Utente:Kaizoku95/Sandbox

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Scrittura liquida[modifica | modifica wikitesto]

Per scrittura liquida si intende un assieme di caratteristiche della scrittura giovanile contemporanea in lingua italiana. La scrittura liquida è la scrittura prodotta in modo poco pianificato e consapevole; a questo tipo di produzione sono associati alcuni tipi di testo e alcune caratteristiche di lingua e di stile[1].

L’espressione è stata introdotta da Giuliana Fiorentino nel 2011, sul modello dell’espressione “società liquida” creata da Zygmunt Bauman[1]. In seguito è diventata di uso comune negli studi di linguistica italiana[2][3].

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Questo tipo di scrittura si è affermato soprattutto a partire dagli anni novanta del Novecento ed è cambiato nel tempo. All’inizio della diffusione delle comunicazioni digitali i messaggi tendevano a essere più brevi possibili anche a causa delle tariffe dei gestori Internet e SMS e ciò ha favorito l’introduzione delle abbreviazioni testuali, come per esempio “cmq” per “comunque”, “nn” per “non”, “dv 6?” Per “dove sei?”. Questo fenomeno linguistico intacca solo la superficie delle parole; oggi le abbreviazioni sono quasi del tutto scomparse e rimangono quasi esclusivamente un’abitudine dei più anziani[4].

Un altro aspetto della scrittura liquida sono le emoticon prima, e le emoji poi, introdotte con l’obiettivo di integrare nel testo la parte emotiva di un discorso e che nel tempo hanno espanso la propria gamma di icone[4].

Più significativa è la progressiva riduzione della punteggiatura nella scrittura liquida. Questa riduzione è importante perché la punteggiatura svolge diverse funzioni: struttura logica e sintattica, pragmatica e comunicazione. La tendenza è quella di perdere l’uso di molti segni di interpunzione, tra cui virgole, due punti, punto e virgola e parentesi, a favore dei puntini di sospensione, ampliandone l’uso rispetto alle norme convenzionali. Per esempio, i puntini di sospensione vengono usati per delimitare i confini di enunciati come testi brevi, sostituendo il punto fermo[4].

Esempi[modifica | modifica wikitesto]

Esempi di scrittura liquida sono:

  • Professoressa sono un alunno del primo anno di scienze della comunicazione che è venuto lunedì pomeriggio al vostro ricevimento . /... / Volevo sapere quando potevo venire prima dell’esame del quattro ottobre per farmi correggere il compito che mi avete dato come esercitazione? Fatemi sapere subito. La ringrazio.”.
    • Qui la liquidità principale consiste nel non distinguere l’aspetto psicologico con il testo; l’autore scrive ciò che pensa e ciò che direbbe in presenza del suo interlocutore. Inoltre l’autore dimostra di non saper gestire i pronomi di cortesia, alternando il voi, sia dialettale che regionale, e il lei. In generale manca la percezione delle regole di cortesia[5];
  • Gentile professoressa, Sono la studentessa di lettere che un mese fa le aveva mandato una mail perché volevo iscrivermi al corso di laurea scienze della comunicazione, ho fatto l’iscrizione con riserva perché dovrei laurearmi ad aprile al corso di laurea triennale di scienze della comunicazione. Se l’esame di linguistica vale 9 CFU devo integrare l’esame che ho già fatto visto che lei vale 6 CFU con l’orale? Cordiali Saluti.”.
    • In questo esempio, sebbene sia la sintassi che il registro formale siano corretti, l’autrice dimostra uno scarso controllo dell’ordine dei costituenti che influisce negativamente sull’efficacia comunicativa. Il sintagma “al corso di laurea triennale di scienze della comunicazione” non si riferisce, come sembra, al verbo immediatamente precedente “laurearsi” ma al sintagma “iscrizione con riserva”. La causale “perché dovrei laurearmi ad aprile” confonde il senso del periodo e sarebbe stato meglio inserirla tra virgole oppure collocarla in una posizione diversa, riordinando l’intera frase. Un altro punto debole del testo in esempio è la mancanza di informazioni necessarie a comprendere la richiesta principale dell’autrice, cioè se vada integrato o meno “l’esame di linguistica” previsto da entrambi i corsi di laurea. Sul finale è presente anche una metonimia che assegna alla docente un valore in crediti formativi universitari (CFU)[6].

Cause e conseguenze[modifica | modifica wikitesto]

Le cause della diffusione della scrittura liquida non sono solo dovute all’avvento del web ma soprattutto alla mancanza di allenamento alla specificità della scrittura della lingua; carenza amplificata dal periodo storico in cui proprio la scrittura estende i suoi confini di utilizzo in misure e modalità senza precedenti.

Il principale rischio è che la scrittura liquida rimanga l’unica forma di scrittura conosciuta dalle persone e questo viene considerato un problema perché può produrre difficoltà di comunicazione in contesti formali[7].

Una soluzione proposta da Giuliana Fiorentino è di modificare l’insegnamento della lingua nelle scuole, con l’obiettivo di trovare un equilibrio tra liquidità ed efficacia comunicativa e adattarsi ai nuovi scenari linguistici. Il principale beneficio per gli studenti sarebbe l’apprendimento da parte degli studenti di competenze linguistiche, testuali, grafiche, semantiche, sociali e culturali, poiché la scrittura liquida ha le potenzialità per esprimere vivacità, creatività ed efficacia comunicativa[8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Giuliana Fiorentino, Scrittura liquida e grammatica essenziale, in Ugo Cardinale (a cura di), A scuola d’italiano a 150 anni dall’Unità, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 219-220.
  2. ^ Ilaria Bonomi, L’italiano e i media, in Sergio Lubello (a cura di), Manuale di linguistica italiana, Berlino, De Gruyter, 2016, p. 398.
    «Scrittura liquida come efficace metafora»
  3. ^ Paolo D’Achille, Architettura dell’italiano di oggi e linee di tendenza, in Sergio Lubello (a cura di), Manuale di linguistica italiana, Berlino, De Gruyter, 2016, p. 172.
  4. ^ a b c Scrittura liquida e norma linguistica, su treccani.it.
  5. ^ Giuliana Fiorentino, Scrittura liquida e grammatica essenziale, in Ugo Cardinale (a cura di), A scuola d’italiano a 150 anni dall’Unità, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 221-222.
  6. ^ Giuliana Fiorentino, Scrittura liquida e grammatica essenziale, in Ugo Cardinale (a cura di), A scuola d’italiano a 150 anni dall’Unità, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 223-224.
  7. ^ Giuliana Fiorentino, Scrittura liquida e grammatica essenziale, in Ugo Cardinale (a cura di), A scuola d’italiano a 150 anni dall’Unità, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 227-228.
  8. ^ Giuliana Fiorentino, Scrittura liquida e grammatica essenziale, in Ugo Cardinale (a cura di), A scuola d’italiano a 150 anni dall’Unità, Bologna, il Mulino, 2011, pp. 228-232.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuliana Fiorentino, Scrittura liquida e grammatica essenziale, in Ugo Cardinale (a cura di), A scuola d’italiano a 150 anni dall’Unità, Bologna, il Mulino, 2011.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]