Uomo Lungo di Wilmington

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Uomo lungo di Wilmington
Long Man of Wilmington
L'Uomo Lungo di Wilmington situato nei Downs del Sud, Sussex
Stilegeoglifo
Epocaprima del 1710
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
Regione East Sussex
Dimensioni
Lunghezza72 m
Amministrazione
ResponsabileSussex Archaeological Society
Visitabile
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 50°48′36″N 0°11′16.8″E / 50.81°N 0.188°E50.81; 0.188

L’Uomo Lungo di Wilmington[1][2] (in inglese The Long Man of Wilmington) è una figura di uomo incisa sul calcare marnoso[2] della collina di Windower, situata a Wilmington, East Sussex in Inghilterra, 9,6 km a nord-ovest di Eastbourne. Il geoglifo misura 69,2 metri di lunghezza ed è stato progettato per mostrarsi nelle giuste proporzioni se osservato dal basso.

L'Uomo Lungo è una delle due figure umane, in Inghilterra, disegnata su colline. L'altra figura si trova a nord di Dorchester e si chiama il Gigante di Cerne Abbas.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Interpretazione artistica del Long Man of Wilmington

Ci sono documenti e mappe di John Rowley e William Borrow che testimoniano la sua esistenza risalenti al 1710 e al 1766.[3] Tradizionalmente, chi sostiene l'antichità dell'opera pensa che sia stato scolpito 2000–2500 anni fa.[1][2] Tuttavia ci sono stati studi archeologici dell'Università di Reading che suggeriscono che l'Uomo Lungo, o il Long Man, che dir si voglia, sia risalente a un periodo che oscilla dal XVI secolo al XVII secolo d.C.[4][5] La sua forma attuale risale a un restauro effettuato nel 1874.[1]

Ipotesi[modifica | modifica wikitesto]

La figura è stilizzata e non ha dettagli interni; si è ipotizzato che possa rappresentare un gigante che sarebbe esistito nei dintorni del luogo.[2] Altri, che sostengono l'origine antica, hanno pensato a una raffigurazione di san Paolo, di un soldato romano, di un falciatore sassone oppure anche di un agrimensore, che utilizzava i pali ai lati come strumenti di rilevamento.[1][2] Altri ancora lo hanno collegato al teinm láida, una delle tre arti di divinazione della cultura celtica-britannica menzionate nell’Auraicept na n-Éces, per cui l'Uomo Lungo rappresenterebbe uno sciamano o un indovino.[6]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Irene Bellini, Danilo Grossi, Atlante dei misteri, Firenze–Milano, Giunti, 2006.
  2. ^ a b c d e Enzo Bernardini, Il libro dei luoghi misteriosi, Novara, De Agostini, 2004.
  3. ^ Julian Cope, The Modern Antiquarian, London, Thorsons, 1998.
  4. ^ (EN) David Derbyshire, Prehistoric Long Man is ‘16th century new boy’, in Daily Telegraph, Telegraph Media Group, 2 ottobre 2003. URL consultato l'8 febbraio 2009.
  5. ^ Martin Bell e Ronald Hutton, White men - Not so long ago / Back to Modern Culture, in British Archaeology, n. 77, luglio 2004. URL consultato il 18 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2013).
  6. ^ Tira Brandon-Evans, The Seer of Wilmington, in Earthsongs, vol. 9, n. 3, 2005, ISSN 1499-0482 (WC · ACNP). URL consultato il 2 marzo 2009 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).

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