Portale:Informatica/Voce della settimana/Settimana 23

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In informatica, overclocking è l'operazione di spingere un componente elettronico (in genere una CPU) ad una frequenza maggiore rispetto a quella per cui è stato progettato (overclock), al fine di migliorarne le prestazioni. Questo procedimento è analogo alla elaborazione ("truccare" in gergo) delle automobili e delle moto. In italiano viene anche utilizzato il neologismo overcloccare (italianizzato dal termine inglese overclocking).

Nel caso delle CPU, prese ad esempio, ciò che viene alterato è il loro orologio interno, che determina quanti cicli di operazioni il processore (il "motore") del computer deve eseguire nell'unità di tempo. Cambiando la frequenza alla quale questi cicli vengono eseguiti, in alcuni casi, è possibile aumentare o diminuire la velocità del processore.

A livello pratico si tratta di una operazione perfettamente legale - premessa la proprietà dell'hardware - ma che invalida istantaneamente la garanzia del prodotto oggetto della manipolazione, anche se in caso di rottura di un componente è difficile dimostrarne la causa. L'overclocking può essere eseguito in modo più o meno spinto ed i rischi sono molteplici: tali rischi vanno dall'elettromigrazione forzata degli elettroni, al surriscaldamento della CPU.

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