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C'era una volta una voce biografica...


Succede, a volte, alle voci biografiche: se la Comunità di Wikipedia non ravvisa elementi di enciclopedicità, vengono cancellate. Una volta ce n'era una, di voce biografica, e adesso non c'è più perché si è deciso di cancellarla. Riguardava una persona che si occupa di web, uno che sul web ci mette contenuti utili e interessanti, che ne ha messi oggettivamente tanti e che, per una di quelle combinazioni astrali che la ragione spesso non sa disvelare, sul web ci mette contenuti di informatica. Insomma, avevamo una voce su un interessante produttore di notizie sull'informatica e adesso quella voce non c'è più. Deciso dalla Comunità. Deciso dalla più che altro cattiva Comunità di Wikipedia.
Se adesso, giunti che siamo a questo punto, state pensando che mi riferisca a qualcosa di "recente" (e confessate a voi stessi se lo state pensando perché è adesso il momento di farlo), in realtà avete preso una cantonata probabilmente imbarazzante: mi riferisco invece a una procedura di cancellazione di tanti anni fa, in cui la già da allora cattiva Wikipedia ebbe appunto a far sparire una voce biografica, annullando l'eventuale conoscibilità di quel nome attraverso l'enciclopedia libera. La cosa curiosa è che quella voce riguardava il soggetto che ho detto sopra, uno che sul web parla di informatica, e non solo, ma era allo stesso tempo anche un utente di Wikipedia, uno che al tempo collaborava anche intensivamente al Progetto. In sostanza - anche se era uno con cui lavoravamo fianco a fianco tutti i giorni - non guardammo in faccia nessuno e quel che dovevamo fare facemmo; o quasi. Sì, perché c'è un "quasi" che ci rende un po' meno limpidi, e anche questo va detto. In realtà la voce in cancellazione ce l'aveva messa proprio il nostro Collega, ritenendo in tutta coscienza di non essere enciclopedico (e molti di noi pensavano invece che lo fosse), perciò quella volta cancellammo in parte anche per una ragione abbastanza sui generis, forse cioè anche perché il nostro Collega insisteva.
Succedeva nel 2007; non era la prima cancellazione di voce verso la quale avremmo potuto avere forse un approccio non del tutto asettico, e non è stata l'ultima. Ma questa la voglio ricordare perché l'utente fu (come ovviamente anche ora è) di un'eleganza impareggiabile, con il suo atto di umiltà che sicuramente nessuno fra quelli che vi assistettero ha dimenticato. La procedura è questa e mi piace rendere una volta di più un segno di stima al nostro carissimo Collega.
Naturalmente evoco questo ricordo anche per dare un dato di contesto ai Colleghi che sono venuti dopo e che magari potrebbero leggere in certe nostre reazioni recenti, nostre di noi umarell del Progetto, dei segnali che parrebbero non somigliarci e discostarsi dalla linea sobria che ci è più consueta; invece Wikipedia è nata e cresciuta fra tanti e tanti momenti di umiltà individuale e collettiva ed è bene evitare che certi silenzi possano apparire come oblio di tanto valore che abbiamo visto svilupparsi attorno a noi. Di fatto ci sono cari certi momenti che il Progetto ci ha dato la fortuna di poter condividere, e questo è il momento giusto per darne un cenno. Siamo abituati alla pulizia intellettuale, in Wikipedia, e quando come adesso c'è molto di torbido che fumiga nell'aria, è bene ristabilire il senso delle proporzioni e talora proprio delle posizioni.
Dell'effimero che ci sta roteando, o forse rodeando, intorno si occuperà chi di effimero vive, chi campa del momento. In prospettive meno limitate nello spazio e soprattutto nel tempo, si può apprezzare che è più facile che un Wikipediano insista per far cancellare la voce che lo riguarda, piuttosto che un giornalista si informi adeguatamente di ciò che va a "descrivere". Saremmo certo ben disponibili a raccogliere conclusioni molto diverse, ma al momento questo offre la ditta; forse è per questo che è meglio avere prospettive meno limitate, non esclude la speranza.
Buon lavoro a quegli stranissimi personaggi che sono i Wikipediani, su cui per quanto sono strani ci sarebbe da scrivere probabilmente una voce collettiva; ma non si sa come potrebbe finire la procedura... -- g · ℵ (msg) 02:44, 15 giu 2016 (CEST)[rispondi]

