Fun Palace

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Il Fun Palace (1961) è il più noto dei progetti dell'architetto inglese Cedric Price.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il Fun Palace è un edificio polifunzionale, altamente tecnologico, progettato per ospitare spettacoli di ogni genere. Fu commissionato dalla regista di teatro Joan Littlewood.

« Stiamo costruendo un giocattolo a breve scadenza nel quale tutti noi possiamo realizzare la possibilità e i piaceri che un ambiente urbano del ventesimo secolo ci deve. Deve durare non più a lungo di quanto ci occorra»[1]

L'idea di Joan Littlewood era di ridefinire l'invecchiato formalismo del teatro e delle strutture ricreative e trovare un modo per reintrodurle nella società moderna, tramite strutture non permanenti, smontabili, trasportabili e riassemblabili secondo le necessità locali. Questo programma Price doveva tradurlo in strutture fisiche e definì un edificio strutturato come un kit di assemblaggio: prima di tutto si stende sul terreno un piano contenente diverse strutture; su questo piano sono posizionate a vari livelli torri a traliccio collegate mediante corridoi mobili; pareti, soffitti e pavimenti mobili formano gli spazi ricreativi; sopra questi corre la gru a ponte che li riassembla e ricombina ogni volta in formazioni diverse.[2]

Sono la massima flessibilità e la massima indeterminatezza che mettono il progetto su un piano di massima funzionalità, più che di spazi e funzioni il Fun Palace si configura come luogo di attività potenziali.[3]

Il progetto non trovò dei finanziatori e non venne realizzato. Tuttavia l'innovazione introdotta nel dibattito culturale divenne seminale per le successive generazioni di architetti.

Influenza[modifica | modifica wikitesto]

Chi raccoglie le specifiche sollecitazioni del progetto è un gruppo di giovani architetti inglesi riuniti sotto il nome di Archigam[3].Sarà preso a modello più tardi, nel 1971, dal gruppo dei giovanissimi Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini per il concorso del Plateau Beaubourg Centre Paris, poi realizzato col nome di Centro Pompidou.[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Cedric Price, Re:CP, Siracusa, LetteraVentidue, 2011, p. 31, ISBN 978-88-6242-033-4.
  2. ^ Cedric Price, Re:CP, Sirausa, LetteraVentidue, 2011, p. 34, ISBN 978-88-6242-033-4.
  3. ^ a b Marco Biraghi, Storia dell'architettura contemporanea 1945-2008, Torino, Einaudi, 2008, p. 179, ISBN 978-88-06-19313-3.
  4. ^ Fun Palace di Luigi Prestinenza Puglisi, su presstletter.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Cedric Price, Re:CP, A cura di Hans Ulrich Obrist , Siracusa , LetteraVentidue, 2011

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]