Ernesto Sarasino

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Ernesto Sarasíno, noto anche con lo pseudonimo di Luigi De Mauri reso come L. De-Mauri (Torino, ... – 1927[1]), è stato un editore, scrittore, traduttore e bibliografo italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Esercitò l'attività di tipografo-editore dapprima a Torino con la ditta Casalis e Sarasino, specialmente nel periodo 1866-1869[2]. Dalla fine degli anni ottanta dell'Ottocento fu editore a Modena, dove pubblicò anche edizioni pregiate[3]; nel 1894 era fallito[4].

Scrisse sotto lo pseudonimo L. De-Mauri, «assunto sin dagli anni in cui percorreva i corsi di lettere, collaborando in giornali e riviste»[5]. Pubblicò con l'editore Hoepli diversi manuali, alcuni dei quali furono anche ristampati[6].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • L. De-Mauri, L'amatore di oggetti d'arte e di curiosità, Firenze, Hoepli, 1896.
  • L. De-Mauri, L'amatore di maioliche e porcellane, Milano, Hoepli, 1899.[7]
  • L. De-Mauri, L'amatore di arazzi e tappeti antichi, Torino, Lattes, 1908.
  • L. De-Mauri, Guida storico-artistica di Rimini, Riccione, Verucchio, Gradara, S. Marino, Bologna, Galleri, 1909.
  • L. De-Mauri, Regulae juris, 6ª ed., Torino, Bocca, 1912.[7]
  • L. De-Mauri, L'Amatore di miniature su avorio, Milano, Hoepli, 1918.
  • L. De-Mauri, L'epigramma italiano, Firenze, Hoepli, 1918.
  • L. De-Mauri, Flores sententiarum, Firenze, Hoepli, 1921.[7]
  • L. De-Mauri, Ventagli, tabacchiere, scatole, tavolette, astucci, smalti, Milano, Hoepli, 1923.
  • L. De-Mauri, Il vetraio di Tiberio, Torino, Druetto, 1930.

Curatele[modifica | modifica wikitesto]

  • Severino Ferrari, Versi, Modena, Sarasino, 1892.
  • Edoardo Calvo, Poesie piemontesi, Torino, Libreria Antiquaria Patristica, 1901.
  • Angelo Brofferio, Canzoni piemontesi, Torino, Tip. Della Gazzetta Del Popolo, 1902.
  • Domenico Promis, Monete ossidionali del Piemonte, 2ª ed., Torino, Libreria Antiquaria Patristica, 1903.
  • Severino Ferrari, Il mago, Torino, Libreria Antiquaria, 1906.

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Toffanin e Pietro Randi, L'Associazione librai italiani e i suoi protagonisti, Padova, Pietro Randi libraio, 1990, p. 65.
  2. ^ Ada Gigli Marchetti, Mario Infelise, Luigi Mascilli Migliorini, Maria Iolanda Palazzolo e Gabriele Turi, Editori italiani dell'Ottocento, vol. 1, Milano, Franco Angeli, 2004, p. 250, ISBN 88-464-5313-1.
  3. ^ Flavia Cristiano, L'antiquariato librario in Italia, Roma, Gela, 1986, p. 73.
  4. ^ Fallimenti, in Giornale della libreria, della tipografia, e delle arti, Milano, Uffici dell'associazione tipografico-libraria, 1894, p. 235.
  5. ^ De-Mauri 1918,  p. 460.
  6. ^ Alessandro Assirelli, Un secolo di manuali Hoepli, Milano, Hoepli, 1992, p. 66, ISBN 88-203-1974-8.
  7. ^ a b c Tuttoggi pubblicato da Hoepli, cfr. Autore: Luigi De Mauri, su hoeplieditore.it. URL consultato il 4 gennaio 2022.
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