Un indigeno Aruwimi

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Un indigeno Aruwimi
AutoreHerbert Ward
Data1902 circa
Materialebronzo
Dimensioni54,5×26,5×23 cm
UbicazioneMuseo d'Orsay, Parigi

Un indigeno Aruwimi (Un indigène Aruwimi) è un'opera dello scultore inglese Herbert Ward, conservata al museo d'Orsay di Parigi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Questo busto di un uomo venne scolpito da Ward (un africanista, illustratore ed esploratore inglese), che si rifece a uno dei suoi disegni, realizzati mentre era impegnato come ufficiale nella spedizione in Africa centrale di Henry Morton Stanley. Accompagnando Morton Stanley, tra il 1884 e il 1885 rimase per quattordici mesi a Yambuya, sulle rive dell'Aruwimi, un fiume dell'odierna Repubblica Democratica del Congo, affluente del fiume Congo.

Rientrato in Inghilterra, Herbert Ward pubblicò due libri: Five years with the Congo cannibals[1] e, nel 1910, A voice from the Congo : comprising stories, anectodes, and descriptive notes, che conteneva delle fotografie dei luoghi visitati, delle persone, l'interno della sua capanna e delle sculture che aveva realizzato in Africa, o secondo gli schizzi che aveva portato dal continente nero. Tra le fotografie pubblicate in A voice from the Congo, c'era quella del busto bronzeo Un indigeno Aruwimi con la didascalia seguente:[2]

(EN)

«An Aruwimi type. From a bronze by the Author»

(IT)

«Un individuo Aruwimi. Da un bronzo dell'autore»

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

L'opera raffigura la testa di un uomo appartenente alle popolazioni di etnia bantù che abitavano alle rive del fiume Aruwimi. La sua fronte presenta dei segni dovuti alla scarificazione, che in molti popoli dell'Africa centrale sono un vero e proprio rito di passaggio all'età adulta. L'uomo sembra avere i capelli raccolti in due trecce che ricadono ai lati della testa. Oltre a questo busto, Ward scolpì anche la Donna dell'Africa centrale, che ritrae una giovane bakongo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (FR) Herbert Ward, Chez les cannibales de l'Afrique Centrale, Parigi, Plon, 1910, p. 298.
  2. ^ (EN) Herbert Ward, A voice from the Congo : comprising stories, anecdotes, and descriptive notes, New York, Charles Scribner's Sons, 1910. URL consultato il 26 aprile 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Herbert Ward, A voice from the Congo : comprising stories, anectodes, and descriptive notes, Londra, Heienemann, 1910, 15, p. 299.
  • (EN) United states national museum (Washington, D.C.), Exhibition of the Herbert Ward African collection : Natural history building, United States National museum, Washington, Baltimora, Lord Baltimore press, 1922.
  • (FR) Sarita Ward, Herbert Ward, artiste et homme d'action, Parigi, Éditions de la Revue mondiale, 1931, p. 254.
  • (FR) Le modèle noir : de Géricault à Matisse : Musée d'Orsay (pubblicato in occasione della mostra omonima al museo d'Orsay du Parigi, dal 26 marzo al 21 luglio 2019), Parigi, "Beaux-arts" éditions, 2019, p. 65.

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