Golarion

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Golarion è un'ambientazione fantasy pubblicata da Paizo Publishing per Pathfinder e Dungeons & Dragons 3ª edizione.

Storia Editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Golarion è stato sviluppato come ambientazione di fondo per la linea Adventure Path, dentro ogni numero venivano descritte nuove città, personaggi, divinità e mostri.[1]

Edizione 3.5[modifica | modifica wikitesto]

Dopo il completamento del primo Adventure Path: Rise of the Runelords, è stata lanciata una nuova serie di supplementi: i Pathfinder Chronicles, che approfondivano ulteriori dettagli dell'ambientazione. Nell'ottobre 2008 viene pubblicato il Campaign Settings[2] che descrive in modo completo l'ambientazione.

Edizione PFRPG[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'uscita di Pathfinder gioco di ruolo, i supplementi Pathfinder Chronicles sono stati tutti pubblicati secondo il nuovo regolamento e, nel marzo 2011, è uscito Inner Sea World Guide[3] la rivisitazione al nuovo regolamento dell'ambientazione.

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il 30 luglio 2012 Giochi Uniti ha commercializzato l'Atlante del Mare Interno, traduzione di Inner Sea World Guide. A ottobre 2017 Giochi Uniti ha pubblicato il Compendio del Mare Interno, Vol. 1, volume creato esclusivamente per l'Italia, il quale è una raccolta di uscite inedite in Italia, riunite in un unico volume[4]

Caratteristiche dell'ambientazione[modifica | modifica wikitesto]

Geografia[modifica | modifica wikitesto]

Golarion orbita attorno ad un sole giallo nell'estrema vastità del multiverso tra decine di altri mondi. Terzo in orbita, il Pianeta Blu contiene vasti oceani e lussureggianti verdi terre, l'ambiente ideale per il prosperare della cultura umana. I suoi vicini più prossimi, Castrovel il Verde e Akiton il Rosso, (secondo e quarto dal sole, rispettivamente) riempiono il cielo notturno di Golarion insieme alla sua luna sfregiata dai crateri.

Golarion ospita otto continenti tra i suoi mari immensi.

  • Arcadia da cui prende il nome la distesa dell'Oceano arcadico si trova oltre gl'infidi ostacoli di Azlant ed è un rigoglioso continente isolato nell'oceano. Distante 4.000 miglia dalle coste di Avistan, poco si sa di questa terra, ma nella leggende più antiche e nei testi degli imperi caduti da tempo, si narra di scambi frequenti e sforzi di colonizzazione da parte di Avistan per Arcadia.
  • Avistan è un grande continente peninsualare che si espande sul bordo orientale di Casmaron, circondato dalle Montagne dei confini del mondo, esso ospita una serie di civiltà costruite sulle rovine dei grandi imperi del passato, come quello Thassiloniano.
  • Azlant, un migliaio di chilometri a est dall'Arco di Aroden, è ciò che resta di quella che fu la grande isola-continente che ha visto la nascita dell'umanità. Tutto ciò che rimane di Azlant oggi è una serie di rocce sporgenti e strette e di canali contorti, visto che la maggior parte del continente sprofondò sotto il mare quando la Pietrastella cadde dal cielo.
  • Casmaron, il più grande di questi si estende su gran parte dell'emisfero nord del mondo.
  • Garund sito a sud-est di Avistan, dall'altra parte del Mare Interno è un deserto in gran parte inesplorato. Che ci si avventuri nei suoi deserti a nord per le perdute reliquie dei faraoni Osiriani o si esplori la giungla quasi impenetrabile della Distesa Mwangi, Garund prevede avventure senza fine per coloro che sono disposti ad affrontare i suoi molti pericoli.
  • La Corona del Mondo è un immenso deserto ghiacciato che si estende al polo nord del pianeta.
  • Sarusan è il più piccolo continente di Golarion, si trova lungo le rotte meno percorse del mare.
  • Tian Xia sito agli antipodi di Avistan è un lontano continente orientale per raggiungere il quale spesso si attraversa la Corona del Mondo, nonostante le sue condizioni climatiche proibitive.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia di Golarion, su mickgolarion.wikidot.com. URL consultato il 28 maggio 2011.
  2. ^ Pathfinder Chronicles: Campaing Setting, su paizo.com. URL consultato il 28 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2011).
  3. ^ Inner Sea World Guide, su paizo.com. URL consultato il 21 settembre 2020 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2012).
  4. ^ Copia archiviata, su nerdmovieproductions.it. URL consultato il 23 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2018).