Zenone di Maiuma

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San Zenone

Vescovo e martire

 
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza26 dicembre

Zenone (... – ...; fl. IV secolo), vescovo di Maiuma, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Dati storici e culto[modifica | modifica wikitesto]

L'esistenza di Zenone è nota grazie alla Historia ecclesiastica di Sozomeno, che lo conobbe personalmente quando era già centenario, e a cui dedica un intero capitolo della sua opera.[1] Fin da giovane si era dato alla vita monastica e in seguito, durante il regno di Teodosio I (379-395), divenne vescovo di Maiuma. Sozomeno racconta che Zenone aveva costruito una chiesa in onore di tre suoi cugini, morti martiri a Gaza durante la persecuzione di Giuliano l'apostata (361-363); benché anziano, non rinunciò mai a celebrare i riti sacri nella sua cattedrale, e fino alla fine della sua esistenza continuò a svolgere il lavoro di tessitore, per il proprio mantenimento e per aiutare i poveri. Non è nota la data di morte di Zenone.

Il nome di questo santo fu inserito da Cesare Baronio nel Martirologio Romano, alla data del 26 dicembre, che lo ricorda con queste parole:[2]

«Commemorazione di san Zenone, vescovo di Maiuma in Palestina, che edificò una basilica per i santi martiri Eusebio, Nestabio e Zenone, suoi cugini, e fino al termine della sua vita esercitò il mestiere di tessitore per procurarsi il vitto e dare aiuto ai poveri.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Historia ecclesiastica, su newadvent.org., Libro VII, capitolo 28.
  2. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 968.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Zenone di Maiuma, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.