Utente:Mariaritamottola/Sandbox

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Museo Civico[modifica | modifica wikitesto]

File:Inaugurazionemuseo.jpg
inaugurazionemuseo

La Cittá di MoncalvoMoncalvo (disambigua) ha aperto il 30 maggio 2015 il Museo Civicohttp://www.provincia.asti.it/hosting/moncalvo/. <"Il Museo è ubicato al n. 5 di via Caccia a Moncalvo. Rimane aperto nelle giornate di sabato e domenica dalle ore 10,00 alle ore 18,30 e su prenotazione per gruppi durane la settimana" />. Le sale del museo sono allestite nei locali dell’edificio seicentesco, oggi sede del Municipio, che fece costruire il pittore Guglielmo CacciaGuglielmo Caccia e che adibí a residenza propria e a convento ove vissero le sue quattro figlie monache, due di loro Orsola MaddalenaOrsola Caccia e Francesca, seguirono le orme del padre. Accanto all’esposizione di opere su Moncalvo prende posto una preziosa collezione di opere d'arte appartenuta in passato ad un unico collezionista: l’ambasciatore Franco MontanariFranco Montanari (ambasciatore), colto amante e mecenate d'arte, che alla sua morte nel 1973 lasciò per volontà testamentaria i suoi preziosi beni al Comune di Moncalvo. Moncalvo diventa, a buon diritto, tappa obbligatoria per chi voglia confrontarsi con le piú disparate espressioni artistiche, dall'arte italiana e non del Novecento alle diverse culture etniche, testimonianza di un eclettico collezionismo di un unico importante cultore d'arte, amico anche di illustri pittori quali Giorgio De Chirico, Renato Guttuso e Pio Semeghini. Il fondo, molto vasto per consistenza e tipologia, comprende anche numerosi oggetti e sculture africane, esemplari d’arte orientale in particolare kakemono e stampe giapponesi di Utamaro e Hiroshige.

Fondo Franco Montanari[modifica | modifica wikitesto]

Tra le opere attualmente esposte si possono citare tre bellissime seicentesche nature morte e due tavolette devozionali di Orsola Caccia nella sezione dedicata a Moncalvo. Infatti Maddalena Orsola Caccia è apprezzata dai più attenti studiosi quale pittrice di nature morte genere che nel '600 trova affermazione sopratutto nei Baesi Bassi e in Germania. Nella collezione esposta spiccano un disegno a matita di Amedeo Modigliani "Orlando addormentato - Prato fiorito" databile tra il 1913-1915. Un’acquaforte "Soldato a cavallo" di Giorgio FattoriGiorgio Fattori. Una puntasecca di Marc ChagallMarc Chagall "La Promenade" del 1922. Due tele ad olio di Osvaldo LiciniOsvaldo Licini antecedenti il periodo astratto dell’artista e raffiguranti un Paesaggio marchigiano ed una Natura morta. Un tempera su cartone di Giorgio De ChiricoDe Chirico "Le Vestali" degli anni trenta. Un delicato acquarello di Mario MafaiMario Mafai "Quadro azzurro". Un dipinto su tela di AfroAfro "Donna seduta" degli anni quaranta. Un Ritratto di Renato GuttosoRenato Guttuso eseguito ad inchiostro ed acquarello con dedica “A Montanari cordialmente, Guttuso”. Numerose altre opere di grafica: Paesaggio umbro acquaforte di Antonio Zoran Music; due acqueforti di Luigi Bartolini titol; due scorci di vie torinesi eseguiti ad acquaforte di Marcello Boglione e due capolavori di Giorgio Morandi: "Rose in boccio in un vaso" e "Paesaggio con tre alberi", acqueforti del 1931 e 1933. Altre opere recano prestigiose firme quali Corrado Cagli, Mario Sironi, Mino Maccari, Eugen Dragutescu. == Esposizioni teporanee

Il Museo e la Biblioteca Civica posseggono un cospicuo fondo di estremo interesse in parte ancora da catalogare e studiare che stimola la ricerca e la valorizzazione. Non tutte le opere possedute trovano attualmente collocazione nelle sale del Museo. Il progetto museale prevede l'allestimento progressivo rinnovato periodicamente con mostre "a tema".

L'esistenza al piano superiore del Museo di sale già predisposte per le esposizioni e la natura del fondo museale che nasce essenzialmente dalla donazione di intere collezioni, la più importante quella di Carlo Montanari, suggerisce la presentazione di mostre che attingono da collezioni private, offrendo al publbico la possibilità di godere di tesori altrimenti "nascosti" ai più.

Quindi contestualmente all’esposizione permanente nel Museo civico sarà possibile visitare, nel periodo di apertura, anche altre mostre allestite in apposite sale dedicate ad esposizioni temporanee. Nelle stesse sale troveranno collocazione mostre che, a rotazione e a tema, offriranno, di volta in volta, anche altri oggetti e opere appartenti al fondo “Collezione Montanari”.

Gestione del museo[modifica | modifica wikitesto]

Il Museo nasce come espressione della comunità della Città di Moncalvo, fortemente voluto dall'Amministrazione Comunale, ha coinvolto i giovani della piccola cittadina attualmente collocata nell'ambito del territorio tutelato e riconosciuto patrimonio dell'Unesco come Paesaggio vitivinicolo Langhe-Roero e Monferrato. I ragazzi collaborano attivamente con l'A.L.E.R.A.MO. Onlus che gestisce il Museo e allestisce mostre temporanee, con grande entusiasmo e offrono commenti e spiegazioni sulle opere esposte, sulla storia di Moncalvo e altre curiosità anche in inglese.