Discussione:Radicale libero

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Radicale libero e gruppo funzionale[modifica wikitesto]

A mio parere c'è una certa correlazione tra radicale libero e gruppo funzionale, ma nella pagina non se ne accenna. Un gruppo funzionale infatti essendo una parte di una molecola con struttura ben definita, staccata dalla stessa, può essere visto come un radicale libero (ovviamente nel caso in cui si abbia un elettrone spaiato).
Se così fosse sarebbe da aggiungere alla pagina, ma non essendo sicuro non mi assumo la responsabilità di farlo. Ciao--80.104.0.169 (msg) 14:33, 12 mar 2011 (CET)[rispondi]

Anzitutto la definizione che dai di gruppo funzionale è errata: un gruppo funzionale infatti è una parte della molecola, e non presenta un elettrone spaiato, in quanto non può essere visto come una struttura isolata, bensì come una parte collegata al resto. Il radicale invece non è una parte di una molecola, bensì una specie chimica a sé stante (sebbene molto reattiva), per cui nel caso del radicale ha senso dire che ha un elettrone spaiato, mentre nel caso del gruppo funzionale non ha senso parlare di elettroni di valenza, in quanto nel caso dei gruppi funzionali gli elettroni "esterni" (non necessariamente uno) sono condivisi con il resto della molecola.
Detto questo, la tua idea di parlare del concetto di gruppi funzionali nella voce sui radicali mi piace, per cui ho aggiunto una sezione relativa alle differenze tra i concetti di radicale, ione e gruppo funzionale. Come puoi vedere, ci sono comunque più attinenze tra ione e radicale anziché tra radicale e gruppo funzionale.
Spero così di avere chiarito i tuoi dubbi. --Aushulz (msg) 15:32, 12 mar 2011 (CET)[rispondi]
@Ensahequ Quello che dici qui è correttissimo: un radicale (come anche uno ione) e un gruppo funzionale appartengono a due categorie diverse e il gruppo funzionale è da considerarsi legato. Se ti capita, potresti dare un'occhiata alla discussione Discussione:Alchile, dove il concetto si ripropone. Patrizio --93.150.81.95 (msg) 17:25, 6 lug 2022 (CEST)[rispondi]

Specie chimica e entità molecolare[modifica wikitesto]

A rigore, si parla di "specie chimica" quando è specificata la natura chimica (ad esempio la molecola di O2 è una specie chimica), mentre se la natura chimica non è specificata si parla di "entità molecolare" (ad esempio le molecole sono entità molecolari).
Detto ciò, in questa voce mi sembra che il termine "specie chimica" vada spesso sostituito con il termine "entità molecolare". Siete d'accordo? --Aushulz (msg) 01:13, 10 ago 2012 (CEST)[rispondi]

@Aushulz "specie chimica" e "entità molecolare" mi paiono espressioni semanticamente equivalenti, al massimo differiscono per sfumature: un'entità molecolare non è vietato che sia una molecola, O2 è una molecola, una specie chimica e un'entità molecolare;1 un atomo O non legato non è una molecola, non è (quindi) un'entità molecolare, ma è però una specie chimica (un O singoletto non reagisce come un O tripletto, i potenziali di ionizzazione e le affinità elettroniche sono diversi, etc.). Patrizio
1 La specificazione ci può essere o meno, ma vale per entrambe. --93.150.83.188 (msg) 00:55, 23 ago 2022 (CEST)[rispondi]

"In chimica, si definisce radicale (o radicale libero[1]) un'entità molecolare molto reattiva avente vita media di norma brevissima, costituita da un atomo o una molecola formata da più atomi, che presenta un elettrone spaiato[2]"

La definizione qui sopra è accettabile come concetto (seppur decisamente migliorabile), ma inverte i fatti e le conseguenze che ne derivano: in ambito scientifico è buona norma presentare prima i fatti, poi l'interpretazione e la discussione degli stessi. Il fatto, semplicissimo, è la presenza dell'elettrone spaiato in una specie chimica: è questo ciò che risponde alla domanda su cosa sia un radicale; le conseguenze sono l'instabilità (non sempre, però) e quindi la reattività, sia qualitativa (che tipo di reazioni fa), che quantitativa (reazioni molto veloci, e quindi vita molto breve). --93.147.231.28 (msg) 08:21, 1 mag 2022 (CEST)Patrizio[rispondi]

Incipit / 2[modifica wikitesto]

"Il primo radicale libero stabile, il trifenilmetile,"

Il monossido di azoto è un radicale stabile che si conosce da molto prima del trifenilmetile. Patrizio --93.150.81.188 (msg) 02:05, 30 nov 2022 (CET)[rispondi]