Tanto di cappello a Joram, non conoscevo la sua storia. In merito all'oggetto (omesso) della discussione, però, che mi pare essere la cancellazione della voce Salvatore Aranzulla e le correlate lamentele del blogger stesso (forse infantile, oserei dire) e dei suoi fan, penso sia anche il momento di fare una mezza ammissione di colpa: se da un lato è vero che non fosse ancora enciclopedico, dall'altro è altrettanto vero che a volte manteniamo voci su soggetti molto meno rilevanti e ne cancelliamo di ottime riguardo personaggi famosissimi. Certo, è vero, l'enciclopedicità non si misura in base ai (milioni di) seguaci acquisiti, ma rimane un tasto dolente. --  × VICIPAEDIANUS ×  12:21, 15 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Per citare solo uno dei problemi relativi alla qualità dell'informazione su Wikipedia: c'è una torma di giornalisti che quando scrive di Wikipedia lo fa sempre e immancabilmente in base al sentito dire e ad una sorta di buonsenso buttato un po' lì. Per costoro WP DEVE soddisfare il lettore. Per costoro, se una cosa è nota al grande pubblico, anche fosse per una settimana, buonsenso vorrebbe che il grande pubblico ne potesse leggere *anche* su wp. Ora, diciamocelo, i giornalisti che scrivono di wp sono opinionisti dei periodici da parrucchiere. Questa notevole schiatta rimuove ogni immaginabile differenza tra notorietà e rilevanza. Certamente "rilevanza" è un contetto arbitrario e "notorietà" lo è assai meno. Il che però non toglie che forse ad un progetto enciclopedico la mera notorietà potrebbe non interessare. E il fatto che ci siano soggetti poco rilevanti che stanno su wp cosa significherebbe? È solo lavoro arretrato. Del resto questa presenza duole solo all'amor proprio di chi crede ad un "diritto ad esserci e a starci".
Wp ha certamente dei problemi, ma il problema più grosso è imho che la comunità si fa dettare la lista dei problemi da giornalisti da parrucchiere, da Soloni improvvisati e ciabattari. Esattamente come per i grandi temi, debito pubblico, terrorismo, fondamentalismi ecc. abbiamo la tendenza a rimanere incantati dalla cantilena e a ripeterla, senza darci la pena di formarci con pazienza un'opinione autonoma. E vedo da sempre membri della comunità venire qui a scrivere "Però certo è vero che delle volte...". Ho capito, ma questa aneddotica da strapazzo cosa significherebbe? Non fatevi condizionare da questi pennivendoli. Ricordatevi che una messa in piega prende tempo, che dalla parrucchiera o dal barbiere ci si divora testi, per cui è importante scrivere tanto e roba leggera, con una misura di inquietudine che attribuisca a chi scrive quella superiorità di status necessaria per sollecitare l'interesse. Non per far passare il messaggio, perché il messaggio NON C'E'!! Vi propongo la chiosa di un cazzarissimo articolo sulla vicenda, che dice che C’è un gigantesco problema di democraticità e di meccanismi decisionali che vicende abbastanza ridicole come quella su Aranzulla lasciano trasparire in tutta la loro carica di inutilità. (da qui). Capite il gigantesco problema di democraticità? Non è la questione dell'accesso ad una istruzione possibile, gratuita, creata dal popolo per il popolo, no, il problema (gigantesco) di democraticità è la questione dell'accesso a Wikipedia di un biografabile. Scusate, secondo me queste Marie Antoniette non hanno NULLA da dirci. Nel web si muovono le oche del Campidoglio, non per via dei Senoni, ma perché hanno paura di perdere il posto. Noi siamo volontari, non c'è pane che ci tolgano, quindi lasciatele starnazzare, perché starnazzano di un problema loro, non nostro. (Perché, detto tra parentesi, ma chi stracavolo se ne frega di Aranzulla sì/no, andiamo). pequod Ƿƿ 13:50, 15 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Dare della "cattiva" alla comunità per aver fatto delle normali e motivate cancellazioni lo trovo offensivo, e non dico per me visto che non ho partecipato a quelle PDC --Bultro (m) 15:05, 15 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Comunque uno spazio dedicato ai wikipediani, c'è: Wikipedia#Comunità e Categoria:Voci biografiche su Wikipediani. Ovviamente, si aggiungono informazioni solo se sono enciclopediche, e su questo punto, mi pare che siamo (quasi) tutti d'accordo, oltre ad essere queste le regole! ;) --Daniele Pugliesi (msg) 03:11, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
