Michel Foucault: differenze tra le versioni

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* Y. Cusset, ''Habermas et Foucault : parcours croisés, confrontations critiques'', CNRS éd., 2006, ISBN 2271064015
* Y. Cusset, ''Habermas et Foucault : parcours croisés, confrontations critiques'', CNRS éd., 2006, ISBN 2271064015
* A. Ruini, ''Michel Foucault. Un ritratto critico'', Clinamen, Firenze, 2007, ISBN 8884101131.
* A. Ruini, ''Michel Foucault. Un ritratto critico'', Clinamen, Firenze, 2007, ISBN 8884101131.
* Laura Cremonesi, ''[http://www.edizioniets.com/Scheda.asp?N=9788846722249 Michel Foucault e il mondo antico]'', Edizioni ETS, Pisa, 2008


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 13:34, 29 dic 2008

Paul Michel Foucault (Poitiers, 15 ottobre 1926Parigi, 26 giugno 1984) è stato uno storico e filosofo francese.

Tra i grandi pensatori del XX secolo Foucault fu l'unico che realizzò il progetto storico-genealogico propugnato da Nietzsche allorché segnalava che, nonostante ogni storicismo, continuasse a mancare una storia della follia, del crimine e del sesso.

I lavori di Foucault si concentrano su un argomento simile a quello della burocrazia e della connessa razionalizzazione trattato da Max Weber. Egli studiò lo sviluppo delle prigioni, degli ospedali, delle scuole e di altre grandi organizzazioni sociali. Sua è la teorizzazione che vide il modello del Panopticon, ideato da Jeremy Bentham come applicabile alla società moderna.

Importanti sono anche gli studi di Foucault sulla sessualità, secondo il quale non è sempre esistita così come la conosciamo noi oggi e così come soprattutto ne discutiamo. In particolare negli ultimi due secoli la sfera del sesso è stata oggetto di una volontà di sapere, di una pratica confessionale che prosegue in maniera blanda ma comunque diffusa la volontà di potere e di sapere istituita con la modernità dalle istituzioni prima religiose e poi secolari.

Opere

La sua produzione può essere divisa generalmente in due periodi: il primo relativo alle teorie raccolte nelle opere Storia della follia nell'età classica, Nascita della clinica, Le parole e le cose e L'archeologia del sapere. In queste opere Foucault propone un'analisi ch'egli definisce "archeologica", dei processi di costituzione e di formazione del 'sapere' di un certo momento, in un certo luogo, per una certa disciplina. In particolare Foucault analizza il formarsi del campo di studi delle "scienze umane".

Per la realizzazione di quest'analisi egli introdurrà, tra gli altri, il concetto di "episteme", col quale indicherà l'insieme delle formazioni discorsive performanti per i sistemi concettuali di una determinata epoca storica, in un determinato contesto geografico e sociale. A partire dall'episteme, secondo Foucault, diviene possibile che solo certi "giochi di verità" abbiano luogo e non altri. Un esempio di disciplina che, nella nostra epoca e cultura, fornisce epistemi, è la psicanalisi freudiana che ricorre spesso nell'opera dell'autore oltre che come esempio di scienza in grado di produrre conoscenza, anche come fonte di esercizio di potere nel limitare la libertà critica, sfruttando la propria autorità di disciplina consolidata.

Il secondo periodo della sua produzione è invece direttamente interessato all'esercizio del potere e al suo funzionamento. Visse il '68 fuori dalla Francia, ma partecipò alla temperie culturale seguente, come pensatore di prestigio oltre che accademico riconosciuto. Risente della cultura marxista, ma ribalta completamente il discorso sul soggetto della storia. Non c'è una classe repressa portatrice inevitabile di sviluppo, come in Marx. Foucault parla di una microfisica del potere, risentendo chiaramente del dibattito strutturalista e poststrutturalista, nonché della Nietzsche renaissance che a lui deve molto.

Il concetto di potere espresso da Foucault è profondamente attuale, essendo una sorta di campo relazionale mai gestito da qualcuno (il capitalista, il prete...). È prima di tutto un discorso (una proliferazione di discorsi) portato verso una direzione in seguito a stratificazioni di un senso piuttosto che un altro. Qualcosa che condiziona ma che lascia margini di gioco, di distorsione, di sviluppo.

Il tema della conoscenza è centrale nel pensiero di Foucault, che ad essa lega la storia stessa della cultura dell'occidente con riferimenti all'esercizio del potere tramite la gestione della verità effettuati ad esempio dalla Chiesa o dalla scienza positiva. Una rivoluzione della conoscenza e della "verità" porta inevitabilmente dei cambiamenti forti nella essenza stessa della società e della sua cultura. Cosicché la storia si viene a delineare come costituita da momenti di grave crisi delle "verità" seguiti da periodi di relativa stabilità in cui una serie di "discorsi" domina su altri. Il "discorso", quindi, si viene a delineare come una costruzione basata su degli epistemi tramite il quale viene esercitato un potere e rispetto al quale, per la difesa di questo discorso, esistono una serie di tecniche e procedure, tra cui l'interdetto ossia il divieto di trattare certi argomenti: la creazione dei tabù, oppure il rapporto con i discorsi dei folli, che in quanto tali non vengono presi in considerazione oppure caricati di valori misteriosi, ma mai trattati mandarli al rogo).

Teoria del potere e sessualità

Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della sessualità.

