Zuzu (sovrano nesita)

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Zuzu
Gran Re di Kanesh e di Kuššara
In carica1720 a.C. circa –
1710 a.C. circa
PredecessoreAnitta
Altri titoligran re, signore di Kuššara, signore di Kanesh, Re di Alahzina
NascitaKanesh, ?
Morte?
Luogo di sepolturaKuššara (?)
PadreAnitta (?)

Zuzu (Kanesh, ... – ...; fl. XVIII secolo a.C.) fu l'ultimo sovrano nesita noto della città di Kanesh, verso la fine del XVIII secolo a.C..

L'ultimo re di Kanesh[modifica | modifica wikitesto]

Zuzu ascese al trono di Kanesh attorno al 1720 a.C.[1] alla morte del grande condottiero Anitta[2], probabilmente suo padre[3], nel momento di massima espansione del regno nesita, che controllava tutta l'Anatolia centro settentrionale.

Inaspettatamente, poco dopo la sua incoronazione, la capitale venne assalita e distrutta da nemici sull'identità dei quali al momento non vi è certezza[4]: le ipotesi più accreditate oggi sono un assalto hurrita da est[5] oppure un contrattacco improvviso della città di Salatiwara[6], posta ad Ovest dei territori nesiti, forse nei pressi della classica Gordio o dell'odierna Ankara, nemica tradizionale più volte sconfitta da Anitta. Assieme a Kanesh scomparve il suo karum, ultima colonia commerciale assira in Anatolia, e la città perse per sempre l'egemonia che aveva esercitato nell'ultimo secolo.

Il destino di Zuzu è incerto: forse spostò la sede del proprio regno a Kuššara[7], città di origine della sua casata, da cui alcuni decenni prima Pithana era partito alla conquista del mondo anatolico. Ma la dinastia regnante potrebbe anche non essere sopravvissuta alla caduta della città: indizi in tal senso ci giungono infatti da testi ittiti successivi. Dal suo "Testamento" sappiamo che il Re ittita Hattušili I, qualche decennio più tardi, morì nel proprio palazzo di Kuššara[8], segno evidente che la città, madrepatria dei nesiti, era in quel periodo in mano ittita. Dal "Testo di Zalpa "[9], invece, apprendiamo che un altro sovrano ittita, PU-Sarruma, nonno di Hattušili e coevo di Zuzu, nominò nuovi governatori nelle città di Zalpa (conquistata da Anitta pochi decenni prima) e di Hurma, da sempre in orbita nesita. La circostanza che tali città (Kuššara, Hurma e Zalpa) siano passate in mano ittita solo pochi anni dopo la caduta di Kanesh, fa ritenere possibile se non probabile che la dinastia regnante non sia sopravvissuta alla propria capitale.

L'eredità di Kanesh[modifica | modifica wikitesto]

Ma l'esperienza di Pithana ed Anitta non restò senza un seguito: mentre il regno nesita collassava, poco più a nord sbocciò il regno ittita. I primi re, PU-Sarruma[10] e Labarna I, diedero un impulso importante alla crescita, finché, forse con Hattušili I, venne riedificata Hattuša,[11]distrutta e maledetta da Anitta mezzo secolo prima.

Gli dei di Kanesh, per qualche ragione, vennero spostati ad Hattuša, via Kuššara e Hurma[7], e la lingua e la cultura nesita (e forse anche l'elite nobiliare) penetrarono il tessuto sociale ittita a tal punto che la lingua di Kanesh, divenne la lingua ufficiale degli ittiti[12]. La memoria delle origini restò nella memoria ittita e spinse, oltre quattro secoli più tardi, il Gran Re ittita Hattušili III, a definirsi "...l'uomo del seme di Kuššara"[13].

Da anni gli storici dibattono su come si sia passati dalla dinastia regale di Pithana ed Anitta all'antico regno ittita, che si insediò in larga parte dei territori governati dai nesiti; se cioè vi sia stata una qualche forma di continuità familiare che, caduta Kanesh, abbia agevolato questo avvicendamento come forza egemone dell'area.

