Discussione:Separazione dei poteri

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Questa voce rientra tra gli argomenti trattati dal progetto tematico sottoindicato.
Puoi consultare le discussioni in corso, aprirne una nuova o segnalarne una avviata qui.
Diritto
ncNessuna informazione sull'accuratezza dei contenuti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla scrittura. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di fonti. (che significa?)
ncNessuna informazione sulla presenza di immagini o altri supporti grafici. (che significa?)
Separazione dei poteri
Argomento di scuola secondaria di I grado
Materiacittadinanza e Costituzione
Argomento di scuola secondaria di II grado
Materiacittadinanza e Costituzione
Dettagli
Dimensione della voce32 346 byte
Progetto Wikipedia e scuola italiana

Primo ministro[modifica wikitesto]

Nell'articolo si afferma che nelle moderne democrazie il primo ministro trae la propria legittimazione dall'investitura popolare: mi sembra molto discutibile. A mio parere se non c'è un'elezione diretta non c'è investitura popolare -- @ 07:22, 23 nov 2005 (CET)[rispondi]

primo ministro[modifica wikitesto]

in realtà dipende molto dal sistema elettorale e dalla forma di governo, in Italia il primo ministro non è formalmente eletto ma il maggiortiario ha portato ad una "quasi-elezione" visto che il primo ministro sarà il leader della coalizione vincente.

Allore siamo in una "quasi democrazia"! :-D In Italia (e comunque qui non dobbiamo parlare solo di Italia) il "primo ministro" non esiste, c'è un "presidente del consiglio dei ministri" che viene nominato dal Presidente della Repubblica. Più chiara di così la costituzione non può essere. Il sistema maggioritario non vedo cosa c'entri... --Ediedi (msg) 18:59, 3 ott 2010 (CEST)[rispondi]

Aristotele non ha inventato separazione dei poteri[modifica wikitesto]

Il primo governo di utilizzare la separazione dei poteri è la repubblica romana. Vorrei sapere se posso cambiare questo articolo per modificare le informazioni fornite per una spiegazione più dettagliata. Qui, si dice che Aristotele fu il primo a venire con la separazione dei poteri, ma così ha fatto altri popoli in tempi antichi, ma non è stato utilizzato fino a quando la repubblica romana.--(Slurpy121 (msg) 02:52, 2 dic 2012 (CET))[rispondi]

Setting apart everything you must do it in Italian and honestly I hardly believe you can speak it. --Vito (msg) 16:07, 3 dic 2012 (CET)[rispondi]

Aristotele e Senato romano[modifica wikitesto]

Sposto qui un’osservazione postata da un IP anonimo nella mia pagina di discussione:

Vedo che voi ripristina la mia modifica, ti andrebbe di parlarne? Grazie.(69.255.225.227 (msg) 03:32, 8 feb 2013 (CET))[rispondi]
Che cosa significa che il Senato non aveva nulla a che fare con la separazione dei poteri? E 'un dato di fatto che il governo romano era la prima prova di una separazione funzionamento dei poteri. Aristotele non ha fatto nulla, ma per citarne solo un pensiero che non tocca il tema della separazione dei poteri, ho letto il suo lavoro Politica. E 'vero che i Romani non ha creato una separazione dei poteri con i tre rami del governo (esecutivo) (legislative) (giudiziario), ma non ha fatto Aristotele, ma il modello romano servito da ispirazione a Montesquieu. E 'stato Montesquieu che ha inventato la separazione dei poteri così come la conosciamo oggi. Spero che riconoscere questo fatto. Grazie. (69.255.225.227 (msg) 03:32, 8 feb 2013 (CET))[rispondi]

E rispondo:

