Utente:Chiaramanfrev/Michel Camélat

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Michel Camélat.

Michel Camélat (meglio conosciuto con il nome Miquèu de Camelat nato nel 1871, Arrens - deceduto nel 1962, Tarbes) è stato un commerciante francese, drammaturgo, poeta e scrittore della lingua guascone (ossia un dialetto occitano parlato nella regione della Guascogna)

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato il 26 gennaio 1871 nel comune francese di Arrens, nella regione di Bigorre, a Lavedan, dipartimento degli Alti Pirenei, come figlio unico. Completati gli studi secondari nel seminario minore di Saint-Pé-de-Bigorre, si rifiuta di diventare sacerdote e decide quindi di tornare a casa nel 1887, dove si dedica al Guascone e alla sua letteratura. Fu allora che scoprì il lavoro del movimento letterario del Felibrismo.

Nel 1890 ottiene il primo premio per la poesia alla Félibrée di Tarbes e conosce Simin Palay, con la quale lanciò nel 1893 "Armanac Gascoun". Decide quindi di abbandonare il "Lavedanais" Guascone del suo villaggio per i Béarnais, che gli permetteranno di essere letto in tutta la Guascogna.

Nel 1896, partecipa alla fondazione della scuola Gastou Febus che riunisce il Guascone Félibrige, poi a quello della sua rivista "Reclams" nel 1897. Fu l'anno in cui sposò Catherine Augé e si stabilì definitivamente nel comune francese di Arrens-Marsous, di cui fu sindaco dal 1900 al 1904. La coppia avrà quattro figli, due dei quali moriranno durante l'infanzia.

Nel 1902, viene eletto maggiore del Félibrige. Con la pubblicazione di "Beline" viene riconosciuto dalla Félibrige. Dal 1910 al 1914 diresse il popolare bisettimanale guascone "La Bouts de la Terre", seguendo una linea più autonoma di "Reclams".

Dopo essere stato mobilitato durante la prima guerra mondiale, inizia una lunga amicizia con il poeta André Pic.

Muore il 19 novembre 1962 nella casa di sua figlia a Tarbes.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Influenzato dalle opere di Frédéric Mistral, Camelat ha scritto tre epopee e drammi in versi guasconi:

Amante del teatro, è anche autore di "spettacoli" come

  • Griset nouste nel 1911
  • Roubi lou sounadou
  • A l'aygue douce nou-b hidet nel 1912
  • Lou darrè Calhabari nel 1916.
  • Gastou-Febus (tragedia scritta nel 1914).

È anche autore di poesie e racconti raccolti in L'espigue aus dit nel 1934 e Bite-bitante nel 1937.

Inoltre, le antologie dedicate alla letteratura guascone come Garbe de pouesies nel 1928 o Garbe de proses nel 1933 .

Citazioni[modifica | modifica wikitesto]

"Aco ray ! Se t'èy, migue, qu'èy en abounde Lous gays, lous bounurs quant en subermesure ! Daune, daune aymade, oun ès, oun segnoureyes, Tu, la daune badude de haut paradge, Digne d'espousa lou coumte Febus; digne per la noublesse deu toû sang, per la traque toue, ô daune, quant de temps que t'esperabi ! Oey, permou de tu, beroye, que'm destaqui d'aqueres amous baches de qui m'embrumen...Nou'n hès arré, oey qu'èm au die de't coélhe. Oun ès amigue ? Parech, enbisaglante, que lou coumte Febus e se'n renabesque ! Qu'ès aquiu...Que crey de't sarra, que t'escapes.."


Traduzione:

"Che importa! Se ho te, mia cara, ho un'abbondanza di gioie; felicità più che abbastanza! O signora, o amata padrona, dove sei? Dove regna il tuo potere, tu la signora nata di alto lignaggio, degna di sposare il conte Fébus, degna della nobiltà del tuo sangue, della tua razza, o signora, ti stavo aspettando da tanto tempo! Per te oggi mi distacco da questi amori bassi che mi rattristano....Non farci nulla, è arrivato il giorno in cui ti cercheremo. Dove sei, mia cara? Mostrati, abbagliante, che il Conte Fébus trova una nuova giovinezza! Eccoti...Penso di tenerti stretta e di scappare..."

Riferimenti[modifica | modifica wikitesto]

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