Abuso d'ufficio: differenze tra le versioni

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Nell'ordinamento italiano, l''''abuso d'ufficio''' è il [[reato]] previsto dall'art. 323 del [[codice penale italiano|codice penale]] ai sensi del quale:
Nell'ordinamento italiano, l''''abuso d'ufficio''' è il [[reato]] previsto dall'art. 323 del [[codice penale italiano|codice penale]] ai sensi del quale:


''1. Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico sevizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni.''
''1. Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni.''


''2. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.''
''2. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.''

Versione delle 17:28, 22 giu 2013

Reato di
{{{TitoloReato}}}
FonteCodice penale italiano
Disposizioni[[:s:Codice penale/{{{Partizione1}}}/{{{Partizione2}}}#Art. rma}}} {{{TitoloReato}}}|{{{Norma}}}]]
Competenzatribunale collegiale
Procedibilitàd'ufficio
Arrestono
Fermono
Penareclusione da 1 a 4 anni

Nell'ordinamento italiano, l'abuso d'ufficio è il reato previsto dall'art. 323 del codice penale ai sensi del quale:

1. Salvo che il fatto non costituisca un più grave reato, il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nello svolgimento delle funzioni o del servizio, in violazione di norme di legge o di regolamento, ovvero omettendo di astenersi in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti, intenzionalmente procura a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arreca ad altri un danno ingiusto è punito con la reclusione da uno a quattro anni.

2. La pena è aumentata nei casi in cui il vantaggio o il danno hanno un carattere di rilevante gravità.

La disciplina legislativa

Si ha il reato di abuso d'ufficio quando un pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio, nell'esercizio delle sue funzioni produce un danno o un vantaggio patrimoniale che è in contrasto con le norme di legge o di regolamento. Il bene giuridico tutelato è il buon andamento e l'imparzialità della Pubblica amministrazione, oltre alla trasparenza dell'azione amministrativa. Il reato di abuso d'ufficio è stato oggetto di due recenti riforme legislative che ne hanno modificato incisivamente la disciplina: si tratta della riforma attuata con la legge 86/1990 e la riforma del 1997 operata con la Legge 234/1997. Tali riforme hanno operato una netta distinzione del reato di abuso d'ufficio rispetto a quanto invece sopposto al Tribunale amministrativo regionale e oggetto di abuso di potere, quale figura sintomatica dell'annullabilità dei provvedimenti amministrativi.

Esempio di reato di abuso d'ufficio:commette tale reato il dirigente comunale affari generali e personale che adotta un atto amministrativo diretto all'assunzione temporanea della figlia per chiamata diretta presso il corpo dei vigili urbani, quindi non astenendosi in una situazione di conflitto di interessi e per di più favorendo la figlia a discapito di terzi che possedevano più requisiti per l'assunzione. sentenza n. 6705/2012 Corte di Cassazione.

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