[↓↑ fuori crono] A dire il vero ho dato un'occhiata a qualche contributo di 6-7 utenti di quella categoria e devo dire che mi sembrano casi diversi da quello citato da Gianfranco, poichè hanno contribuito quasi esclusivamente per scriversi le loro autobiografie.--Kirk39 Dimmi! 13:33, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Lo scopo del mio richiamare una vicenda passata non era ruminare su un caso chiuso, era invece fornire qualche parametro ai Wikipediani, in modo che ne siamo informati almeno noi visto che non è possibile pretendere che chi si esprime fuori, ad esempio sulla stampa, sappia di cosa parla. Dunque, era far sapere che qui le voci le cancelliamo anche ai nostri Colleghi quando è il caso, e i nostri Colleghi a differenza di certi soggetti ci sono cari. -- g · ℵ (msg) 03:29, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Comunque, negli anni mi sono sempre chiesto come mai nelle testate ci fosse così tanta imprecisione in Rete al momento di parlare di wp. Questo episodio ha rincarato la dose, ma ha mostrato una qualità in più, cioè la compattezza del pregiudizio, che sembra quasi intenzionale. Di wp, a quanto pare, bisogna dire e trasmettere certe cose, secondo una ricetta abbastanza precisa. Con una mano incensarla come prodotto innovativo, miracoloso, chi-l'avrebbe-mai-detto, con l'altra disinformare in modo sistematico sulle "dinamiche del controllo" dei contenuti, calcando la mano sul tema della "redazione" (che noi non abbiamo), con titoli del tipo "Per Wikipedia Cipollozzi è già della Pro Cavese", deformare il ruolo dei sysop, rimarcare l'inaffidabilità delle voci, come un cascare dal pero... Due dati di fondo mancano nella vulgata che viene continuamente proposta dai media: a) che chi contribuisce lo fa in modo volontario (la narrazione base ci dipinge come una specie di ONG o di SRL o una testata); b) che anche TU, invece di fare il saggio criticone, puoi contribuire. Wp è un "noi" sfumato, i cui confini sono approssimativamente definiti solo da quel minimo di competenza tecnica che serve a contribuire e dalla capacità di articolare delle posizioni razionali in modo non puerile, polemico, emotivo o al limite trollesco. Invece la vulgata ci tratta come una sorta di Laputa spesata dai contribuenti. Invece, scusate, non ci pagano, quindi se il lavoro non gli piace, che imbraccino la zappa e si diano da fare.
Provate a leggere in Rete: è vero o no che la gran parte degli articoli ha questo sapore? L'articolista di norma si presenta come uno che si interessa da tanto di wp, non vi partecipa nel modo più assoluto (quanto meno non lo dichiara affatto), sgancia quelle tre-quattro imprecisioni grossolane sul tema "redazione" a valle di un "Wikipedia funziona così:" e giù di bestialità, sviolina che il progetto gli piace, al limite che lo adora (vedi come schizofrenicamente ci si bea di Esino Lario), ma paternalisticamente vi guarda come ad un figlio nato un po' male, pur con le migliori intenzioni, lasciando trasparire che basterebbe fare X, ma poi cosa sia X non si sa.
Penso sia importante reagire a questa situazione di generale disinformazione. Penso che WMI sia l'organismo deputato a raccogliere un punto di vista condiviso su questa situazione (cos'è wp e perché i media disinformano sistematicamente) e rimbalzarlo ai media, magari approfittando di Wikimania. pequod Ƿƿ 12:25, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Ciò che davvero fa una differenza è che noi ci imponiamo di dare contenuti neutrali ed oggettivi e diamo risalto a questo aspetto, mentre il contesto generale dell'informazione, e in particolare della stampa, è fatto di informazione orientata, a tema, con 50 e più sfumature di marrone che terminano nella propaganda. Anzi, più sei un bravo propagandista, nell'informazione mainstream, e più fai carriera, guadagni e assumi talora posizioni di potere. Ci sono carriere costruite sulla bravura dialettica nel difendere certe posizioni e offenderne altre, l'informazione è questa. E quando non è questa, è un'informazione soggetta alla pubblicità, per cui è difficile vedere che si parla male dello sponsor, non succede di leggere un quadrotto pubblicitario e nella stessa pagina un articolo "negativo" sulla stessa azienda del quadrotto. Noi, suprema eresia, non abbiamo pubblicità.
