José Miguel Gómez: differenze tra le versioni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 41: Riga 41:
Nonostante fosse operasse esplicitamente in favore dell'oligarchia finanziaria e del monopolio nazionale e straniero, soprattutto statunitense, la presidenza Gòmez fu molto attenta ai bisogni della popolazione, per questo motivo mise fuorilegge l'obbligo da parte dei lavoratori di comprare beni di prima necessità nei negozi dei loro padroni pagandoli a prezzi molto più alti del normale, e impose alcune riforme in materia di diritto del lavoro, imponendo l'obbligo di un minimo salariale.
Nonostante fosse operasse esplicitamente in favore dell'oligarchia finanziaria e del monopolio nazionale e straniero, soprattutto statunitense, la presidenza Gòmez fu molto attenta ai bisogni della popolazione, per questo motivo mise fuorilegge l'obbligo da parte dei lavoratori di comprare beni di prima necessità nei negozi dei loro padroni pagandoli a prezzi molto più alti del normale, e impose alcune riforme in materia di diritto del lavoro, imponendo l'obbligo di un minimo salariale.


Asservitosi tuttavia agli interessi statunitensi e britannici nell'isola, il governo Gòmez fu travagliato dalla forte diffusione della corruzione a tutti i livelli, che incoraggiò la diffusione capillare della specualzioe ai limiti della legge e del gioco d'azzardo<ref>http://www.ecured.cu/index.php/Jos%C3%A9_Miguel_G%C3%B3mez</ref>.
Asservitosi tuttavia agli interessi statunitensi e britannici nell'isola, il governo Gòmez fu travagliato dalla forte diffusione della corruzione a tutti i livelli, che incoraggiò la diffusione capillare della specualzioe ai limiti della legge e del gioco d'azzardo<ref>http://www.ecured.cu/index.php/Jos%C3%A9_Miguel_G%C3%B3mez|Biografia online</ref>.

Numerose furono le manifestazioni di malcontento, soprattutto da parte dei reduci della guerra d'indipendenza, i quali sostenevano di essere esclusi dalle pubbliche amministrazioni nonostante il loro contributo personale alla nascita della nuova Cuba indipendente. La risposta del governo fu molto labile, con una proposta di legge che pretendeva di alienare dai pubblici uffici tutti coloro che avevano combattutto contro il movimento indipendentista, ma che venne in seguito abbandonata perchè considerata incostituzionale.


== Altri progetti ==
== Altri progetti ==

Versione delle 11:53, 17 gen 2012

José Miguel Gómez y Gómez

Presidenti di Cuba
Durata mandato28 gennaio 1909 –
20 maggio 1913
PredecessoreTomás Estrada Palma
SuccessoreMario García Menocal

Dati generali
Partito politicoPartido Liberal de Cuba

José Miguel Gómez y Gómez (Sancti Spíritus, 6 luglio 1858New York City, 13 giugno 1921) è stato un presidente cubano.

Biografia

Dopo aver intrapreso i suoi studi nella città natale di Sancti Spíritus, si trasferì all'Avana per iniziare la carriera universitaria in legge. Manifestando già da giovane universitario il suo credo indipendentista, appena ventenne si unì alle fila dei rivoltosi della guerra dei dieci anni contro la Spagna. Nel 1895 partecipò alla guerra d'indipendenza cubana diventando comandante militare della brigada Sancti Spìritus, guadagnando sul campo il grado di generale di divisione nel 1898. Dopo aver ottenuto la fiducia e la stima del generale e comandante in capo dei rivoltosi cubani Máximo Gómez, costui lo nominò suo vice alla morte del generale Antonio Maceo Grajales, morto in azione a Punta Brava.

Alla fine della guerra, durante l'occupazione statunitense dell'isola cubana, Gòmez venne nominato governatore di Santa Clara, incarico che ottenne nuovamente per suffragio popolare nel 1902, guadagnando così quella popolarità a livello politico che gli sarebbe stata di grande aiuto nella successiva campagna per le elezioni presidenziali.