Importanti sono anche gli studi di Foucault sulla sessualità, secondo il quale non è sempre esistita così come la conosciamo noi oggi e così come soprattutto ne discutiamo. Gli studi sono raccolti nell'opera Storia della sessualità. Solo con la modernità, la sessualità ci appare come una caratteristica intrinseca al sé, a tal punto da sentire il bisogno di dichiarare una "identità sessuale" e addirittura le proprie scelte sessuali.

Per Foucault è errata la visione di una sessualità repressa nei secoli che solo ora, attraverso lotte di emancipazione, viene ad esprimersi. Egli anzi mette in guardia proprio da questa esigenza discorsiva: si tratterebbe in realtà di una pratica confessionale che prosegue in maniera blanda ma comunque diffusa la volontà di potere e di sapere istituita con la modernità dalle istituzioni prima religiose e poi secolari. Secondo il pensatore francese infatti, il sapere è anche un mezzo per sorvegliare la gente e controllarla. Con una precisa evoluzione, però. Dapprima il potere è stato disciplinare e repressivo, potere di controllare, estirpare fino a dare la morte. Poi però è divenuto qualcosa di più funzionale, riproduttivo e pervasivo. Ecco allora che Foucault arriva a elaborare l'attualissimo concetto di biopotere, potere cioè che costruisce corpi, desideri, i modi fondamentali della stessa vita.

Corsi tenuti al Collège de France

Bibliografia

Opere di Michel Foucault

  • Storia della follia nell'età classica (1961), Rizzoli, MIlano 1963.
  • Malattia mentale e psicologia (1962), Cortina, Milano 1997.
  • Raymond Roussel (1963), Cappelli, Bologna 1978.
  • Nascita della clinica (1963), Einaudi, Torino 1969.
  • Le parole e le cose (1966), Rizzoli, Milano 1967.
  • L'archeologia del sapere (1969), Rizzoli, Milano 1971.
  • L'ordine del discorso (1971), Einaudi, Torino 1972.
  • Io, Pierre Rivière, avendo sgozzato mia madre, mia sorella e mio fratello... (1973), Einaudi, Torino 1978.
  • Sorvegliare e punire (1975), Einaudi, Torino 1976.
  • La volontà di sapere. Storia della sessualità 1 (1976), Feltrinelli, Milano 1978.
  • L'uso dei piaceri. Storia della sessualità 2 (1984), Feltrinelli, Milano 1984.
  • La cura di sé. Storia della sessualità 3 (1984), Feltrinelli, Milano 1985.

Raccolte e antologie

  • La legge del pudore
  • Scritti letterari, Feltrinelli, Milano 1971.
  • Due risposte sull'epistemologia, Lampugnani Nigri, Milano 1971.
  • Microfisica del potere, Einaudi, Torino 1977.
  • Dalle torture alle celle, Le'rici, Cosenza 1979.
  • Colloqui con Foucault a cura di D. Trombadori, Cooperativa 10/17, Salerno 1981.
  • Tecnologie del sé. Un seminario con Michlt, di Duccio Trombadel Foucault, Bollati Boringhieri, Torino 1992.
  • Poteri e strategie. L'assoggettamento dei corpi e l'elemento sfuggente, Mimesis, Milano 1994.
  • Discorso e verità nella Grecia Antica, Donzelli, Roma 1996.
  • Il discorso, la storia, la verità, Einaudi, Torino 2001.
  • Archivio Foucault - Interventi, colloqui, interviste volume I, 1961 - 1970, Feltrinelli, Milano 1996; volume II, 1971 - 1977, Feltrinelli, Milano 1997; volume III. 1978 - 1985, Feltrinelli, Milano 1998.
  • Corsi al Collège de France.
  • I Corsi al Collège de France. I Résumés (1989), Feltrinelli, Milano 1999.
  • Gli anormali (1999), Feltrinelli, Milano 2000.
  • Bisogna difendere la società (1997), Feltrinelli, Milano 1998.

Opere sul pensiero di Michel Foucault

  • J. Baudrillard, Dimenticare Foucault (1977), Cappelli, Bologna 1977.
  • H. L. Dreyfus, P. Rabinow, La ricerca di Michel Foucault (1983), Ponte alle Grazie, Firenze 1989.
  • P. A. Rovatti, Effetto Foucault, Feltrinelli, Milano 1986.
  • M. Blanchot, Michel Foucault come io l'immagino (1986), Costa & Nolan, Genova 1988.
  • G. Deleuze, Foucault (1986), Feltrinelli, Milano 1987.
  • J. Miller, La passione di Michel Foucault (1993), Longanesi, Milano 1994.
  • D. Eribon, Michel Foucault, Leonardo, Milano 1994.
  • J. Revel, Foucault, le parole e i poteri, Manifestolibri, Roma 1996.
  • P. Billouet, Foucault , Paris , Les Belles Lettres , 1999 , ISBN 2251760172
  • F. Boullant, Michel Foucault et les prisons , Paris , Presses Universitaires de France , 2003 , ISBN 2130524389
  • S. Catucci, Introduzione a Foucault, Laterza, Roma-Bari, 2001 , ISBN 8842059684
  • P. Chevallier, Michel Foucault. Le pouvoir et la bataille , Nantes , Pleins Feux , 2004, ISBN 2847290133
  • Y. Cusset, Habermas et Foucault : parcours croisés, confrontations critiques, CNRS éd., 2006, ISBN 2271064015
  • A. Ruini, Michel Foucault. Un ritratto critico, Clinamen, Firenze, 2007, ISBN 8884101131.
  • Laura Cremonesi, Michel Foucault e il mondo antico, Edizioni ETS, Pisa, 2008

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