SDSS J143029.89+133912.0

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SDSS J143029.89+133912.0
galassia attiva
SDSS J143029.89+133912.0 (Teacup Galaxy)
Dati osservativi
(epoca J2000)
CostellazioneBoote
Ascensione retta14h 30m 29.76s
Declinazione+13° 39′ 15.15″
Distanza1,085 miliardi a.l.  
Redshiftz = 0.085163
Caratteristiche fisiche
Tipogalassia attiva
Altre designazioni
Teacup Galaxy, 2MASX J14302986+1339117
Mappa di localizzazione
SDSS J143029.89+133912.0
Categoria di oggetti astronomici

Coordinate: Carta celeste 14h 30m 29.76s, +13° 39′ 15.15″

SDSS J143029.89+133912.0 (abbreviato SDSS J1430+13) detta Teacup galaxy (in italiano galassia Tazza da tè) è una galassia dal nucleo galattico attivo situata in direzione della costellazione del Boote ad una distanza di oltre un miliardo di anni luce dalla Terra. SDSS J1430+13 è una galassia ellittica ed il suo nome deriva dalla presenza di un getto di emissioni di onde radio che ricorda la forma del manico di una tazza. Osservazioni effettuate dal Very Large Array hanno messo in evidenza enormi strutture a forma di bolle che si estendono per 30-40 000 anni luce attorno al nucleo; altre strutture più piccole di circa 2.000 anni luce ciascuno, visibili nella banda ottica, sono di gas accelerato a velocità fino a 1.000 km/s[1]. Recenti osservazioni sono state effettuate tramite il Telescopio spaziale Hubble[2] su SDSS J1430+13 e altre sette galassie con caratteristiche simili permettendo di evidenziare strutture filamentose estese per migliaia di anni luce, illuminate dalla radiazione che emerge dal nucleo galattico attivo cioè un quasar generato dal buco nero supermassiccio. Alcuni elementi presenti nei filamenti, come l'ossigeno, l'elio, l'azoto, lo zolfo e il neon, assorbono la luce del quasar e la riemettono lentamente nel corso di migliaia di anni; il loro colore verde brillante è principalmente dovuto all'ossigeno ionizzato[3][4].

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Chelsea E. Sharon, Andrew J. Baker e Andrew I. Harris, Very Large Array Mapping of the CO(1-0) Line in SMM J14011+0252, in The Astrophysical Journal, vol. 765, n. 1, 1º marzo 2013, p. 6, DOI:10.1088/0004-637X/765/1/6. URL consultato il 17 luglio 2015.
  2. ^ information@eso.org, Hubble finds ghosts of quasars past, su spacetelescope.org. URL consultato il 17 luglio 2015.
  3. ^ (EN) William C. Keel, W. Peter Maksym e Vardha N. Bennert, HST Imaging of Fading AGN Candidates. I. Host-galaxy Properties and Origin of the Extended Gas, in The Astronomical Journal, vol. 149, n. 5, 1º maggio 2015, p. 155, DOI:10.1088/0004-6256/149/5/155. URL consultato il 17 luglio 2015.
  4. ^ W. C. Keel, W. P. Maksym, V. Bennert, K. Schawinski, C. J. LintoL, D. Chojnowski, HST Imaging of Giant Ionized Clouds Around Fading AGN (PDF), su astronomy.ua.edu.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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