Un possibile punto di contatto[modifica | modifica wikitesto]

Testi burocratici nesiti del periodo di Zuzu ci danno notizia di un alto funzionario di corte, Tudhaliya di Kussara, che svolgeva la funzione di Rab šaqē, "Capo Coppiere" (in Ittita GAL LÚSAGI), una posizione elevata, non militare, riservata ai membri della famiglia reale[14].

In un importante testo ittita, la cosiddetta "lista delle offerte C"[15], troviamo riferimento ad un altro Tudhaliya, padre del re ittita PU-Sarruma, nonno di Hattušili I. D'altro canto non abbiamo reali indizi che il Tudhaliya della lista C sia mai stato Re: nel testo non appare citato come sovrano[16], il che ha fatto dedurre ad alcuni studiosi che questi non fosse di sangue reale ittita e che il figlio PU-Sarruma fosse asceso al trono per matrimonio politico ed adozione da parte del precedente sovrano, pratica consueta per gli Ittiti. I due Tudhaliya potrebbero forse essere stati la stessa persona[17]e questa persona avrebbe potuto essere il punto di contatto, sul finire del XVIII secolo a.C., tra la dinastia di Kanesh e Kuššara, prossima alla fine, e quella Ittita ai suoi inizi.

Ipotesi alternativa su Zuzu[modifica | modifica wikitesto]

La visione classica secondo la quale Zuzu sarebbe l'erede e probabilmente il figlio del Gran Re Anitta è stata messa in dubbio da una parte di storici che ritengono questa versione alternativa a quella per cui, invece, Zuzu sarebbe stato il sovrano di uno stato straniero, nemico di Anitta, che avrebbe sconfitto i nesiti ed annientato la dinastia regale di Kanesh, subentrandole.

Accettato che il regno di Zuzu segua quello di Anitta, grazie alla presenza di funzionari comuni in alte cariche[18], l'avvicendamento tra i due re si collocherebbe attorno all'anno 1710, proprio la data della caduta di Kanesh; Zuzu tradizionalmente è considerato il sovrano della città espugnata, ma non vi sono prove che invece non ne fosse l'assalitore.

Zuzu[19][20]è un nome forse hurrita, attestato a Nuzi, che in qualche modo parrebbe rompere con i precedenti nomi nesiti. Significativo è anche il fatto che proprio in questo periodo si assista nell'area a progressive penetrazioni hurrite da est, che potrebbero essere responsabili della caduta di Kanesh, alternativamente alla versione tradizionale di un attacco dalla città di Salatiwara[21]. Hurriti di cui Zuzu potrebbe esser stato un capo. Inoltre Zuzu è chiamato "Gran Re (di) Alahzina"[22], toponimo al momento ignoto che[23] potrebbe riferirsi al regno creato dai nesiti unendo Kanesh a Kuššara, ma che[24]potrebbe rappresentare una terra sconosciuta da cui Zuzu avrebbe mosso per sconfiggere Anitta[25].