Ma noi non dovremmo occuparci delle stesse cose di cui si occupa la stampa: siamo un'enciclopedia, ci interessa la storia, non la cronaca. In un giorno in cui qualcuno si lamenta dei nostri criteri, mi piacerebbe capire perché dovremmo occuparci di ciò che non è ancora storicizzato, di ciò che ancora non è nelle fonti, di ciò che ancora non sposta di un ette l'equilibrio generale della conoscenza umana. Ce ne occupiamo perché la Comunità ha sempre voluto fornire più informazione possibile ed è oggettivamente vero che c'è fabbisogno di informazione anche su aspetti di del tutto effimero recentismo. E tanto siamo andati avanti su questa strada che una voce ogni 8 riguarda la bio di un vivente. Una proporzione spaventosa, essendo di comune percezione che non è affatto vero, se tanto mi dà tanto, che un uomo o una donna ogni 8 sia davvero eccezionale. Tanti anni fa Enzo Biagi faceva dello humour sul fatto che un italiano adulto su 8 è presidente di qualcosa, anche fosse dell'assemblea di condominio, ma "presidente". Ecco, a paragone di altri Progetti, da noi questa "indole" si avverte più intensa, e nei famosi 6 gradi di separazione ormai ogni Wikipediano qui conosce almeno uno dei biografati o ne conosce almeno un parente. Ma restando all'uno su otto, non è vero che ogni 8 concetti che contano e che occupano le nostre conversazioni private, personali e di lavoro, uno riguardi persone. Siamo in un'era in cui le persone non contano così tanto, o meglio quelle che contano sono poche, molto più poche dell'uno su otto dei nostri pensieri. Va bene escludiamo pure i periodi in cui siamo innamorati e vedremmo il volto del nostro oggetto di disìo come dipinto da Raffaello anche sul biglietto dell'autobus, ma per il resto è così :-) Insomma: al recentismo, al personalismo, al divismo diamo molto spazio. E questo ci porta a condividere dei campi che sino a Wikipedia non erano mai stati coperti dalle enciclopedie. Il che può pure starci come innovazione del prodotto, ma la struttura è ancora quella tradizionale e su questo non abbiamo innovato ancora, anche perché non desideriamo fare una cosa diversa da un'enciclopedia. Cosicché, non bastasse che già per seguire la tradizione ci andiamo ad infilare nella storiografia, che troviamo ovunque e non solo in Italia inquinata da indirizzamenti (anche di buona fede, perché no, ma indirizzamenti), e andiamo perciò a scassare l'anima col NPOV a illustri carriere su tutto fondate tranne che sulla neutralità ed oggettività, non bastasse questo dunque ci andiamo a ficcare anche nel campo in cui altri tipi di informazione strepitano per l'esclusiva. Ora, non penserete che questa nostra differenza costitutiva, questo andare a parlare di neutralità in mezzo al campo di battaglia dove si scontrano incessantemente soldataglie di opposti schieramenti (senza peraltro che mai nessuno vinca, eh), possa essere accolto più gentilmente che con schioppettate. I 6 gradi di separazione valgono anche lì, anzi lì ogni concetto è difeso o combattuto, ogni personaggio va bene o non va bene, non c'è molto spazio per l'indifferenza, e non si fanno prigionieri. La neutralità dà fastidio, sapevatelo. C'è chi ci si cambia la macchina con una buona frase contro qualcuno, non avrà piacere che noi suggeriamo che l'informazione corretta sia neutrale ed oggettiva. E non essendo corretto, non mi attendo che quello che ci si cambia la macchina intavoli correttamente un dibattito o un confronto di concetti, so che userà strumentalmente il medium di cui dispone per venirci rapidamente addosso. Che è scorretto, ma non strano; il fatto che non sia strano è una delle ragioni per cui è necessaria una presenza come Wikipedia, il fatto che Wikipedia abbia il seguito che ha mette seriamente in discussione la supposta autorevolezza di un certo genere di informazione sino ad oggi prevalente.
Noi un progetto giornalistico ce l'abbiamo, è Wikinews, ma lo stiamo lasciando boccheggiare sostanzialmente per mancanza di interesse; questo è un ambiente che guarda alla storia e non alla cronaca, e non tutte le notizie fanno storia. Converrà riflettere su quali siano le nostre migliori attitudini, facendolo - a differenza della stampa - senza guardare a ciò che il pubblico vorrebbe, perché noi non inseguiamo gli ascolti, noi facciamo enciclopedia libera, neutrale ed oggettiva, per chi voglia leggerla senza garanzia sui contenuti. Nel farla sin dal primo giorno fregandocene degli ascolti, abbiamo raccolto il seguito che abbiamo oggi, che sicuramente ci fa piacere ma non ci condiziona. Non ci condiziona, punto; le donne nude in copertina sono della stampa, la strafiga da cardiopalma è della pubblicità, noi non vendiamo niente, nemmeno se è il pubblico a voler comprare. Per farlo libero, questo Progetto, abbiamo studiato com'era l'informazione mainstream, che non era diversa da oggi, e abbiamo elaborato le nostre riflessioni; forse oggi toccherebbe ad altri, una buona volta, venire a studiare qui cos'è che è diverso, cos'è che può essere diverso nell'informazione. E quanto poco vale, alla fine dei conti, cambiarsi una macchina restando lo stesso fesso di prima, in pasciuta attesa della prossima copertina con le tette grosse. -- g · ℵ (msg) 14:26, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]

