Gülistu Kadin
Gülistu Kadın | |
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Kadın Quarta Consorte Imperiale | |
In carica | 1860 – maggio 1861 |
Nome completo | Principessa Fatma Hanım Çaçba (alla nascita) |
Trattamento | Sua Altezza Imperiale |
Nascita | Abcasia, 1830 |
Morte | Istanbul, maggio 1861 |
Sepoltura | Türbe Gülistu Kadın |
Luogo di sepoltura | Moschea di Fatih, Istanbul |
Dinastia | Çaçba (per nascita) Casa di Osman (per matrimonio) |
Padre | Principe Tahir Bey Çaçba |
Consorte di | Abdülmecid I |
Figli | Zekiye Sultan Fehime Sultan Mediha Sultan Mehmed VI Vahideddin |
Religione | Islam sunnita |
Gülistu Kadın (turco ottomano: کلستو خانم, "rosa di giardino"; anche nota come Gülüstü Kadın, Gülistu Hanim, Gülüstu Hanim, alla nascita Fatma Çaçba; Abcasia, 1830 – Istanbul, maggio 1861) è stata una principessa abcasa, consorte del sultano ottomano Abdülmecid I e madre di Mehmed VI, ultimo sultano dell'Impero ottomano.
Origini
[modifica | modifica wikitesto]Nacque nel 1830, originaria dell'Abcasia, come Principessa Fatma Hanim, della nobile famiglia abcasa dei Çaçba. Suo padre era il principe Tahir Bey Çaçba, parente di Kelesh Ahmed-Bey Shervashidze, capo del Principato di Abcasia.
Ancora bambina, venne mandata alla corte del sultano ottomano a Istanbul, dove come da regola cambiò nome, assumendo quello di Gülistu. Venne descritta come una donna alta e graziosa[1][2][3][4].
Consorte imperiale
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1854 Gülistu divenne una consorte del sultano ottomano Abdülmecid I. Inizialmente le venne dato il rango di "Quarta Ikbal" (favorita) con il titolo di Gülistu Hanim, e nel 1860 venne promossa a "Quarta Kadın" (consorte) col titolo di Gülistu Kadın.
Era la nuora favorita di Bezmiâlem Sultan, madre e Valide Sultan di Abdülmecid.
Diede al sultano un figlio, Mehmed VI Vahdeddinin, ultimo Sultano dell'Impero ottomano; e tre figlie, fra cui due gemelle morte neonate[5][6][7].
Morte
[modifica | modifica wikitesto]Morì nel maggio 1861, poco dopo la nascita del suo ultimo figlio e un mese prima della morte dello stesso Abdülmecid, forse di colera.
Venne sepolta nel suo mausoleo nella moschea Fatih, insieme alle figlie[8][9].
Conseguenze
[modifica | modifica wikitesto]Essendo morta prima dell'ascesa al trono del figlio, non fu mai Valide Sultan.
Dopo la sua morte, sua figlia Mediha Sultan venne adottata dalla consorte Verdicenan Kadın, e suo figlio Mehmed dalla consorte Şayeste Hanim[5][10][6][8].
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Da Abdülmecid I, ebbe tre figlie e un figlio:[11][12][13]
- Zekiye Sultan (26 febbraio 1855 - 19 febbraio 1856). Gemella di Fehime Sultan. Sepolta nel mausoleo Gülistu Kadın.
- Fehime Sultan (26 febbraio 1855 - 10 novembre 1856). Gemella di Zekiye Sultan. Sepolta nel mausoleo Gülistu Kadın.
- Mediha Sultan (30 luglio 1856 - 9 novembre 1928). Adottata da Verdicenan Kadın dopo la morte della madre. Si sposò due volte ed ebbe un figlio.
- Mehmed VI Vahideddin (14 gennaio 1861 - 16 maggio 1926). Venne adottato poco dopo la nascita da Şayeste Hanim, avendo perso la madre. 36º e ultimo Sultano dell'Impero ottomano.
Cultura popolare
[modifica | modifica wikitesto]- Gülüstü è un personaggio del romanzo storico del 2009 di Hıfzı Topuz, Abdülmecit: İmparatorluk Çökerken Sarayda 22 Yıl: Roman[14].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Açba 2004, p. 107 n. 17.
- ^ Açba 2004, p. 106.
- ^ Aredba, Rumeysa; Açba, Edadil (2009). Sultan Vahdeddin'in San Remo günleri. Timaş Yayınları. p. 73. ISBN 978-9-752-63955-3.
- ^ Tuna, Mahinur (2007). İlk Türk kadın ressam: Mihri Rasim (Müşfik) Açba : 1886 İstanbul-1954 New-York. As Yayın. p. 28. ISBN 978-9-750-17250-2.
- ^ a b Uluçay 2011, p. 229.
- ^ a b Kahya 2012, p. 4.
- ^ Tucker, Spencer (2005). World War I: Encyclopedia, Volume 1. ABC-CLIO. p. 779. ISBN 978-1-851-09420-2.
- ^ a b Bardakçı, Murat (2017). Neslishah: The Last Ottoman Princess. Oxford University Press. pp. 5, 6. ISBN 978-9-774-16837-6.
- ^ Sakaoğlu 2008, p. 602-3.
- ^ Sakaoğlu 2009, p. 630.
- ^ Uluçay 2011, p. 228-231.
- ^ Paşa 1960, p. 145-146.
- ^ Brookes 2010, p. 284, 291.
- ^ Hıfzı Topuz (2009). Abdülmecit: İmparatorluk Çökerken Sarayda 22 Yıl: Roman. Remzi Kitabevi. p. 145. ISBN 978-975-14-1357-4.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Uluçay, M. Çağatay (2011). Padişahların kadınları ve kızları. Ötüken. ISBN 978-9-754-37840-5.
- Açba, Leyla; Açba, Harun (2004). Bir Çerkes prensesinin harem hatıraları. L & M. ISBN 978-9-756-49131-7.
- Sakaoğlu, Necdet (2008). Bu Mülkün Kadın Sultanları: Vâlide Sultanlar, Hâtunlar, Hasekiler, Kandınefendiler, Sultanefendiler. Oğlak Yayıncılık. ISBN 978-6-051-71079-2.
- Kahya, Özge (2012). Sultan Abdülmecid'in kızı Mediha Sultan'ın hayatı (1856–1928).
- Brookes, Douglas Scott (2010). The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem. University of Texas Press. ISBN 978-0-292-78335-5.
- Paşa, Ahmed Cevdet (1960). Tezâkir. [2]. 13 - 20, Volume 2. Türk Tarih Kurumu Basımevi.
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