Esma Sultan (figlia di Abdul Aziz)

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Esma Sultan
Sultana dell'impero ottomano
TrattamentoSua Altezza Imperiale
NascitaIstanbul, 21 marzo 1873
MorteIstanbul, 7 maggio 1899
Luogo di sepolturaYeni Cami, Istanbul
DinastiaCasa di Osman
PadreAbdülaziz I
MadreGevheri Kadin
ConiugeKabasakal Çerkes Mehmed Pasha
(1889-1899)
FigliSultanzade Hasan Bedreddin
Sultanzade Hüseyn Hayreddin
Mihriban Hanımsultan
Sultanzade Mehmed Sadeddin
Sultanzade Abdüllah
ReligioneIslam sunnita

Esma Sultan (turco ottomano: اسما سلطان, "sublime"; Istanbul, 21 marzo 1873Istanbul, 7 maggio 1899) è stata una principessa ottomana, figlia del sultano Abdülaziz e della consorte Gevheri Kadin.

Origini[modifica | modifica wikitesto]

Esma Sultan nacque il 21 marzo 1873 a Istanbul, nel Palazzo di Dolmabahçe.

Suo padre era il sultano ottomano Abdul Aziz e sua madre la consorte Gevheri Kadin. Aveva un fratello minore, Şehzade Mehmed Seyfeddin.

Rimase orfana a tre anni, quando nel 1876 suo padre fu deposto e morì in circostanze sospette pochi giorni dopo, il 4 giugno. Lei, suo fratello e sua madre furono accolti da Şehzade Yusuf Izzeddin, figlio maggiore di Abdülaziz e fratellastro di Esma, mentre sul trono salì suo cugino Abdul Hamid II.

Esma venne istruita al Padiglione Ihlamur, insieme al fratello Seyfeddin, al fratellastro Şehzade Mehmed Şevket e ai figli di Abdülhamid II Şehzade Mehmed Selim e Zekiye Sultan.

Venne descritta come una ragazza alta, con la carnagione chiarissima e il viso lungo. Aveva sopracciglia oblunghe, grandi occhi neri e capelli corti e scuri. Era ritenuta molto bella[1][2][3][4][5][6][7][8][9][10]

Matrimonio[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 aprile 1889, a sedici anni, Abdülhamid II la diede in sposa a Kabasakal Çerkes Mehmed Pasha, vent'anni più grande di lei e vedovo della cugina di Esma, Naile Sultan. Per sposarla, Kabasakal divorziò dalla donna straniera con cui si era risposato dopo la morte di Naile.

Le nozze si tennero a Palazzo di Yıldız insieme a quelle delle sue sorellastre Saliha Sultan e Nazime Sultan e di Zekiye Sultan, figlia di Abdülhamid II.

La coppia visse nel Palazzo che divenne noto come Palazzo di Esma Sultan, ed ebbero insieme quattro figli e una figlia[11][12][13][14][15][16].

Morte[modifica | modifica wikitesto]

Esma Sultan morì il 7 maggio 1899, due giorni dopo il suo quinto parto, che si rivelò un parto morto. Venne sepolta nella Yeni Cami[2][17][18][19]

Dopo la sua morte, Abdul Hamid II progettò di sposare suo marito con Hatice Sultan, figlia di Murad V, ma la cosa non si concretizzò mai[20]

Discendenza[modifica | modifica wikitesto]

Dal suo matrimonio, Esma Sultan ebbe quattro figli e una figlia:[21][22][23][14]