[× Conflitto di modifiche] Scrivere una enciclopedia non è come gestire facebook o twitter, è ovvio che si finirà per scontentare qualcuno, anzi, dirò di più, si deve necessariamente scontentare qualcuno. Poco importa che oggi questo qualcuno sia un Salvatore Aranzulla: domani capiterà ad un Tizio de Angelis e si potranno consolare a vicenda. Devo ammettere che mi sono messo a ridere quando ho letto il titolo di uno questi "articoli": "Wikipedia tiranna: il caso di Salvatore Aranzulla". Insomma, un po' come titolare "Disoccupazione e precariato in Italia: il caso di Luca Cordero di Montezemolo" oppure "La fame nel mondo: il caso di Flavio Briatore". Altro che di disinformazione :-D X-Dark (msg) 14:35, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]

Ho partecipato in modo marginale alla discussione nella PdC di Arzulla; inizialmente ero contraria alla cancellazione, ma poi, come spesso può accadere leggendo i vari commenti, ho capito che in fin dei conti non è ancora una bio poi così enciclopedica. A parte ciò, e spero che non importi più a nessuno, quel che più fa riflettere e rattrista, è l'accanimento che riguarda proprio la nostra comunità. Spesso tacciati come setta da vari bloggaroli, che si aggirano in rete proprio a causa di questo tam-tam mediatico che rimbalza da un sito all'altro, più o meno accreditato, come nel peggior copia/incolla. In troppi amano speculare sul target dei propri lettori, che spesso definire come ignoranti in materia è un eufemismo; non affermo ciò per superbia, ma solo perché ho letto commenti più simili a contenuti beceri che a un vero dibattito seppur animato.
Certo, condivido pienamente il ragionamento esposto sopra di [@ pequod] sul fatto che certe “Marie Antoniette non hanno NULLA da dirci” o da insegnare; tuttavia non sono da sottovalutare in quanto vanno a mirare la credibilità dell'intera comunità wikipediana, in particolare degli amministratori, poi quella dell'itero progetto WP. --Bella Trovata (msg) 15:17, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]