La costituzione romana è un esempio di governo misto (non di separazione dei poteri!), secondo le terminologia di Aristotele, nel quale convivono, cioè, i caratteri della monarchia (consoli), dell’aristocrazia (senato) e della democrazia (comizi). Non è l’unico e nemmeno il primo esempio di questa forma di governo nell’antichità: lo stesso si potrebbe dire, ad esempio, della costituzione spartana o di quella ateniese. Dunque, se si vuole associare un’immagine al concetto di governo misto, mi sembra più logico il ritratto di chi ha teorizzato il concetto, Aristotele, piuttosto che l’immagine di uno dei vari organi di una delle varie costituzioni riconducibili a questa forma di governo: usare l’immagine del Senato romano, piuttosto che quella di Aristotele, per illustrare il concetto di governo misto sarebbe come utilizzare l’immagine della Camera dei deputati italiani, anziché il ritratto di Montesquieu, per illustrare il principio di separazione dei poteri.
Veniamo a quest’ultimo: il principio di separazione dei poteri è cosa diversa dal principio del governo misto, una sua evoluzione, giacché non si limita ad affermare la necessità di suddividere il potere sovrano, ma indica anche un modo ben preciso per operare la ripartizione, individuando tre funzioni dello stato – legislativa, esecutiva e giudiziaria – e assegnandole a tre organi o complessi di organi tra loro indipendenti. Mentre l’idea del governo misto è antica, quella della separazione dei poteri è più recente: la si può far risalire a Montesquieu e, prima di lui, a Locke. Con questa idea ha poco a che vedere il Senato romano, i cui poteri, infatti, rientrerebbero in più di una delle predette funzioni secondo la concezione moderna. Né si può dire che Montesquieu si sia ispirato al Senato romano per elaborare la sua teoria, avendo piuttosto tratto ispirazione dalla forma di governo che era venuta a consolidarsi nel Regno d’Inghilterra. --Marco Piletta (msg) 12:49, 8 feb 2013 (CET)[rispondi]
Grazie per aver risposto. In tal caso, è possibile sostituire l'immagine di un'immagine del libro di Montesquieu, Spirito delle Leggi? Sembra più in argomento. Grazie. (69.255.225.227 (msg) 22:59, 8 feb 2013 (CET))[rispondi]

Perchè sostituirla? Si possono mettere tutte e due... Però l'immagine del Libro di Montesquieu andrebbe meglio nella sezione appositamente dedicata alla sua teoria... --Marco Piletta (msg) 23:50, 8 feb 2013 (CET)[rispondi]

Io non sono d'accordo con l'immagine, ma se insistete, lo considererò. Grazie :) (69.255.225.227 (msg) 00:59, 9 feb 2013 (CET))[rispondi]
Sono d'accordo con te, il governo romano non è stato il primo, e Sparta aveva anche un governo misto, ma Atene era una democrazia pura. (69.255.225.227 (msg) 04:33, 9 feb 2013 (CET))[rispondi]
la separazione dei poteri esisteva già nell'antica Grecia che distingueva le magistrature dall'assemblea legislativa e dall'areopago che mediava fra i due poteri (Solone§Riforma costituzionale). La tutela del ceto medio, che secondo Aristotele è il fulcro di qualsiasi democrazia, la rendeva moderna e attuale anche ai nostri giorni. Saluti, Micheledisaveriosp

Il potere della stampa[modifica wikitesto]

Rimosso il seguente paragrafo perchè al contrario delle altre istanze di Wikipedia (inglese, tedesca) nega l'esistenza di un potenziale potere dei media senza provvedere la più minima attendibilità o fonti. Quale ironia che succeda proprio nel Wikipedia italiano!

Non si può invece considerare innovazione teorica al principio di separazione dei poteri l'uso di definire la stampa quarto potere per la sua capacità di influenzare le opinioni e le scelte della popolazione (in particolare, degli elettori) ma anche per il controllo che svolge (o può svolgere) sul potere politico informando la popolazione riguardo alle attività dei suoi detentori; sulla stessa scia è stata in seguito coniata la definizione di quinto potere per la televisione e, recentemente, di sesto potere per Internet. In questi casi il termine potere è usato in senso metaforico, trattandosi di fenomeni sociali del tutto diversi dai poteri dello Stato.

—lynX 17:05, 14 feb 2013 (CET)[rispondi]

Il paragrafo non nega affatto il potere della stampa, si limita ad affermare che si tratta di un fenomeno del tutto diverso dai poteri dello Stato e a precisare che, in questo caso, l'espressione viene usata in modo metaforico: i giornali (e gli altri mass media) non sono organi dello stato (dunque, non sono poteri dello Stato in senso soggettivo), non hanno un'investitura formale dalla costituzione o da altre leggi, non esercitano una funzione pubblica, poteri giuridici (dunque, non sono poteri dello Stato nemmeno in senso oggettivo). Il loro "potere" - meglio sarebbe parlare di influenza, in termini sociologici - deriva da un situazione di fatto: nelle società moderne esistono molti poteri di fatto, diversi da quelli statali, oltre ai mass media: grandi imprese, associazioni di categoria, chiese, persino certe organizzazioni criminali, non per questo le si considera altrettanti poteri dello Stato in aggiunta ai tradizionali. --Marco Piletta (msg) 12:49, 15 feb 2013 (CET)[rispondi]