-224; Gillo Dorfles, Mode & modi, Milano, Gabriele Mazzotta, 1979.
  8. ^ Gilles Lipovetsky, L’impero dell’effimero. La moda nelle società moderne, Milano, Garzanti, 1989.
  9. ^ http://www.polimoda.com/fileadmin/documenti/Pdf/Regolamenti/Polimoda_Library_Guide.pdf
  10. ^ http://www.polimoda.com/it/biblioteca/lemeroteca-della-moda.html
  11. ^ Roland Barthes, Sistema della moda. [La moda nei giornali femminili: un’analisi strutturale], Torino, Einaudi, 1970.
  12. ^ Roland Barthes, Il senso della moda. Forme e significati dell’abbigliamento, a cura di Gianfranco Marrone, Torino, Einaudi, 2006.
  13. ^ http://opac.polimoda.com/
  14. ^ http://www.aib.it/aib/opac/mai2.htm3
  15. ^ Michael Gorman, L’authority control nel contesto del controllo bibliografico in ambiente elettronico, in «International Conference Authority Control: Definition and International Expediences, Firenze, 10-12 febbraio 2003», Firenze, Firenze University Press, 2003 (http://www.sba.unifi.it/ac/relazioni/gorman_ita.pdf) (ultima visita 12/02/2014).
  16. ^ Lessico strutturato su abbigliamento e costume, a cura di Tiziana Marchi e Fabio Valtancoli, revis. dei termini in lingua inglese a cura di Francine De Luca, [Firenze], marzo 1992 [Dattilloscritto].
  17. ^ Paola Capitani - Marcella Mazzetti, Parole di moda... ovvero il fascino discreto della terminologia in «Bibelot», 3/2003 (http://www.aib.it/aib/sezioni/toscana/bibelot/0303/b0303k.htm) (ultima visita 10/02/2014).
  18. ^ Art and Architecture Thesaurus, New York, Oxford University Press, 1990.
  19. ^ Centro di documentazione di Polimoda, Thesaurus Polimoda. Ed. aggiornata al marzo 2005, a cura di Fabio Valtancoli e Marcella Mazzetti, con la collaborazione di Paola Capitani, Firenze, stampa 2005.
  20. ^ Marcella Mazzetti, Femminile, maschile o transgender? La questione di genere nel linguaggio della moda, Convegno delle Stelline, Milano, Marzo 2009 (http://www.personae.it/cms/uploads/Stelline%2012%20marzo_2009/Abstract_Mazzetti.pdf) (ultima visita 11/02/2014).
  21. ^ Irene Danelli, Lessico della moda in Enciclopedia della moda, volume Universo Moda, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, 2005, pp. 469-479.
  22. ^ http://thes.bncf.firenze.sbn.it/crediti.html
  23. ^ http://thes.bncf.firenze.sbn.it/index.html