Luigi Marchesini

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Luigi Marchesini (Bologna, 17965 gennaio 1882) è stato un architetto italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa di Sant'Isaia
La Sala del Colombario della Certosa di Bologna.

Il suo intervento più notevole fu la trasformazione, nel 1858, della chiesa di Sant'Isaia in via De' Marchi a Bologna.[1]

Marchesini operò fin dal 1820 alla Certosa di Bologna come aiuto dell'ingegnere Giuseppe Tubertini e fu autore, con lui e Angelo Venturoli, delle modifiche all'antico convento. In Certosa, nel 1831 succedette a Tubertini come "direttore delle fabbriche" e nel 1833 realizzò la Sala del Colombario. Di sua mano sono anche il Loggiato delle Tombe, uno stretto corridoio collegato con altre sale, e la Sala delle Catacombe, «capolavoro di equilibrio spaziale, di grande fascino e suggestione».[2][1]

Tra il 1807 e il 1826 sviluppò anche un'attività di libero professionista, progettando monumenti per privati: le tombe di Vincenzo Patuzzi, Antonio Bentivoglio, Giuseppe Levi, Maria Marchi e altri.[1]

È sepolto nella tomba di famiglia, nel Loggiato delle Tombe della Certosa di Bologna.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c 1833 - Luigi Marchesini direttore delle fabbriche alla Certosa, su bibliotecasalaborsa.it, Biblioteca Sala Borsa, 22 aprile 2021. URL consultato il 5 maggio 2021.
  2. ^ Roberto Martorelli, p. 61.
  3. ^ Roberto Martorelli, Marchesini Luigi, su Storia e Memoria di Bologna, Settore Musei Civici Bologna. URL consultato il 5 maggio 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Martorelli (a cura di), La Certosa di Bologna: Un libro aperto sulla storia (catalogo della mostra a Bologna, Museo civico del Risorgimento, 23 maggio - 5 luglio 2009), Bologna, Tipografia Moderna, 2009, SBN IT\ICCU\UBO\3657420.
  • Donatella Biagi Maino, Roberta Bianconi Ventura, Cristina Casali, Massimo Medica (a cura di), Arte fuori le mura. Aspetti del patrimonio culturale del quartiere Costa-Saragozza dal Medioevo all'età della restaurazione, Bologna, Tamari, 1985, p. 93
  • Beatrice Bettazzi, La città e il suo cimitero: i progetti per la Certosa, in All'ombra de' cipressi e dentro l'urne... I cimiteri urbani in Europa a duecento anni dall'editto di Saint Cloud, Bologna, Bononia University Press, 2007, pp. 245-247
  • Francesco Ceccarelli, L'intelligenza della città. Architettura a Bologna in età napoleonica, Bologna, Bononia University Press, 2020, p. 111
  • Giovanna Pesci (a cura di), La Certosa di Bologna, Bologna, Compositori, 2001, p. 41
  • Tiziano Costa, Grande libro dei personaggi di Bologna. 420 storie, Bologna, Costa, 2019, p. 118
  • Carlo De Angelis, Architettura monumentale del cimitero della Certosa. Genesi e trasformazioni nel secolo XIX, in Giovanna Pesci (a cura di), La Certosa di Bologna. Immortalità della memoria, Bologna, Compositori, 1998, p. 174
  • Giancarlo Bernabei (a cura di), Le meraviglie di Bologna: La Certosa, vol. 6, Bologna, Santarini, 1993, p. 20
  • Angelo Raule, Architetture bolognesi, 3ª ed. riveduta e integrata, Bologna, Guidicini e Rosa, 1976, p. 107

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