(update) esempio quasi in diretta di come funziona.
titolo di ieri del Mattino di Padova: "Mortandello contro Wikipedia «Non siamo di centrosinistra»"
Ohibò, e che avremo scritto mai? Andiamo a vedere su Montegrotto Terme e in effetti il box a destra dice: "Sindaco → Riccardo Mortandello (Lista civica Nuova Montegrotto e centro-sinistra) dal 06/06/2016". Proseguiamo allora con l'articolo del Mattino: "Riccardo Mortandello ha sempre rifiutato l’etichetta per la sua lista Nuova Montegrotto e lo considera un gesto di qualche rivale politico. «È risaputo che su Wikipedia chiunque può modificare una pagina» osserva Mortandello, «qualche buontempone si sarà divertito ad aggiungere “centrosinistra” nel nome della mia civica.»"
Ma su "centrosinistra" in Wikipedia c'è una nota. Probabilmente è una fonte. Recita: « Ciclone Mortandello Montegrotto passa al centrosinistra, su mattinopadova.gelocal.it, 7 giugno 2016.». Seguiamo dunque questo link e cosa apparirà? Incredibile, il Mattino di Padova, lo stesso giornale. Ci siamo fidati di un articolo dello stesso giornale col titolo che avete appena letto. Sarà allora che chi ha scritto il primo articolo è un giornalista diverso da quello che ha scritto il secondo, dev'essere per forza così, ma ti pare? In effetti il primo è firmato "Federico Franchin". Per il secondo, invece, chi sarà mai "f.fr."?
Ho idea che possa essere meglio non saperlo... -- g · ℵ (msg) 15:27, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]