Infine sappiamo che il "Rabi Simmiltim" di Anitta[26]era Peruwa, mentre del nome di Zuzu nei documenti del Gran Re Anitta non troviamo traccia. Il tutto resta speculativo perché[27] non abbiamo alcuna indicazione che Zuzu abbia preso il potere con la forza, e solo in una circostanza nota (Pithana-Anitta) il "Rabi Simmiltim" dei re nesiti è poi divenuto a propria volta re. Inoltre[28]Kuššara pare collocata in un'area con popolazione mista ittita-hurrita, e pertanto Zuzu potrebbe linguisticamente ben provenire dalla madrepatria nesita. Infine[29]solo Anitta e Zuzu condividono il titolo di "Ruba'um GAL" (Grande Re?) che fa pensare che quest'ultimo "sia stato il successore di Anitta ed erede delle sue conquiste"[30]. Resta inoltre il mistero sulla fine di Zuzu, qualora non fosse stato il sovrano di Kanesh alla caduta della città, e del perché non si abbiano notizie di suoi successori e si ritrovino invece, pochi anni dopo, senza resoconti di battaglie, i suoi territori in mano ittita.La questione resta aperta.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ M. Forlanini: The branches of the hittite royal family of the early kingdom period. Pag. 122.
  2. ^ M. Forlanini: The kings of Kanesh, pag. 129, ove si conferma quanto ipotizzato da Donbaz con la decifrazione della tavoletta Kt89/k 371.
  3. ^ J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh, pag.2
  4. ^ Blasweiler propone come data il 1710 ca., rilanciando una datazione già suggerita da Neu, che pospone di un trentennio rispetto ad Hamblin le imprese di Pithana ed Anitta, e sposando la tesi di Forlanini. J. Blasweiler: Who ruled before the grandfather of Hattusili I?, pag.1 e relativa nota 1.
  5. ^ Blasweiler propone come data il 1710 ed imputa l'assalto a popolazioni hurrite giunte da est. J. Blasweiler: "1710 a.C.: An hurrian attack to the city Kanesh?".
  6. ^ Ipotesi formulata per primo da Steiner e poi rilanciata da Forlanini. Si veda M. Forlanini: The kings of Kanesh, pag. 130.
  7. ^ a b J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh pag. 8.
  8. ^ R. Beal: The predecessors of Hattusili I, pp. 26-28.
  9. ^ Nome ufficiale del reperto CTH 3.
  10. ^ Probabilmente membro di un ramo collaterale della famiglia reale nesita: cfr. J. Blasweiler: Who ruled before the grandfather of Hattusili I? pp. 12-13.
  11. ^ L'assunto tradizionale che sia stato Hattušili a riedificare Hattuša, si fonda storicamente sul nome proprio del Re, appunto Hattušili, che significa uomo di Hattuša; tuttavia qualcuno ipotizza il contrario, che cioè Hattušili fosse il nome proprio del re già alla nascita, a cui questi poi avrebbe aggiunto l'altro suo nome proprio, ovvero "Labarna", mutuandolo dal suo predecessore e trasformandolo poi in appellativo regale. In realtà si fa riferimento ad Hattuša già nel "Testo di Zalpa", con PU-Sarruma re, ed è possibile pertanto, come anche confermato dalle evidenze archeologiche di Neve, direttore degli scavi del sito, che la città non sia mai stata abbandonata, e sia rimasta la capitale del regno. Si veda R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pag. 25-26.
  12. ^ J. Seeher: The Hittites - The people of 1000 Gods, pag 5.
  13. ^ T. Bryce: The kingdom of the Hittites, pag. 273 con rimando alla tavoletta CTH 88.
  14. ^ Si veda M. Forlanini, The branch of the Hittite royal family of the early kingdom period. In modo puramente deduttivo, Blasweiler ipotizza che questo Tudhaliya possa esser stato zio del re Zuzu ed in tal caso quindi probabilmente fratello proprio del Gran Re Anitta. Cfr. J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh, pag.5.
  15. ^ Nome ufficiale del reperto Kub 36.121 + Kub 36.122 + Kub 11.7
  16. ^ J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh. Pag.2
  17. ^ Per coincidenza cronologica e linguistica, secondo molti studiosi, che aderiscono a una intuizione lanciata per primo da Forlanini. Scettico R. Beal: The predecessors of Hattusili I. Pp. 31-34. Beal 2003,  p. 17 e Forlanini 1995.
  18. ^ Aršula e Kammaliya, si veda V. Donbaz 1993, pag.139-149.
  19. ^ Come ha fatto notare R. Beal: The predecessors of Hattusili I; pag.19-20.
  20. ^ e quello del suo Rabi Simmiltim Ištar-Ebri
  21. ^ J. Blasweiler: An Hurrian attack at The city Kanesh 1710 ca?
  22. ^ Si veda il reperto Kt 89/k 369
  23. ^ secondo Donbaz
  24. ^ come evidenzia Beal
  25. ^ Si veda l'esplicativa nota 35 a pagg. 19-20 in R. Beal: The predecessors of Hattusili I.
  26. ^ Ruolo non chiaro nella monarchia nesita: per alcuni, tra cui Beal, il principe ereditario, per altri, tra cui Forlanini e Blasweiler, la seconda figura per importanza del regno dopo il sovrano
  27. ^ Come ha argomentato J. Blasweiler: The rabi simmiltim of the kings of Kanesh, pp. 1-2.
  28. ^ Come ammette lo stesso Beal
  29. ^ Come sottolinea Forlanini
  30. ^ M. Forlanini: The kings of Kanesh; pag.129.