Nel 1905 si candidò per la presidenza di Cuba al fianco di Alfredo Zayas, come rappresentante del Partito Liberale, ma a causa dell'eccesso di violenza scoppiata durante la campagna elettorale, decise di ritirare la propria candidatura. Nel 1906 fu tra i leader del movimento di opposizione contro la rielezione del presidente Tomás Estrada Palma, che costrinsero quest'ultimo a richiedere l'intervento statunitense nell'isola e in seguito a rassegnare le dimissioni, ma costarono a Gòmez l'arresto, seppur per un periodo relativamente breve.

La Presidenza

Nelle elezioni del 1908, seguite alla seconda occupazione americana, il 14 novembre fu eletto per ricoprire la carica di Presidente di Cuba. Sotto la presidenza di Gòmez la maggior parte dei dicasteri venne assegnata ai liberali di Alfredo Zayas, con Martín Morúa Delgado alla presidenza del Senato, ed Orestes Ferrara alla Camera dei Rappresentanti. A causa della politica economica scriteriata del precedente Governatore provvisorio di Cuba instaurato e voluto dagli Stati Uniti, l'isola cubana versava in una grave situazione finanziaria che costrinse il governo a indebitarsi per circa 16 milioni di pesos. Per incoraggiare le attività commerciali e l'industria vennero costruiti circa 521 kilometri di nuove strade e quelle già esistenti vennero ristrutturate; si costruirono nuove linee ferroviarie e numerosi ponti di collegamento; si dragarono i porti e vennero costruiti nuovi acquedotti. Il governo di Miguel Gòmez cercò di stimolare l'emigrazione nell'isola con l'istituzione del Banco Territorial e di numerose aziende agricole che attirarono circa 140.000 emigranti, molti provenienti anche dall'Italia.

Nonostante fosse operasse esplicitamente in favore dell'oligarchia finanziaria e del monopolio nazionale e straniero, soprattutto statunitense, la presidenza Gòmez fu molto attenta ai bisogni della popolazione, per questo motivo mise fuorilegge l'obbligo da parte dei lavoratori di comprare beni di prima necessità nei negozi dei loro padroni pagandoli a prezzi molto più alti del normale, e impose alcune riforme in materia di diritto del lavoro, imponendo l'obbligo di un minimo salariale.

Asservitosi tuttavia agli interessi statunitensi e britannici nell'isola, il governo Gòmez fu travagliato dalla forte diffusione della corruzione a tutti i livelli, che incoraggiò la diffusione capillare della specualzioe ai limiti della legge e del gioco d'azzardo[1].

Numerose furono le manifestazioni di malcontento, soprattutto da parte dei reduci della guerra d'indipendenza, i quali sostenevano di essere esclusi dalle pubbliche amministrazioni nonostante il loro contributo personale alla nascita della nuova Cuba indipendente. La risposta del governo fu molto labile, con una proposta di legge che pretendeva di alienare dai pubblici uffici tutti coloro che avevano combattutto contro il movimento indipendentista, ma che venne in seguito abbandonata perchè considerata incostituzionale.

Altri progetti

Note

Fonti bibliografiche

  • Emeterio Santiago Santovenia, José Miguel Gómez: contribución biográfica a la conmemoración del primer centenario de su nacimiento, Imp. El Siglo XX, 1958.
  • William Belmont Parker, Cubans of to-day, G. P. Putnam's sons, 1919
  • Enrique Bargarrosa, El proceso de la República; analisis de la situacion politica y economica de Cuba bajo el gobierno presidencial de Tomas Estrada Palma y Jose Miguel Gomez, con datos e informaciones estadisticas, Imp. militar de A. Perez Sierra, 1911


Predecessore Presidente di Cuba Successore
Tomás Estrada Palma 28 gennaio 1909 - 20 maggio 1913 Mario García Menocal
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie