Utente:Monica celva/Sandbox

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Giuliana Cantirami[modifica | modifica wikitesto]

Nel romanzo “Non so niente di te” Giuliana Cantirami è un personaggio importante, perché affianca il protagonista Filippo nello svolgimento della narrazione. Lei proviene da una famiglia borghese altolocata e benestante e la sua caratteristica principale è quella di avere poca memoria, infatti dimentica frequentemente i luoghi dove pone le cose. Questo accade già all’inizio del libro, quando Nisina, la madre di Filippo e Margherita nonché cognata di Giuliana, si reca da lei per ricordarle della cena di famiglia e la trova a frugare tra le sue cose alla disperata ricerca della sua sciarpa. Nisina nel racconto descrive Giuliana come una signora distratta, straordinariamente autentica e anticonformista; è in armonia con la natura, e felice per questo. Nisina, ripetendo l’opinione del marito Guido, sostiene che Giuliana sembra una donna rimasta bambina, con molte manifestazioni euforiche . Il lavoro di Giuliana consiste nello svolgere la funzione di custode della biblioteca, scelta che non era mai stata accettata di buon grado dalla sua famiglia che avrebbe preferito che la figlia avesse continuato gli studi universitari di architettura. Nonostante questo lei era contenta della propria occupazione. Giuliana è una donna sedentaria e le piace stare a casa, ma un giorno decide di andare a Stanford a trovare il nipote: questo viaggio le cambierà radicalmente il modo di pensare. Arrivata a Stanford, Giuliana, non trova suo nipote ma l’amico di Filippo quel Jeremy Piccoli che ha preso il posto di Fil e che le racconta quello che era accaduto prima del suo arrivo. Giuliana è molto preoccupata ma è anche molto determinata nel ritrovare suo nipote. Per questo dopo aver saputo da Jeremy che Filippo si trova a Londra, decide di prendere un volo per andarci. Giuliana è una persona che non riesce a rinunciare alle cose perché secondo lei tutti gli oggetti che attraggono hanno un significato nascosto e possono cambiarti la vita. Questa caratteristica emerge quando sta per andare a Stanford e guardando le vetrine dei negozi viene attirata da una spilla con una rana: vorrebbe lasciar perdere ma non ci riesce ed entra a comprarla. Arrivata a Londra non ha molto successo perché non trova Filippo nemmeno lì . Per questo, molto preoccupata e agitata, chiama Jeremy, il quale successivamente le dà l’indirizzo di un loro compagno Roger . Giuliana è molto insicura e ha bisogno di stare vicino agli altri, per questo rimprovera Jeremy di averla lasciata da sola in un momento così difficile. Giuliana si dirige così verso la casa di Roger. A prima vista Roger non le diede una buona impressione e lo paragona a “un impiccato[1] . La casa di Roger appare a Giuliana come un ambiente molto spoglio, triste e malinconico a causa della prevalenza del colore bianco nelle suppellettili. Successivamente quando il compagno di Filippo le parla del nipote in modo negativo e offensivo, ritenendolo un arrogante presuntuoso, si irrita perché è sensibile, affettuosa e tiene al nipote. Poi Roger le menziona il nome di una ragazza, che doveva essere la fidanzata di Filippo, Fiona. Giuliana decide così di recarsi da Fiona. Lei le parla molto di Filippo e, dalle sue parole, Giuliana scopre un lato del nipote a lei sconosciuto. Zia Giu, appellativo usato dal nipote per chiamarla, si sofferma molto sui particolari, non fermandosi alle apparenze come accade quando vede Fiona per la prima volta. Descrive ogni singolo movimento della ragazza di Filippo e all’inizio viene impressionata dal colore scioccante dei suoi capelli. Giuliana è il personaggio rivelatore della vera essenza di Fil: tramite alcuni flashback ricostruisce alcune caratteristiche ideologiche del nipote. Molto importante è l’episodio nel quale una sera a cena Giuliana, che era molto tranquilla, formulò una domanda a Filippo “che le avrebbe lasciato un senso di vuoto e scontentezza: “ Ma sei proprio sicuro?"[2] . Dopodichè lei tentò di fargli cambiare idea raccontandogli una scena del film “ Pane e tulipani” . In questo modo però si era sentita una vigliacca, una persona indiretta e oscura perché aiutandolo a cambiare strada avrebbe potuto determinare in modo diverso l’esito del suo destino. Giuliana comprende lo stato d’animo di Filippo perché aveva provato anche lei quel senso di intima soddisfazione nel fare ciò che ti chiedono gli altri per essere a tua volta felice, ma a differenza del nipote lei lo aveva represso scontentando tutti.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ {{ |wkautore=Paola Mastrocola | titolo=Non so niente di te | anno=2012 | editore=Einaudi | città=Torino | p.171 }}
  2. ^ {{ |wkautore=Paola Mastrocola | titolo=Non so niente di te | anno=2012 | editore=Einaudi | città=Torino | p.185 }}
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