I blogger sono per definizione individualisti, è abbastanza naturale che non comprendano un progetto basato sulla condivisione e sull'impersonalità e che gridino alla soppressione del valore individuale. Non a caso si trovano sorprendentemente vicini a quei giornalisti tradizionali e altri pennaioli dei tempi andati che lamentano la perdita di "spessore" interpretativo ecc. nelle voci di Wikipedia rispetto alle care enciclopedie scritte da "esperti" (ciascuno dei quali promuove la propria personale teoria). Nemo 15:30, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Noto che il blog del nostro soggetto e' legato a al sito del Messaggero, sono in peccato se sospetto che ci siano anche venali implicazioni legate alla presenza o assenza del soggetto nell'enciclopedia, poiché wiki offre sempre una forte posizione nei SEO ?--Bramfab Discorriamo 16:34, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Ti dirò che sei in peccato, ma solo se conosci Andreotti :-) -- g · ℵ (msg) 16:57, 16 giu 2016 (CEST)[rispondi]
(la volevo scrivere la famosa frase che ci indovina, ma visti i tempi odierni incredibilmente sarebbe stato come riferirsi ad una mitica eta' d'oro e di giganti in confronto all'attuale, quale viceversa non lo era! --Bramfab Discorriamo 18:45, 16 giu 2016 (CEST))[rispondi]
Sottoscrivo quanto detto da Bella Trovata, apprezzo l'intelligente analisi di Nemo, inarco le sopracciglia di fronte agli aneddoti di g e di Bramfab... In generale, mi consolo nel leggere i vostri commenti. Quello che mi dispiace è di sapere che tante persone intelligenti (diciamo meglio, istruite) mancano però di senso critico e manifestano una certa ansia di prestazione quando si parla di opinioni. Ho abbracciato wp sia per il discorso della patata bollente ("cosa leggeranno i nostri figli?"), sia perché amo il confronto, mi sento insufficiente e penso che dal confronto posso solo guadagnarci (sono una capra). Queste persone intelligenti amano rimbalzare robe sentite di sfuggita, premasticate, magari a cena... ("certo, il PIL dell'Uzbekistan l'anno scorso è andato forte..."). Bisognerebbe fare un wikistupidario à la Flaubert, un bel dizionario delle cose che si leggono immancabilmente su questi articoli fùffici. «È risaputo che su Wikipedia chiunque può modificare una pagina». Notate come il nostro punto di forza (croce e delizia, si sa) venga rivoltato come una cosa brutta? Vi ricordate della metafora "wp = bagno pubblico"? Il nostro Mortadello ci dice: "È risaputo che in quel bagno può entrare chiunque". Sarà di quelli che hanno voluto l'un euro alla stazione per pisciare...
Nella pagina fb di Aranzulla il Nostro continua a dire "Non sono stati neutrali". Quindi abbiamo fatto (per l'ennesima volta) una scoperta. Nulla da fare, per capire come funziona wp bisogna contribuire per un trimestre, il minimo sindacale per uscire dalla sindrome della redazione. pequod Ƿƿ 03:14, 17 giu 2016 (CEST)[rispondi]

