La storia di Kimangara

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La storia di Kimangara è un mito Embu (Kenya) che vuole definire l'origine dei culti e delle pratiche religiose. Quindi si tratta di una storia sacra trasmessa per via orale utile anche per rinsaldare e unificare la comunità. Il mito ha la funzione primaria di descrivere come andarono i fatti all'origine della vita, quando da un caos primordiale si diffuse la vita e la morte degli esseri viventi.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Il mito narra la storia di Kimangara che un giorno comprò la moglie e vissero insieme tranquilli con tanti figli. Però venne il giorno della circoncisione e nella famiglia non era presente un fratello e quindi la cerimonia non si poteva effettuare. Kimangara andò alla ricerca dei suoi confratelli ed in gran numero vennero a casa sua. A questo punto sorse il problema del vitto per tutti e il mito racconta che i confratelli mangiarono dapprima la farinata, poi il bestiame, infine gli esseri umani, e per ultimo Kimangara.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b "Miti e leggende dell'Africa nera", di Gilberto Mazzoleni, RCS Libri, Milano, 2005, pag.91, 202-203

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M.O.Browne, The Vanishing Tribes of Kenya, Seeley, Service & Co. LImited, Londra, 1925
  • L. Mair, Regni africani, Feltrinelli, Milano, 1981
  • M. Detienne, Il mito:guida storica e critica, Laterza, Bari, 1975

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]