L'uomo nero (gioco)

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Disambiguazione – Se stai cercando il gioco di carte, vedi Uomo nero (gioco di carte).
L'uomo nero
Nome originaleDer schwarze Mann
TipoGioco di cattura
Luogo origineBandiera della Germania Germania
Data origineXVIII secolo o più vecchio
Regole
N° giocatori20-30[1]
Requisiti
Età5+
Preparativi2 minuti
Durata15 minuti
AleatorietàMolto bassa

L'uomo nero è un gioco tradizionale tedesco per bambini. Era già stato descritto da Johann Christoph Friedrich Gutsmuths nell'anno 1796.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco dell'uomo nero si svolge in un cortile o in un grande spazio aperto. I giocatori si dispongono su un lato del campo, tranne un bambino che si mette sul lato opposto rispetto agli altri e che impersona "L'uomo nero".[3][2]

Quando questi grida "Chi ha paura dell'uomo nero?" i giocatori rispondono "Nessuno!" e iniziano a correre, attraversano il campo e cercano di raggiungere la zona opposta. A suo volta l'uomo nero corre in senso inverso cercando di acchiappare quanti più giocatori possibile. I giocatori catturati diventano anche assistenti dell'uomo nero.[2][3]

Al giro successivo, tenendosi per mano, formeranno una catena insieme all'uomo nero e lo aiuteranno a catturare altri giocatori: ma solo i bambini all'estremità della catena potranno farlo. I bambini continueranno a correre finché rimane solo un bambino libero, che sarà il vincitore.[2][3]

Dialogo dettagliato[modifica | modifica wikitesto]

L'uomo nero: Chi ha paura dell’uomo nero?
Giocatori: Nessuno!
L'uomo nero: Cosa farete quando arriverà l'uomo nero?
Giocatori: Allora corriamo via!

La figura dell'uomo nero[modifica | modifica wikitesto]

Si dice che il gioco sia basato sulla leggenda dell'uomo nero. L'uomo nero è una figura spaventosa o la personificazione della morte (morte nera). È meglio conosciuto in Germania.[4][5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Moritz Kloss, Schwarzer Mann, in Das Turnen im Spiel oder lustige Bewegungsspiele für muntere Knaben, Dresden, G. Schönfelds Buchhandlung (C. A. Werner), 1861, pp. 49-51.
  2. ^ a b c d (DE) Johann Christoph Friedrich Gutsmuths, Der schwarze Mann, in Spiele zur Uebung und Erholung des Körpers und Geistes, für die Jugend, ihre Erzieher und alle Freunde unschuldiger Jugendfreuden, Schnepfenthal, Im Verlage der Buchhandlung der Erziehungsanstalt zu Schnepfenthal, 1796, pp. 259-261.
  3. ^ a b c (DE) Friedrich Ludwig Jahn ed Ernst Wilhelm Bernhard Eiselen, Schwarzer Mann, in Die deutsche Turnkunst zur Einrichtung der Turnplätze, Berlin 1816, Eigenverlag, 1816, pp. 173-174.
  4. ^ (DE) Wilhelm Wackernagel, Gargantua 1575 (1582, 1590), in Johann Fischart von Strassburg und Basels Antheil an ihm, Basel, Schweighauserische Verlagsbuchhandlung, 1870, p. 52.
  5. ^ (DE) Hermann Däbritz, Der Totentanz und das Kinderspiel vom schwarzen Mann, in Friedrich Mann, Deutsche Blätter für erziehenden Unterricht, Langensalza, Verlag Hermann Beyer & Söhne, 1880, pp. 96-97.