Grazie a [@ Gianfranco] per aver posto questo spunto di riflessione: immagino non sia stato facile :-). Grazie anche a [@ Nemo bis, Pequod76], e a tutti gli intervenuti (ed a quelli che interverranno poi), che hanno aggiunto quei paletti indispensabili per non perdersi in concetti che avremo modo di chiarire in seguito. É vero Nemo che tanti, troppi, blogger e pannaiuoli peccano di inutile individualismo, certo, ma questo non li esula dalle loro responsabilità di divulgatori. Come già ribadito il tam-tam della rete è pressante e farlocco, ponendoci sotto la lente mediatica che certo non avvantaggia né il progetto né la community; ecco perché reputo sia fondamentale contrastare questo attacco appoggiando e ampliando la proposta di Pequod: Wikimania 2016--Bella Trovata (msg) 14:19, 17 giu 2016 (CEST)[rispondi]

Sì, il tam tam, garbato, dev'essere: Per anni la stampa ha fatto un ritratto estremamente impreciso di Wikipedia e dei pediani. Non aspettiamo che sia la stampa a dirlo. Lo scriveranno solo quando questo passaggio intermedio sarà stato assimilato dal "medio" pubblico: a quel punto faranno il loro passo dell'oca, lavorando sull'assimilazione del grande pubblico. A quel punto vi sarà un nuovo senso comune: Wikipedia è tua e te la gestisci tu. Se non ora a Esino Lario, dove per forza di cose saranno presenti le telecamere, dove? quando? pequod Ƿƿ 14:50, 17 giu 2016 (CEST)[rispondi]
Nessuno certo poteva prevedere che da una semplice PdC potessero emergere problemi che oggi appaiono molto seri; per carità, odio fare terrorismo, tuttavia sminuire fatti riscontrabili trovo sia poco intelligente. Come sopra esposto da Pequod, oggi, e mai più, abbiamo un'occasione unica per ribadire i cinque pilastri fondamentali.Perché dunque non fruttare l'occasione?!Io, ad esempio, ho un sito personale con una newsletter che conta più di duemila indirizzi, e se qualcuno scrivesse un bel testo motivato, accattivante, breve ed incisivo non avrei certo problemi a divulgarlo:-). Parlo al singolare, ma quanti altri potrebbero fare ciò? Spero molti, molti altri ancora.PS: posso fare anche un contenuto grafico se serve. --Bella Trovata (msg) 15:07, 17 giu 2016 (CEST)[rispondi]
"Sì, il tam tam, garbato, dev'essere: Per anni la stampa ha fatto un ritratto estremamente impreciso di Wikipedia e dei pediani." Si al garbato, tuttavia incisivo e senza compromessi; un messaggio gentile ma fermo negli intenti del progetto. Tra pochi giorni inizierà Wikimania.. in Italia: non avremo migliore occasione se non questa!:-) --Bella Trovata (msg) 15:21, 17 giu 2016 (CEST)[rispondi]
A tal proposito, le iniziative rivolte al pubblico generalista saranno a Varenna, ed è gradito ogni aiuto per spammare diffondere http://www.wikimedia.it/convegno-la-cultura-libera-al-tempo-wikipedia-liberare-dati-generare-conoscenza/ e [1] ai vostri contatti. Nemo 20:12, 20 giu 2016 (CEST)[rispondi]

Ho letto con piacere la discussione relativa alla pagina di Salvatore Aranzulla, sia sui media generalisti che qui su Wikipedia, e mi ritengo soddisfatto di come sono andate a finire le cose: una pagina tutto sommato inutile su un personaggio tutto sommato non enciclopedico è stata rimossa in maniera tutto sommato corretta.

Tutto sommato.

La chiave di lettura è che dobbiamo mettere a fattor comune tutti gli aspetti di questa faccenda per poterne trarre un buon insegnamento: le regole di WP, scritte oltre 10 anni fa, funzionano perché sono dettate da una visione d'insieme e non dalle emozioni del momento, della situazione, delle persone. Chi mi conosce sa che, da ebreo, ho cercato di contribuire alle voci di Wikipedia che trattano di ebraismo. Nel fare questo ho imparato più di quanto sono riuscito ad insegnare, pur essendo ebreo o forse proprio perché lo sono. WP è questo: è lo stimolo per chi vuole approfondire un argomento e mettere in ordine le idee per contribuire alla conoscenza comune. Per fare una correzione ad una voce bisogna studiare tanto da conoscere quell'argomento in ogni aspetto. Oggi che non ho, purtroppo, il tempo di contribuire come prima, mi fa comunque piacere modificare la voce di un telefilm, correggere un refuso o donare 5€ ma, quando potrò, sarò più felice di tornare a contribuire a Wikipedia perché mi farà crescere, come persona prima di tutto.

Se i pennivendoli che titolano contro Wikipedia non riescono a capire questo, non sta a noi spiegarglielo: Wikipedia non si fa con le chiacchiere ma con il lavoro di ciascuno di noi ed io faccio un applauso a tutti coloro che prima, durante e dopo di me hanno continuato e continuano e continueranno a fare quello che possono, quando possono, seguendo regole che hanno 10, 12 anni. Gli ebrei seguono regole che hanno oltre 3200 anni, 12 anni sono appena lo 0,00000%: come l'ebraismo e' sopravvissuto alle persecuzioni dei secoli, Wikipedia sopravvive ai pennivendoli ed anzi ne esce più forte e con una comunità più salda alle spalle.

Joram (msg) 23:01, 29 ago 2016 (CEST)[rispondi]

P.S.: Grazie g, sei sempre troppo gentile :-) Joram (msg) 23:01, 29 ago 2016 (CEST)[rispondi]

Grazie a te, [@ Joram], confidavo che non me ne avresti voluto se ho inteso contrapporre un solido momento luminoso a una fumosa brutta faccenda, ed è soprattutto un'eccellente occasione per risalutarti :-))) -- g · ℵ (msg) 23:37, 29 ago 2016 (CEST) [rispondi]