Utente:Katia Lombardi/Web sociology

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Web sociology
AutoreAnnalisa Buffardi
Generesaggio
Sottogenereinformatica
Lingua originaleitaliano

Web sociology: il sapere nella rete (è un saggio scritto da Annalisa Buffardi nel 2006.)

Web Sociology[modifica | modifica wikitesto]

Web sociology è l'applicazione delle teorie e dei metodi sociologici ad internet come fonte di informazione e comunicazione. L'attuale sviluppo delle tecnologie digitali ha infatti inaugurato un nuovo approccio alla conoscenza e avviato un dibattito sulle potenzialità dei nuovi mezzi informatici e multimediali sia nello studio che nella ricerca. Tale approccio ha iniziato a svilupparsi con l'avvento della così detta "seconda oralità"[1], in quanto il codice scritto si affianca a quello visivo, ma la supremazia dell'occhio viene intaccata dal "recupero" dell'orecchio , così da far in modo che il processo conoscitivo venga mediato da una nuova circolarità. Tale circolarità è perfettamente espressa dalla definizione di villaggio globale[2]. in quanto attraverso i nuovi media si assiste a una rivoluzione degli spazi e dei luoghi nella quale domina la possibilità di relazione costante tra non luoghi e non spazi.

Secondo Buffardi, il web non è solo uno strumento nato per facilitare la trasmissione delle informazioni e la circolazione delle idee, soprattutto in ambito scientifico, ma anche uno spazio che ri-modula le interazioni umane, offrendo una nuova modalità di rappresentazione della realtà. Esso ha permesso la nascita di una nuova modalità di pensiero, ma anche il consolidarsi delle vecchie comunità scientifiche che affiancano il sapere della tradizione alle conoscenze delle nuove comunità di studiosi[3].

Internet come fonte informativa[modifica | modifica wikitesto]

Una delle funzioni principali della rete è certamente la possibilità di reperire informazioni, Internet infatti è ancora oggi paragonato ad una biblioteca[4]. per la sua funzione di conservare e di consultazione dei materiali. nonostante ciò le differenze tra tali spazi sono chiare in quanto sono inevitabilmente legate alle molteplici possibilità date dal web, poiché nella ricerca sono inserite anche dati e risorse scientifiche. Un'ulteriore differenza è data dalle modalità di accesso ai dati che può avvenire in diversi modi, le principali tipologie sono sette che comprendono strade dirette e indirette di accesso ai dati, tali modalità vengono generalmente combinate e insieme conducono l'utente alla raccolta di informazioni. Le strade dirette consentono l'accesso via URL, tramite hyperlink, per keyword e via metadata[5], le strade indirette invece consistono nell'utilizzo di motori di ricerca e directory che rappresentano le modalità più utilizzate[6].

Internet e l'attività di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Quando si compie una ricerca è necessario però una distinzione tra le informazioni che un ricercatore può trovare nella rete in un campo primario e secondario di conoscenza, in quanto il web resta una fonte smisurata di informazioni da utilizzare con cautela, esso infatti rappresenta uno strumento di indagine, utile per il reperimento di fonti e di documenti ufficiali e non. Il contributo della Rete alla pratica di ricerca può essere considerato da diverse angolazioni, inoltre è possibile individuare tre livelli di studio dell'e-research: il web come strumento di rivelazione, il web come fonte di informazioni, il web come ambiente di conoscenza e ricerca[7]. Esso inoltre è da considerarsi una fonte inesauribile di sapere poiché rievoca un progetto utopistico per il deposito, l'accesso e la divulgazione di documenti, anche se difficilmente potrà contenere la digitalizzazione di tutte le opere, anche se con questa tecnologia sarà comunque possibile conservare tracce del passato ma alcuni testi, che potrebbero interessare ad una cerchia ristretta di lettori, potrebbero rimanere esclusi, ciononostante potrebbe comunque funzionare come una biblioteca universale.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Buffardi, p. 33
  2. ^ Buffardi, p. 34
  3. ^ Buffardi, p. 155
  4. ^ Buffardi, p. 83
  5. ^ Buffardi, p. 84
  6. ^ Buffardi, p. 85
  7. ^ Buffardi, p. 101

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]