Battaglia di Montemurlo: differenze tra le versioni

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La '''battaglia di Montemurlo''' si svolse il 2 agostro [[1537]], tra i sostenitori di [[Cosimo I de' Medici]], duca di Firenze, e i [[fuorusciti]] repubblicani, oppositori della presa di potere mediceo, capeggiati da [[Baccio Valori]] e [[Filippo Strozzi]]. La vittoria del partito mediceo segnò la definitiva sconfitta dei ribelli e l'inizio vero e proprio del dominio mediceo che, col titolo arrivato in seguito di Granducato, regnerà sulla Toscana fino all'estinzione della casata e, attraverso i successori [[Lorena (dinastia)|Lorena]], fino all'[[Unità d'Italia]].
La '''battaglia di Montemurlo''' si svolse il 2 agosto [[1537]], tra i sostenitori di [[Cosimo I de' Medici]], duca di Firenze, e i fuorusciti repubblicani, oppositori della presa di potere mediceo, capeggiati da [[Baccio Valori]] e [[Filippo Strozzi]]. La vittoria del partito mediceo segnò la definitiva sconfitta dei ribelli e l'inizio vero e proprio del dominio mediceo che, col titolo arrivato in seguito di Granducato, regnerà sulla Toscana fino all'estinzione della casata e, attraverso i successori [[Lorena (dinastia)|Lorena]], fino all'[[Unità d'Italia]].


==Storia==
==Storia==

Versione delle 14:58, 16 lug 2016

La Rocca di Montemurlo

La battaglia di Montemurlo si svolse il 2 agosto 1537, tra i sostenitori di Cosimo I de' Medici, duca di Firenze, e i fuorusciti repubblicani, oppositori della presa di potere mediceo, capeggiati da Baccio Valori e Filippo Strozzi. La vittoria del partito mediceo segnò la definitiva sconfitta dei ribelli e l'inizio vero e proprio del dominio mediceo che, col titolo arrivato in seguito di Granducato, regnerà sulla Toscana fino all'estinzione della casata e, attraverso i successori Lorena, fino all'Unità d'Italia.

Storia

Il Valori e lo Strozzi, proprietari rispettivamente della villa del Barone e di villa Strozzi nel territorio di Montemurlo, avevano radunato le loro truppe nella rocca, nell'attesa di un momento propizio per attaccare Firenze, distante circa trenta chilometri.

I soldati di Cosimo, circa diecimila fra cavalieri, fanteria e mercenari spagnoli e tedeschi ottenuti grazie al sostegno a Carlo V, raggiunsero però Montemurlo e, capeggiati da Alessandro Vitelli e Pirro Colonna, con la supervisione del cardinale Innocenzo Cybo, si schierarono attorno alla rocca dove erano asserragliati i fuorusciti. Nonostante l'uso delle artiglierie, gli assediati, in forte minoranza, soccombettero quando venne incendiata una delle porte del castello, che portò presto le fiamme anche nelle stanze e nel cortile del mastio. I capitani vennero presi e costretti ad arrendersi: trasportati a Firenze furono incarcerati e condannati a morte. Baccio Valori, suo figlio Filippo e suo nipote furono decapitati al Bargello; Filippo Strozzi pare che si uccise in cella.

Voci correlate

Collegamenti esterni