Palazzo Artale

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Palazzo Artale di Collalta
Facciata
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneSicilia
LocalitàPalermo
IndirizzoPiazza Sett'Angeli,
via Incoronazione
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVII secolo
Usoprivato
Parziale veduta del prospetto adiacente alla Badia Nuova, di fronte alle absidi della cattedrale.
Prospetto.
Stemma.

Il Palazzo Artale è un edificio patrizio del XVII secolo, ubicato in Piazza Sett'Angeli, nel mandamento Monte di Pietà a Palermo.

Il monumento di particolare interesse architettonico, artistico e storico, presenta il prospetto contiguo alla «Badia Nuova» su via Incoronazione, di fronte alle absidi della cattedrale, e affaccio laterale su via Simone di Bologna.[1][2] Le indicazioni storiche fanno riferimento alle denominazioni topografiche di salita o vicolo Artale e salita o vicolo Ramirez.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio fu costruito nel XVII secolo come residenza di Giuseppe Artale e Pocobelli, marchese di Collalta,[4][5] in seguito transitato alla nobile famiglia Tumminello.

XX secolo[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1906 fu sede dell'Istituto musicale «Luigi Maria Cherubini».

Epoca contemporanea[modifica | modifica wikitesto]

Oggi, interamente ristrutturato (2012 - 2013), è sede di residenze private e strutture ricettive.

Stile[modifica | modifica wikitesto]

La costruzione presenta quattro livelli, di cui tre elevazioni oltre il pianoterra, un piano nobile ubicato al primo livello, un corpo dai volumi ridotti con ampio terrazzo sulla cui recinzione, nella partizione centrale del prospetto, spicca lo stemma coronato del casato, blasone raffigurante un leone rampante tenente fra le zampe anteriori un piccone (martello).

Il portale ad arco con pietra di volta arricchita da mascherone, è abbellito da colonne ioniche su plinti a sostegno del balcone centrale.

I saloni e gli ambienti del piano nobile presentano volte affrescate e fastosi arredamenti.

Istituto musicale[modifica | modifica wikitesto]

L'Istituto musicale femminile «Luigi Maria Cherubini» nasce nel 1906 sotto il patrocinio della duchessa Beatrice Mantegna Ganci dell'Arenella,[6] nobildonna famosa per le feste che organizzava con il marito Giuseppe Valguarnera, per raccogliere fondi di beneficenza tra la folta aristocrazia palermitana e isolana nel fastoso periodo della Belle Époque siciliana (Veglioni di Carnevale, feste e balli in maschera e/o costume a tema).

Istituzione con sede ubicata alla fine della salita Ramirez lungo la salita Artale, nel palazzo omonimo. Sul prospetto campeggia ancora l'insegna dipinta che attesta la presenza dell'istituto. Nel volgere di pochi anni (1911c.) la sede della scuola è spostata in via Celso 67, aggregandola al liceo musicale femminile «Alessandro Scarlatti» di via Lungarini 60.[7]

Le classi d'insegnamento comprendevano studi di violino, pianoforte, arpa, canto, la divisione armonia, contrappunto, la storia e l'estetica della Musica.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Pagina 108 e 109, Gioacchino Di Marzo, "Diari della città di Palermo dal secolo XVI al XIX ..." [1], Volume 14, Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1873.
  2. ^ Pagina 109, Giulia Sommariva, "Palazzi nobiliari di Palermo" [2], Dario Flaccovio, 2004.
  3. ^ Pagine 82 e 164, Carmelo Piola, "Dizionario delle strade di Palermo ..." [3], Palermo, Stamperia di Michele Amenta, 1870.
  4. ^ Pagina 142, Gioacchino Di Marzo, "Opere storiche inedite sulla città di Palermo..." [4], Volume V, Luigi Pedone Lauriel, Palermo, 1874.
  5. ^ Pagina 430, Marchese Vittorio Spreti, "Enciclopedia storico-nobiliare italiana ..." [5], Volume I, Enciclopedia Storico - Nobiliare Italiana, Anno VII, Milano, 1928.
  6. ^ Pagina 677, "Ars et labor" [6], Ricordi, 1905.
  7. ^ Pagina 33, Consuelo Giglio, "La musica nell'età dei Florio", L'epos, 2006.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

A Palermo la musica si studiava anche in altri Istituti femminili, come il:

  • Regio Educatorio Maria Adelaide di corso Calatafimi,[1]
  • Istituto magistrale statale Regina Margherita,[2]
  • Istituto Figlie di Sant'Anna di via D'Ossuna,
  • Istituto Vittorino da Feltre,[3]
  • Educatorio Withaker,[4]
  • Istituto dei ciechi Ignazio Florio - Pia Opera Salamone.[5]

Ed ancora:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Maria Giaele Giovannini, "Sull'educatorio Maria Adelaide in Palermo cenno storico della direttrice" [7], Tipografia del Giornale di Sicilia, 1873.
  2. ^ Copia archiviata, su liceoreginamargherita.gov.it. URL consultato il 18 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2019).
  3. ^ Pagina 144, "La Trinacria Annuario di Sicilia" [8].
  4. ^ Pagina 4, "Atti della Accademia di scienze, lettere e arti di Palermo" [9], Presso l'Accademia, 1908.
  5. ^ [10]
  6. ^ Pagina 4, Orazio Maione, "I conservatori di musica durante il fascismo: la riforma del 1930, storia e documenti" [11], EDT srl, 2005.
  7. ^ Copia archiviata, su conservatoriobellini.it. URL consultato il 22 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2018).
  8. ^ Gloria Martellucci, "Palermo: i luoghi del teatro" [12], Sellerio, 1999.
  9. ^ [13]