Portale:Filosofia/Citazione

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 Né il giovane indugi a filosofare né il vecchio di filosofare sia stanco. Non si è né troppo giovani né troppo vecchi per la salute dell'anima. Chi dice che non è ancora giunta l'età di filosofare o che l'età è già passata, è simile a chi dice che per la felicità non è ancora giunta o è già passata l'età. 
Epicuro

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  1. La scienza è ciò che sappiamo e la filosofia è ciò che non sappiamo. (q:Bertrand Russell)
  2. La Filosofia è come la Russia, piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi. (q:Roger Nimier)
  3. Non si potrebbe immaginar nulla di tanto strano e di così poco credibile che non sia stato detto da qualche filosofo. (q:Cartesio)
  4. La superstizione mette il mondo intero in fiamme, la filosofia le spegne. (q:Voltaire)
  5. Né il giovane indugi a filosofare né il vecchio di filosofare sia stanco. Non si è né troppo giovani né troppo vecchi per la salute dell'anima. Chi dice che non è ancora giunta l'età di filosofare o che l'età è già passata, è simile a chi dice che per la felicità non è ancora giunta o è già passata l'età. (q:Epicuro)
  6. Non c'è da attendersi che i re filosofeggino o che i filosofi diventino re, e neppure è da desiderarlo, perché il possesso della forza corrompe il libero giudizio della ragione. Ma che un re o un popolo sovrano non lascino ridurre al silenzio la classe dei filosofi, ma la lascino pubblicamente parlare, è indispensabile agli uni e agli altri per avere luce sui loro affari. (q:Immanuel Kant)
  7. Sapere è potere. (q:Francesco Bacone)
  8. Venni, tra gli altri io, attratto dal desiderio di visitare la casa della sapienza, ardente di contemplare codesto Palladio, onde non mi vergogno d'aver sopportato la povertà, la malevolenza e l'odio dei miei, le esacrazioni, le ingratitudini di coloro ai quali volli giovare e giovai [...]. Per il che non mi duole d'esser incorso in fatiche, dolori, esilio: ché faticando profittai, soffrendo feci esperienza, vivendo esule imparai: ché trovai in breve fatica lunga quiete, in leggera sofferenza gaudio immenso, in un angusto esilio una patria grandissima. (q:Giordano Bruno)
  9. Comprendendo la realtà noi la trasformiamo; penetrando con l'intelligenza il male, noi lo dissolviamo. (q:Piero Martinetti)
  10. Tutte le volte che salgo su una cima di un monte mi accade di trovarla più familiare, nel terreno, nei sassi, nelle erbe, e meno misteriosa di quanto l'immaginavo tendendo ad essa, ma l'orizzonte mi sorprende sempre. (q:Aldo Capitini)
  11. La filosofia è la terra di nessuno tra la scienza e la teologia, esposta dunque agli attacchi da entrambe le parti. (q:Bertrand Russell)
  12. Gli uomini temono il pensiero più di qualsiasi cosa al mondo, più della rovina, più della morte stessa. Il pensiero è rivoluzionario e terribile. Il pensiero non guarda ai privilegi, alle istituzioni stabilite e alle abitudini confortevoli. Il pensiero è senza legge, indipendente dall'autorità, noncurante dell'approvata saggezza dell'età. Il pensiero può guardare nel fondo dell'abisso e non avere timore. Ma se il pensiero diventa proprietà di molti e non privilegio di pochi, dobbiamo finirla con la paura. (q:Bertrand Russell)
  13. Proprio come da Platone e Aristotele fino all'età moderna la filosofia, nei suoi maggiori e più autentici rappresentanti, è stata l'articolazione dello stupore di fronte a ciò che è, così la filosofia moderna, da Descartes in poi, è consistita nelle articolazioni e ramificazioni del dubbio. (q:Hannah Arendt)
  14. Prima bisogna vivere, e dopo si può filosofare. (q:Aristotele)
  15. Essere spinoziani è l'inizio essenziale del filosofare. [...] in realtà si può dire: o tu sei spinoziano, o non sei affatto filosofo. (q:Georg Wilhelm Friedrich Hegel)
  16. Gli scritti di Karl Marx ci hanno reso familiare l'alienazione dell'operaio dal proprio lavoro nella società divisa in classi; è ormai tempo di riconoscere quello che è lo straniamento dell'uomo dal proprio sapere, quando quest'ultimo diventa il prodotto di un servizio professionale e l'uomo il suo consumatore. (q:Ivan Illich)
  17. Gli uomini, sia nel nostro tempo che da principio, hanno cominciato a filosofare a causa della meraviglia, poiché dapprincipio essi si meravigliavano delle stranezze che erano a portata di mano, e in un secondo momento, a poco a poco, procedendo in questo stesso modo, affrontarono maggiori difficoltà, quali le affezioni della luna e del sole e delle stelle e l'origine dell'universo. (q:Aristotele)
  18. Pensare è sempre filosofare. (q:Giovanni Gentile)
  19. Il filosofo, oggi, deve non già fare il puro filosofo, ma esercitare un qualche mestiere, e in primo luogo, il mestiere dell'uomo. (q:Benedetto Croce)
  20. Impara tutto. Vedrai che in seguito nulla sarà superfluo. La conoscenza ristretta non è gioiosa. (q:Ugo di San Vittore)
  21. Filosofia, dammi se non il sorriso, l'indifferenza almeno del saggio. Menti, ma consolami. (q:Carlo Dossi)
  22. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stesso è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! (q:Immanuel Kant)