  • Sultanzade Hasan Bedreddin Beyefendi (1890 - 21 gennaio 1909). Sepolto nella Yeni Cami. Celibe e senza figli.
  • Sultanzade Hüseyn Hayreddin Beyefendi (1892 - 1987). Celibe e senza figli.
  • Mihriban Hanımsultan (1894 - 1894). Morì a sei mesi, sepolta nel cimitero Yahya Efendi.
  • Sultanzade Mehmed Sadeddin Beyefendi (14 giugno 1895 - 1970). Ebbe discendenza, tre figli:
    • Alp Saadeddine Mehmed Bey Osmansoy (n.1930). Ebbe discendenza, un figlio e due figlie:
      • Orhan Saadeddine Osmansoy (n.1969)
      • Shirine Mohamed (n.1970). Ha un figlio:
        • Kamil Mohamed Faour (n.1999)
      • Ayline Mohamed (n.1976)
    • Kaya Mohamed Bey Osmansoy
    • Aydin Mohamed Bey Osmansoy
  • Sultanzade Abdüllah Beyefendi (5 maggio 1899 - 5 maggio 1899). Nato morto. Esma morì di parto.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Constantinople, the capital of the Turkish Empire..., in The Encyclopædia Britannica, Vol.7, Hugh Chisholm,, 1911.
  2. ^ a b Brookes (2010), p. 281.
  3. ^ Uluçay (2011), p. 233.
  4. ^ Sakaoğlu (2008), p. 645.
  5. ^ (EN) Erik Jan Zürcher, Turkey : a modern history, 3rd ed, I.B. Tauris, 2004, p. 73, ISBN 1-4175-5697-8, OCLC 56987767. URL consultato il 9 luglio 2022.
  6. ^ (EN) Ezel Kural Shaw e Mazal Holocaust Collection, P. 164, in History of the Ottoman Empire and modern Turkey, Cambridge University Press, 1976-1977, ISBN 0-521-21280-4, OCLC 2346036. URL consultato il 9 luglio 2022.
  7. ^ Brookes (2010), p. 40.
  8. ^ (EN) Roderic H. Davison, Reform in the Ottoman Empire, 1856-1876, 1963, p. 341, ISBN 978-1-4008-7876-5, OCLC 927442845. URL consultato il 9 luglio 2022.
  9. ^ Brookes (2010), p. 43.
  10. ^ (TR) Cevriye Uru, Sultan Abdülhamid'in kızı Zekiye Sultan'in Hayati (1872–1950), 2010, p. 6.
  11. ^ Brookes (2010), p. 159.
  12. ^ Sakaoğlu (2008), pp. 645–646.
  13. ^ (TR) Osman Selaheddin Osmanoğlu, Bir Şehzadenin hâtırâtı : vatan ve menfâda gördüklerim ve işittiklerim, 1. baskı, YKY, 2004, p. 440, ISBN 975-08-0878-9, OCLC 57591475. URL consultato il 9 luglio 2022.
  14. ^ a b (TR) Murat Bardakçı, Son Osmanlılar : Osmanlı hanedanı'nın sürgün ve miras öyküsü, Gözden geçirilmiş yeni baskı, İnkılâp, 2008, p. 312, ISBN 978-975-10-2616-3, OCLC 428736352. URL consultato il 9 luglio 2022.
  15. ^ (TR) Şehsuvaroğlu, Haluk Y., author., Asırlar boyunca İstanbul : eserleri, olayları, kültürü, p. 148, OCLC 1030086604. URL consultato il 9 luglio 2022.
  16. ^ (TR) Ekrem Reşad e Ferid Osman, Musavver nevsâl-i Osmanî, 1911, p. 70.
  17. ^ (EN) Brıef Hıstory: The Legendary Origin Of The Dynastic Family, The Osmanlis, G – Ödevsel, su odevsel.com.
  18. ^ Sakaoğlu (2008), p. 646.
  19. ^ Uluçay (2011), p. 236.
  20. ^ (TR) Alpay Kabacalı, Bilinmeyen yaşamlarıyla saraylılar, 1. basım, Türkiye İş Bankası Kültür Yayınları, 2002, p. 40, ISBN 975-458-383-8, OCLC 51718638. URL consultato il 9 luglio 2022.
  21. ^ (TR) Hakkı. Önkal, Osmanlı hanedan türbeleri, Kültür Bakanlığı, 1992, p. 206, ISBN 975-17-1009-X, OCLC 28941349. URL consultato il 27 febbraio 2023.
  22. ^ Şehsuvaroğlu, Haluk Y. (2005). Asırlar boyunca İstanbul: Eserleri, Olayları, Kültürü. Yenigün Haber Ajansı. p. 148.
  23. ^ (TR) Osman Selaheddin Osmanoğlu, Bir Şehzadenin hâtırâtı : vatan ve menfâda gördüklerim ve işittiklerim, 1. baskı, YKY, 2004, p. 440, ISBN 975-08-0878-9, OCLC 57591475. URL consultato il 27 febbraio 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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